Attualità
Emergenza Coronavirus, Conte: «No a chiusura scuola nelle zone non direttamente coinvolte»
Il premier in conferenza stampa ha fatto il punto della situazione, nel pomeriggio l'ordinanza completa relativa anche alle regioni senza contagi
Puglia - martedì 25 febbraio 2020
14.32
Le scuole nelle regioni italiane non direttamente coinvolte dal contagio da Coronavirus non chiuderanno. A comunicarlo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa riassuntiva dell'incontro tenutosi questa mattina con i rappresentanti delle regioni, tra cui il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, e Antonio Decaro in qualità di presidente Anci.
In serata verrà emanata un'ordinanza in cui verranno elencate le diverse misure da seguire a seconda che si faccia parte delle aree coinvolte dal contagio, nelle aree coinvolte indirettamente o in quelle non coinvolte, in un sistema che prevederà tre diversi livelli di allerta. Un'ordinanza che garantirà la massima uniformità di comportamento a livello nazionale. Nella Regione Puglia, quindi, verranno adottate misure di cautela, ma non restrittive.
«In determinate aree - sottolinea Conte - non si giustifica la chiusura e la sospensione delle attività scolastiche, semmai possiamo sospendere i viaggi di istruzione e quelle attività di cui in questo momento possiamo fare a meno».
«L'Italia è un paese sicuro - ribadisce il premier - in cui si può viaggiare e fare turismo, ci sono solo alcune aree delimitatissime in cui abbiamo applicato delle restrizioni. L'Italia è un paese sicuro, forse anche più sicuro di tanti altri».
In serata verrà emanata un'ordinanza in cui verranno elencate le diverse misure da seguire a seconda che si faccia parte delle aree coinvolte dal contagio, nelle aree coinvolte indirettamente o in quelle non coinvolte, in un sistema che prevederà tre diversi livelli di allerta. Un'ordinanza che garantirà la massima uniformità di comportamento a livello nazionale. Nella Regione Puglia, quindi, verranno adottate misure di cautela, ma non restrittive.
«In determinate aree - sottolinea Conte - non si giustifica la chiusura e la sospensione delle attività scolastiche, semmai possiamo sospendere i viaggi di istruzione e quelle attività di cui in questo momento possiamo fare a meno».
«L'Italia è un paese sicuro - ribadisce il premier - in cui si può viaggiare e fare turismo, ci sono solo alcune aree delimitatissime in cui abbiamo applicato delle restrizioni. L'Italia è un paese sicuro, forse anche più sicuro di tanti altri».