Territorio
Emergenza cinghiali a Bari, ieri il vertice in Prefettura: «Regione procederà al prelievo dei capi»
L'assessore Di Gioia mostra la disponibilità della Regione. Decaro: «Misure drastiche ma rispettose della fauna»
Bari - giovedì 14 dicembre 2017
13.06
Sembra essere arrivata a un punto di svolta la delicata faccenda delle incursioni sul terriorio abitato del Comune di Bari di diversi esemplari di cinghiali che, scendendo dall'Alta Murgia, hanno stabilito la loro casa nell'area del rione San Paolo, a nord del Capoluogo.
Come anticipato nei giorni scorsi, si è tenuto ieri il vertice in Prefettura convocato dal sindaco di Bari Antonio Decaro, a cui ha preso parte anche l'assessore regionale alle Risorse agricole, Leo Di Gioia, e il dirigente regionale del settore di competenza.
Il problema, come aveva esposto Decaro in precedenza, risiede nell'incapacità - a livello normativo - del Comune di agire su una materia che è esclusivamente di competenza dell'ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - a sua volta controllato dalla Regione per conto dello Stato.
Una serie di lungaggini burocratiche e amministrative che ha indotto il sindaco di Bari a prendere le redini della situazione, sollecitando la Regione a prendere provvedimenti seri per contrastare un fenomeno sempre più pericoloso per i cittadini del San Paolo, pur salvaguardando il benessere degli esemplari faunistici.
Dal vertice di ieri, infatti, è emersa la disponibilità da parte della Regione Puglia, rappresentata dall'assessore Di Gioia nell'occasione, a intervenire direttamente per risolvere la faccenda, anche alla luce di alcuni approfonditi studi condotti dall'Università di Bari su incarico del Comune. Il prossimo passo sarà richiedere all'ISPRA l'approvazione di un piano stralcio riguardante il prelievo dei capi selvatici nel territorio di Bari.
«Voglio ringraziare la Prefettura per l'immediata convocazione del tavolo e la disponibilità della Regione - commenta il sindaco a margine dell'incontro. Tutti i presenti hanno compreso il nostro livello di preoccupazione per un fenomeno che sta assumendo contorni di difficile gestione, anche rispetto alle nostre competenze comunali, limitate purtroppo ad attività di istallazione di dissuasori acustici e olfattivi, oltre che alla segnaletica stradale. Spero nelle prossime ore, come ci è stato assicurato, che la Regione, anche con la collaborazione del livello nazionale, possa attivare un sistema straordinario di prelievo dei capi selvatici nel rispetto di tutte le norme che tutelano la fauna».
Come anticipato nei giorni scorsi, si è tenuto ieri il vertice in Prefettura convocato dal sindaco di Bari Antonio Decaro, a cui ha preso parte anche l'assessore regionale alle Risorse agricole, Leo Di Gioia, e il dirigente regionale del settore di competenza.
Il problema, come aveva esposto Decaro in precedenza, risiede nell'incapacità - a livello normativo - del Comune di agire su una materia che è esclusivamente di competenza dell'ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - a sua volta controllato dalla Regione per conto dello Stato.
Una serie di lungaggini burocratiche e amministrative che ha indotto il sindaco di Bari a prendere le redini della situazione, sollecitando la Regione a prendere provvedimenti seri per contrastare un fenomeno sempre più pericoloso per i cittadini del San Paolo, pur salvaguardando il benessere degli esemplari faunistici.
Dal vertice di ieri, infatti, è emersa la disponibilità da parte della Regione Puglia, rappresentata dall'assessore Di Gioia nell'occasione, a intervenire direttamente per risolvere la faccenda, anche alla luce di alcuni approfonditi studi condotti dall'Università di Bari su incarico del Comune. Il prossimo passo sarà richiedere all'ISPRA l'approvazione di un piano stralcio riguardante il prelievo dei capi selvatici nel territorio di Bari.
«Voglio ringraziare la Prefettura per l'immediata convocazione del tavolo e la disponibilità della Regione - commenta il sindaco a margine dell'incontro. Tutti i presenti hanno compreso il nostro livello di preoccupazione per un fenomeno che sta assumendo contorni di difficile gestione, anche rispetto alle nostre competenze comunali, limitate purtroppo ad attività di istallazione di dissuasori acustici e olfattivi, oltre che alla segnaletica stradale. Spero nelle prossime ore, come ci è stato assicurato, che la Regione, anche con la collaborazione del livello nazionale, possa attivare un sistema straordinario di prelievo dei capi selvatici nel rispetto di tutte le norme che tutelano la fauna».