Attualità
Elezioni USA, Nick Prudente "il baffo pugliese": «Ero per Harris, ma lei non era il "nuovo"»
La nostra chiacchierata esclusiva con l'uomo diventato famoso sui social per il siparietto con Michele Emiliano di qualche anno fa
Bari - mercoledì 13 novembre 2024
11.52
Lui è un pezzo importantissimo di Puglia a New York, un punto di riferimento per la comunità italiana nella Grande Mela, un uomo dal cuore grande, diventato famoso suo malgrado per un siparietto con il presidente pugliese Michele Emiliano (incontrato nel Columbus day di qualche hanno fa pronunciò la fatidica frase "Da ci te bbive, ce brutta fine ame fatte", riferito anche alle sorti del Bari calcio.
Nicola "Nick" Prudente è il vero esempio del self made man, l'uomo che parte da zero con mille sogni e speranze e costruisce col duro lavoro la vita lontano da casa, dalla terra natìa dove ritorna in estate, munifico e generosissimo con associazioni e comitati. Simpatico, estroverso, giovinazzesissimo eppure così cosmopolita, italiano del Sud ed americano al tempo stesso.
Lo abbiamo sentito dopo l'election day statunitense che ha decretato il successo di Donald Trump su Kamala Harris e questo è il resoconto della nostra chiacchierata in videochiamata. E vi anticipiamo che quanto ci ha raccontato disorienterà i più politicizzati tra voi lettori di Viva, poiché è un ottimo esempio di come i singoli cittadini di una "nazione-continente" ragionino in maniera del tutto diversa rispetto a quanto il mainstream nostrano vuol farci credere. Buona lettura.
Ciao Nick, innanzitutto come state tu e la tua famiglia? In Puglia sono in tanti a volervi bene e sperano di rivedervi prestissimo...
Ciao a te ed a tutti gli amici e le amiche di Giovinazzo. Stiamo bene, abbiamo avuto lieti eventi in famiglia e forse questa estate arriverò più tardi, ma il nostro cuore e sempre lì con tutti voi, a partire dall'amico e fratello Peppino Cervone. (gira la camera del cellulare) Vedete, questi sono i trofei della mia squadra di calcio qui, negli States, e questi sono i cachi prodotti dal mio albero in giardino. E poi...quadri di Giovinazzo, sempre nel mio cuore!!
(sorridiamo con lui) Nick grazie di averci fatto entrare in casa tua. Ti abbiamo chiamato, lo immaginerai, per sapere il tuo pensiero di uomo libero e da italo-americano sulle elezioni negli Stati Uniti. Cosa pensi del secondo mandato di Trump che inizierà in gennaio?
(Scuote la testa...) Mmm... Beh se devo essere sincero non sono contentissimo. Forse avrei preferito Kamala (Harris), ma questo sarà il nostro mr. President e quindi va bene così.
Dai, raccontacela tutta...
Da emigrato negli States, avendo conosciuto anche il padre di Trump e la sua famiglia, ho qualche dubbio sulla realizzazione del programma elettorale, anche se di un programma vero e proprio non credo si possa parlare. Però lui è stato bravo ad intercettare forse la parte meno ricca della nazione, pure essendolo lui. Non lo so, guarda...sono curioso di vedere se fa meglio del primo mandato.
Cosa preoccupa te e la tua famiglia?
Trump sarà il nostro presidente ed io lo rispetto in quanto tale, vorrei fosse chiaro. Ma nel primo mandato lui ha imposto dazi sulle importazioni dall'Italia ed io sono molto preoccupato. Vedi, ho fatto per anni impresa e quei dazi possono essere molto pesanti per tanti italiani ed europei che vivono e lavorano qui. Spero di essermi fatto capire.
Certo. Quindi hai votato la Harris?
Non mi convinceva fino in fondo nemmeno lei, a dirvela tutta. Siamo andati a votare, io e mia moglie, e c'erano file interminabili. Ma sentivo di non essere motivato e siamo tornati indietro. Ho sempre votato, avendo grande motivazione, spesso per i Dem. In lei non ci ho visto nulla di nuovo, lei era di fatto il passato travestito da nuovo. Molti arabo-americani non l'hanno votata, dovete dirlo questo.
Cioè, ci stai dicendo che il racconto fatto qui in Italia e più in generale in Europa su di lei è figlio del mainstream progressista?
Dilla come vuoi, ma in primis era la vice di Biden ed è responsabile come lui di non aver fermato le guerre in Ucraina e di aver dato carta bianca ad Israele. La gente, quella del popolo, le persone come noi queste cose le avvertono. E poi Biden era la continuazione dei Clinton e degli Obama, un disastro in politica estera. Lei forse era meno peggio, ma non era "il nuovo", non pensate questo, sarebbe una grande bugia. Ci sarebbe voluto un candidato giovane, prorompente, con programmi veramente interessanti. Non servivano gli endorsement di tante star, che hanno allontanato ancor di più i ceti più popolari. Capite cosa voglio dire?
Ti sei fatto capire benissimo. E gli altri italiani del Queens, dove tu vivi, cosa pensano?
Siamo rimaste tre famiglie qui nei dintorni di casa mia. E devo dire che aspettiamo tutti cosa farà Trump, se manterrà ciò che ha promesso. Qui ora ci sono tante famiglie di origine indiana e da altri Paesi e tutti non vogliono guerre e vogliono meno tasse. So solo questo.
E se Trump sorprendesse tutti e non mettesse quei dazi? Se l'Europa si confrontasse con lui e lo convincesse?
Ama l'Italia, almeno a parole. Vediamo se il nostro/vostro Governo ci sa fare. Io non giudico mai prima di vedere la gente all'opera.
Nick noi ti ringraziamo e ti abbracciamo forte...
Io abbraccio tutti i giovinazzesi ed i baresi in generale. Vi vogliamo bene, io e la mia signora. 45 anni in USA, 37 in questa casa che è sempre aperta ai pugliesi che avessero bisogno di noi.
Nicola "Nick" Prudente è il vero esempio del self made man, l'uomo che parte da zero con mille sogni e speranze e costruisce col duro lavoro la vita lontano da casa, dalla terra natìa dove ritorna in estate, munifico e generosissimo con associazioni e comitati. Simpatico, estroverso, giovinazzesissimo eppure così cosmopolita, italiano del Sud ed americano al tempo stesso.
Lo abbiamo sentito dopo l'election day statunitense che ha decretato il successo di Donald Trump su Kamala Harris e questo è il resoconto della nostra chiacchierata in videochiamata. E vi anticipiamo che quanto ci ha raccontato disorienterà i più politicizzati tra voi lettori di Viva, poiché è un ottimo esempio di come i singoli cittadini di una "nazione-continente" ragionino in maniera del tutto diversa rispetto a quanto il mainstream nostrano vuol farci credere. Buona lettura.
Ciao Nick, innanzitutto come state tu e la tua famiglia? In Puglia sono in tanti a volervi bene e sperano di rivedervi prestissimo...
Ciao a te ed a tutti gli amici e le amiche di Giovinazzo. Stiamo bene, abbiamo avuto lieti eventi in famiglia e forse questa estate arriverò più tardi, ma il nostro cuore e sempre lì con tutti voi, a partire dall'amico e fratello Peppino Cervone. (gira la camera del cellulare) Vedete, questi sono i trofei della mia squadra di calcio qui, negli States, e questi sono i cachi prodotti dal mio albero in giardino. E poi...quadri di Giovinazzo, sempre nel mio cuore!!
(sorridiamo con lui) Nick grazie di averci fatto entrare in casa tua. Ti abbiamo chiamato, lo immaginerai, per sapere il tuo pensiero di uomo libero e da italo-americano sulle elezioni negli Stati Uniti. Cosa pensi del secondo mandato di Trump che inizierà in gennaio?
(Scuote la testa...) Mmm... Beh se devo essere sincero non sono contentissimo. Forse avrei preferito Kamala (Harris), ma questo sarà il nostro mr. President e quindi va bene così.
Dai, raccontacela tutta...
Da emigrato negli States, avendo conosciuto anche il padre di Trump e la sua famiglia, ho qualche dubbio sulla realizzazione del programma elettorale, anche se di un programma vero e proprio non credo si possa parlare. Però lui è stato bravo ad intercettare forse la parte meno ricca della nazione, pure essendolo lui. Non lo so, guarda...sono curioso di vedere se fa meglio del primo mandato.
Cosa preoccupa te e la tua famiglia?
Trump sarà il nostro presidente ed io lo rispetto in quanto tale, vorrei fosse chiaro. Ma nel primo mandato lui ha imposto dazi sulle importazioni dall'Italia ed io sono molto preoccupato. Vedi, ho fatto per anni impresa e quei dazi possono essere molto pesanti per tanti italiani ed europei che vivono e lavorano qui. Spero di essermi fatto capire.
Certo. Quindi hai votato la Harris?
Non mi convinceva fino in fondo nemmeno lei, a dirvela tutta. Siamo andati a votare, io e mia moglie, e c'erano file interminabili. Ma sentivo di non essere motivato e siamo tornati indietro. Ho sempre votato, avendo grande motivazione, spesso per i Dem. In lei non ci ho visto nulla di nuovo, lei era di fatto il passato travestito da nuovo. Molti arabo-americani non l'hanno votata, dovete dirlo questo.
Cioè, ci stai dicendo che il racconto fatto qui in Italia e più in generale in Europa su di lei è figlio del mainstream progressista?
Dilla come vuoi, ma in primis era la vice di Biden ed è responsabile come lui di non aver fermato le guerre in Ucraina e di aver dato carta bianca ad Israele. La gente, quella del popolo, le persone come noi queste cose le avvertono. E poi Biden era la continuazione dei Clinton e degli Obama, un disastro in politica estera. Lei forse era meno peggio, ma non era "il nuovo", non pensate questo, sarebbe una grande bugia. Ci sarebbe voluto un candidato giovane, prorompente, con programmi veramente interessanti. Non servivano gli endorsement di tante star, che hanno allontanato ancor di più i ceti più popolari. Capite cosa voglio dire?
Ti sei fatto capire benissimo. E gli altri italiani del Queens, dove tu vivi, cosa pensano?
Siamo rimaste tre famiglie qui nei dintorni di casa mia. E devo dire che aspettiamo tutti cosa farà Trump, se manterrà ciò che ha promesso. Qui ora ci sono tante famiglie di origine indiana e da altri Paesi e tutti non vogliono guerre e vogliono meno tasse. So solo questo.
E se Trump sorprendesse tutti e non mettesse quei dazi? Se l'Europa si confrontasse con lui e lo convincesse?
Ama l'Italia, almeno a parole. Vediamo se il nostro/vostro Governo ci sa fare. Io non giudico mai prima di vedere la gente all'opera.
Nick noi ti ringraziamo e ti abbracciamo forte...
Io abbraccio tutti i giovinazzesi ed i baresi in generale. Vi vogliamo bene, io e la mia signora. 45 anni in USA, 37 in questa casa che è sempre aperta ai pugliesi che avessero bisogno di noi.