Politica
«E per altri 117 la pacchia è finita» post choc della sostenitrice di Di Rella
L'ex presidente del consiglio comunale prende le distanze da Flora Benincaso: «La sua presenza indesiderata e incompatibile»
Bari - domenica 20 gennaio 2019
20.48
Un post su Facebook da cui traspare odio razziale e non solo. «E per altri 117 la pacchia è finita» seguito dall'emoticon di una bara. Questo quanto postato oggi da Flora Benincaso, a capo di una delle liste civiche che appoggiano Di Rella alle primarie del centrodestra. Un post che è stato quasi subito cancellato, nel momento in cui si è iniziato a comprendere le conseguenze di una presa di posizione di questo tipo. La stessa Benincaso, forse pentita per quanto scritto, ha poi cercato di sviare dicendo di non averlo fatto. Ma Facebook non perdona e nelle Storie ne è rimasta traccia, come da foto allegata.
E poco fa è giunto sempre via Facebook il chiarimento in merito dell'ex presidente del consiglio comunale Di Rella. «Sono profondamente addolorato per i migranti annegati nel Mediterraneo. Sono senza parole per l'inaccettabile, assurda, inumana posizione espressa dalla signora Flora Benincaso in un post sul suo profilo Facebook. Tale posizione, assolutamente personale, rende la sua presenza indesiderata e incompatibile con il progetto politico che sostiene la mia candidatura a Sindaco di Bari. Invito tutti a desistere dal tentativo di attribuire, direttamente o indirettamente, a me parole o prese di posizione che non mi appartengono e dalle quali prendo nettamente le distanze».
E poco fa è giunto sempre via Facebook il chiarimento in merito dell'ex presidente del consiglio comunale Di Rella. «Sono profondamente addolorato per i migranti annegati nel Mediterraneo. Sono senza parole per l'inaccettabile, assurda, inumana posizione espressa dalla signora Flora Benincaso in un post sul suo profilo Facebook. Tale posizione, assolutamente personale, rende la sua presenza indesiderata e incompatibile con il progetto politico che sostiene la mia candidatura a Sindaco di Bari. Invito tutti a desistere dal tentativo di attribuire, direttamente o indirettamente, a me parole o prese di posizione che non mi appartengono e dalle quali prendo nettamente le distanze».