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Cronaca

Droga dall'Albania a Bari, 38 arresti e sequestro di beni per 3 milioni di euro

Operazione in cooperazione, le misure cautelari eseguite anche in Montenegro e Spagna

Traffico internazionale di droga, corruzione, abuso d'ufficio e riciclaggio. In seguito ad una operazione, andata avanti per un anno e mezzo, le autorità albanesi e la DIA - Direzione investigativa antimafia italiana hanno eseguito 38 misure cautelari in Albania, Italia, Montenegro e Spagna. Sono in corso di esecuzione anche decreti di sequestro patrimoniali relativamente a beni mobili e immobili (ristoranti, alberghi, supermercati, terreni, 4 società commerciali, ecc...), per un valore di circa 3 milioni di euro, in diverse città dell'Albania.

Si va dal traffico di narcotici dall'Albania all'Italia, fino ad altri paesi. Durante le indagini sono stati inoltre sequestrati diversi quantitativi di narcotici, e sono stati eseguite misure cautelari per più di 80 persone nel tempo. Fondamentali le dichiarazioni di quattro collaboratori di giustizia, che hanno avuto un ruolo importante nella composizione di questi gruppi criminali e dei fenomeni di corruzione, abuso d'ufficio e riciclaggio e l'intera "filiera" dello stupefacente: dalla coltivazione alla produzione, alla raccolta, allo stoccaggio e alla spedizione verso le coste pugliesi a bordo di potentissimi gommoni oceanici. Coinvolti anche pubblici ufficiali che, abusando del loro ruolo, sono stati ritenuti direttamente impegnati nel traffico di narcotici.

«Le operazioni che la Procura Speciale sta portando avanti da diverso tempo sono di notevole importanza - ha dichiarato il procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho - Sottolineo come in questa operazione, che segue quella di alcuni mesi fa, la Procura speciale dell'Albania con la Procura di Bari hanno operato come squadra investigava comune, una squadra che segue altre che si sono susseguite nel tempo. Ancora una volta la cooperazione tra Italia e Albania è intensa, stretta e costante. Da tempo abbiamo la piena consapevolezza di poter operare insieme con il rispetto del rapporto di grande intensità che lega i due uffici, e consente di raggiungere risultati straordinari. Oggi è il raggiungimento di un obiettivo che dimostra come insieme si possano scoprire anche le infedeltà di alcune parti delle istituzioni, aspetto su cui i nostri paesi devono prestare attenzione. La collaborazione consente di bonificare all'interno strutture che hanno il compito di combattere la criminalità organizzata, e ciò è fondamentale affinché la gente abbia fiducia. La DIA e la polizia albanese hanno sviluppato un compito di straordinaria delicatezza, solo grazie al loro impegno costante ancora una volta si è riuscita a sgominare una organizzazione criminale transnazionale».

«La cooperazione tra le autorità italiane e albanesi si sta ponendo come modello di altissimo livello nel contrasto alla criminalità organizzata transnazionale - sottolinea Filippo Spiezia di Eurojust - è un modello che si sta imponendo in ambito europeo. Questa odierna operazione è solo una tappa, importante, di un lavoro lungo. Questo cammino deve continuare e in questo cammino voglio confermare al procuratore di Bari, a quello albanese, al procuratore nazionale e alla DIA che Eurojust c'è e vi continuerà a supportare».

«Momento importante dal punto di vista investigativo - aggiunge il direttore della DIA Maurizio Vallone - posso attestare che per quanto riguarda la DIA il rapporto con l'Albania è un rapporto preferenziale, e i risultati sono tangibili. Quella di oggi solo l'ultima operazione che negli ultimi due anni ci ha visto lavorare fianco a fianco».

«Il problema della criminalità organizzata italiana e albanese è un problema comune - spiega il procuratore facente funzione di Bari Roberto Rossi - lavorando insieme è possibile raggiungere risultati. Lo smantellamento dell'intera filiera della criminalità organizzata albanese fatto oggi ha risultati positivi su tutta l'Europa. Non dobbiamo più parlare di collaborazione ma di lavoro fatto insieme. Oggi è una grande giornata e dobbiamo dire grazie ai nostri fratelli albanesi».

L'ordinanza a firma del giudice del Tribunale Speciale di Primo Grado Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, è stata emessa su disposizione della Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana e della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, con il coordinamento di Eurojust (L'Aja). Gli arresti sono in corso di esecuzione con l'ausilio internazionale dell'Ufficio di Collegamento Interforze di Tirana e della Polizia Albanese, nell'ambito di una Squadra Investigativa Comune.
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