Cronaca
Droga dalla Spagna, 22 condanne. C'è anche Cavallari junior: per lui 12 anni
Per il figlio di Cicci, l'ex re Mida della sanità privata, una pena in continuazione con un precedente patteggiamento
Bari - sabato 14 dicembre 2024
11.59
Pioggia di condanne per un traffico internazionale di stupefacenti. La giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, ha condannato a pene comprese tra i 20 anni e i 16 mesi di reclusione 22 persone, accusate di narcotraffico dalla Spagna. Tra loro anche Alceste Cavallari, soprannominato «Gianky».
Il figlio di Cicci Cavallari, l'ex re Mida della sanità privata pugliese, è stato condannato a 12 anni di reclusione in continuazione con un precedente patteggiamento sempre per droga. L'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a giugno 2023, ha portato all'arresto di Cavallari e di un'altra ventina di persone, tra le quali i presunti capi dell'associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, come il boss di Noicattaro Giuseppe Annoscia, l'ex sanguinario di Poggiallegro.
Con l'uomo, affiliato al clan Parisi di Japigia (ha trascorso in cella quasi 27 anni per 11 omicidi risalenti agli anni), finì in carcere il pregiudicato di Altamura Vito Facendola: entrambi, ritenuti la cellula operativa dell'importazione di decine di chilogrammi di stupefacenti dall'estero, sono condannati a 20 anni di reclusione. Condannate anche le mogli dei due pluripregiudicati, Vincenza Bottalico e Maria Scalzo, rispettivamente alle pene di 6 anni e 8 mesi e 7 anni 8 mesi di carcere.
Condannati, infine, anche i due presunti fornitori di droga che intrattenevano i rapporti con i narcos in Spagna, in particolar modo in Andalusia, e che gestivano le spedizioni dello stupefacente, in particolare hashish e marijuana: si tratta di Giuseppe Calia (13 anni e 8 mesi di reclusione) e di Angelantonio Basile (11 anni).
Il figlio di Cicci Cavallari, l'ex re Mida della sanità privata pugliese, è stato condannato a 12 anni di reclusione in continuazione con un precedente patteggiamento sempre per droga. L'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a giugno 2023, ha portato all'arresto di Cavallari e di un'altra ventina di persone, tra le quali i presunti capi dell'associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, come il boss di Noicattaro Giuseppe Annoscia, l'ex sanguinario di Poggiallegro.
Con l'uomo, affiliato al clan Parisi di Japigia (ha trascorso in cella quasi 27 anni per 11 omicidi risalenti agli anni), finì in carcere il pregiudicato di Altamura Vito Facendola: entrambi, ritenuti la cellula operativa dell'importazione di decine di chilogrammi di stupefacenti dall'estero, sono condannati a 20 anni di reclusione. Condannate anche le mogli dei due pluripregiudicati, Vincenza Bottalico e Maria Scalzo, rispettivamente alle pene di 6 anni e 8 mesi e 7 anni 8 mesi di carcere.
Condannati, infine, anche i due presunti fornitori di droga che intrattenevano i rapporti con i narcos in Spagna, in particolar modo in Andalusia, e che gestivano le spedizioni dello stupefacente, in particolare hashish e marijuana: si tratta di Giuseppe Calia (13 anni e 8 mesi di reclusione) e di Angelantonio Basile (11 anni).