Cronaca
Domatore ucciso a Triggiano, la moglie racconta i particolari di quella sera
Per la donna l'errore fatale è stato di Weber e non ci sarebbe stata nessuna aggressione da parte delle altre tigri. Poi l'appello: "Salvatele"
Bari - mercoledì 17 luglio 2019
11.22
Era la sera del 4 luglio quando nel circo Marina Monti allestito a Triggiano il domatore 61enne Ettore Weber venne colpito alla giugulare da una tigre che stava preparando per lo spettacolo morendo sul colpo. I carabinieri del Comando sequestrarono subito le 8 tigri portandole poi nello zoo safari di Fasano dove tutt'ora restano ancora in custodia. Per la Procura infatti non risultano ancora individuate responsabilità di terzi nell'incidente. A distanza di circa 15 giorni su quotidiano.net emergono alcuni particolari di quello che accadde quella sera e a raccontarlo è la moglie di Weber, Loredana Vulcanelli circense di lunga data anche lei.
Secondo quanto riferito al giornale dalla donna sarebbe stato un errore del marito che avendo fatto un passo indietro nella gabbia si è ritrovato sotto un altro animale (la tigre Sultan) che stava entrando dal tunnel di passaggio, che a quel punto lo ha colpito con una zampata alla giugulare uccidendolo. Secondo la donna quindi tutte le altre tigri sarebbero ritornate nel tunnel impaurite mentre Sultan sarebbe rimasta su di lui quasi per vegliarlo dopo l'accaduto. Il suo corpo infatti non sarebbe stato affatto sbranato come detto all'inizio. La moglie e il domatore quella sera poi erano anche indecisi se provare o meno visto il caldo che c'era, poi invece la decisione, infausta. Loredana Vulcanelli infine ci tiene a precisare che la colpa è sempre del domatore e non dell'animale che quindi non deve essere soppresso. "Se io mi avvicino a uno strapiombo per farmi un selfie - dice la Vulcanelli su quotidiano.net - non è colpa del burrone se muoio. Quelle tigri le abbiamo cresciute col biberon di latte nella roulotte. E sicuramente non verranno abbattute". Il domatore si sarebbe dovuto ritirare dalle scene tra circa due anni.
Secondo quanto riferito al giornale dalla donna sarebbe stato un errore del marito che avendo fatto un passo indietro nella gabbia si è ritrovato sotto un altro animale (la tigre Sultan) che stava entrando dal tunnel di passaggio, che a quel punto lo ha colpito con una zampata alla giugulare uccidendolo. Secondo la donna quindi tutte le altre tigri sarebbero ritornate nel tunnel impaurite mentre Sultan sarebbe rimasta su di lui quasi per vegliarlo dopo l'accaduto. Il suo corpo infatti non sarebbe stato affatto sbranato come detto all'inizio. La moglie e il domatore quella sera poi erano anche indecisi se provare o meno visto il caldo che c'era, poi invece la decisione, infausta. Loredana Vulcanelli infine ci tiene a precisare che la colpa è sempre del domatore e non dell'animale che quindi non deve essere soppresso. "Se io mi avvicino a uno strapiombo per farmi un selfie - dice la Vulcanelli su quotidiano.net - non è colpa del burrone se muoio. Quelle tigri le abbiamo cresciute col biberon di latte nella roulotte. E sicuramente non verranno abbattute". Il domatore si sarebbe dovuto ritirare dalle scene tra circa due anni.