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Vita di città

Droni per la mobilità urbana sicura, Bari a capo della sperimentazione con Portogallo e Polonia

Coinvolta anche la città di Porto e l’area metropolitana dell’Alta Slesia che raccoglie 41 comuni compreso Katowice

Durante "l'Amsterdam drone week" è stato presentato il progetto Assured-Uam, finanziato dall'Unione europea, che impegna il Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) pugliese e altri centri di ricerca italiani, portoghesi, polacchi e olandesi nello sviluppo dell'Uam (Urban air mobility) con l'obiettivo di rendere le città vere infrastrutture del trasporto aereo, alla pari degli aeroporti.

Sono Bari, Porto (Portogallo) e Gzm (l'area metropolitana dell'Alta Slesia che raccoglie 41 Comuni compreso Katowice, in Polonia) le città scelte per sperimentare le iniziative del progetto Assured-Uam (Verifica delle attività per garantire sicurezza e sostenibilità della mobilità aerea urbana) finanziato dall'Unione europea che coinvolge il Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) pugliese, altri 2 centri di ricerca italiani (Cira e Issnova) 2 polacchi, uno portoghese e un altro olandese. Il progetto Assured-Uam punta allo sviluppo di soluzioni che garantiscano l'integrazione tra Atm (Air traffic management) e città, senza compromettere la sicurezza o la sostenibilità della mobilità aerea urbana. L'Urban Air Mobility (Uam) è un sistema di trasporto aereo sicuro ed efficiente che utilizzerà aeromobili altamente automatizzati per trasportare passeggeri o merci a bassa quota all'interno delle aree urbane e suburbane.

Si prevede che il mercato globale della mobilità aerea urbana raggiungerà oltre 13 miliardi di dollari di fatturato entro la fine del 2027 per missioni umanitarie, monitoraggio meteorologico, valutazione del traffico a terra, evacuazioni mediche di emergenza, raccolta di notizie, consegna di pacchi, operazioni di soccorso e trasporto di passeggeri. Lo sviluppo dell'Uam è in rapida evoluzione ma ha ancora bisogno di raggiungere un livello di maturità tale da generare servizi efficienti, sicuri e sostenibili. Attualmente numerosi ostacoli ne impediscono l'implementazione delle operazioni. Si tratta in particolare di ostacoli di natura sia normativa sia tecnologica perché mancano regole e standard che garantiscano da un lato la sicurezza e l'affidabilità delle operazioni e dall'altro il livello appropriato di accettazione, integrazione e sostenibilità da parte del sistema pubblico.

Il rapido sviluppo dei droni però oggi richiede un cambiamento di approccio, spostando l'aviazione nell'ambiente urbano profondo. Contrariamente all'aviazione tradizionale, infatti, in cui gli aeroporti sono solitamente isolati dalle aree popolate, si prevede che i mezzi di mobilità aerea urbana (Uam), a causa del loro trasporto, siano vicini agli abitanti come lo sono oggi gli altri mezzi di trasporto. L'infrastruttura dell'aviazione commerciale tradizionale (per esempio gli aeroporti internazionali) che fa parte delle strutture cittadine è solitamente esterna alla città, con lo sviluppo dell'Uam essa stessa diventa infrastruttura. In questo scenario completamente nuovo le città devono concorrere allo sviluppo, all'organizzazione e alla gestione (anche finanziaria) delle operazioni di mobilità aerea urbana.

«Siamo orgogliosi di essere tra le città italiane ed europee più attive e dinamiche nello sviluppo di servizi con droni e dati satellitari – spiega il vicesindaco Eugenio Di Sciascio assessore alla Trasformazione digitale. Questa nuova ed ulteriore iniziativa, che ci vede collaborare con una delle realtà più moderne e all'avanguardia del nostro territorio, qual è il Distretto tecnologico aerospaziale pugliese, irrobustisce il nostro programma sulla trasformazione urbana in chiave tecnologia e ci aiuterà nell'ambizioso obiettivo di rendere Bari una città sempre più smart e più moderna. Ci auguriamo anche, attraverso la possibilità per Bari di sperimentare queste soluzioni innovative, di poter coinvolgere una serie di nuove professionalità emergenti che si stanno formando e che possono trovare qui in Puglia un luogo di lavoro e di formazione sul campo».

Il presidente del Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) Giuseppe Acierno, ha commentato: «Le tecnologie aerospaziali fungeranno da volano per lo sviluppo delle smart city. Nella nuova era digitale droni e satelliti apriranno la strada a nuove opportunità di impresa e nuovi modelli di business nel settore della mobilità urbana dei beni e delle persone ed altrettanto significativo sarà l'impatto sull'organizzazione della vita dei cittadini e dei servizi ad essi rivolti. Abbiamo in questi anni consolidato un rilevante portafoglio di attività di ricerca e sperimentazione su droni e satelliti per essere quanto più pronti possibile quando il futuro diverrà piena realtà. Quest'ulteriore iniziativa va in tale direzione e fa piacere che fornisca la giusta vetrina europea alle ambizioni della Città di Bari, al suo dinamismo ed alla sua modernità».
  • eugenio di sciascio
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