Eventi e cultura
Emma De Franciscis presenta il suo romanzo d'esordio sulla terrazza del Museo archeologico di Santa Scolastica
Con: "L'uomo che attraversò tre secoli" l'architetto con la passione per la scrittura racconta la storia dell'Italia
Bari - lunedì 23 settembre 2024
11.20
Un ampio squarcio sull'Italia che cambia nel corso dei secoli, una storia di affetti che si coltivano attraverso l'esigenza del raccontare e il focus sulla memoria che conserva il bene e le difficoltà del vivere. Tutto questo è racchiuso nel libro intitolato: "L'uomo che attraversò tre secoli" . Il volume, edito da "Dante&Descartes", è stato presentato sabato, alle 18, sulla terrazza del Museo archeologico di Santa Scolastica a Bari.
Il libro scritto da Emma De Franciscis, "architetto con la passione della scrittura" come ama definirsi l'autrice davanti al pubblico, rappresenta il tentativo di coniugare la passione per la scrittura con il suo lavoro. Il risultato è stato il volume d'esordio dedicato al suo papà scomparso all'età di 86 anni che, attraverso tre secoli, intende raccontare l'evoluzione dell'Italia e soffermarsi anche sui rapporti familiari e sul ruolo delle donne. Un romanzo che, anticipa l'autrice, sottende anche alcuni riferimenti autobiografici anche se molto romanzati.
Durante la presentazione sono state tante le curiosità che hanno sollevato i lettori tra cui: "Come si scrive una storia mettendo da parte la freddezza della costruzione ingegneristica? In sintesi: Come si scrive un romanzo d'architetto?"
"Progettare e scrivere - afferma l'autrice - hanno qualcosa in comune cioè si parte dal foglio bianco e si va oltre alla mera funzione. L'atto di segnare su un foglio un qualcosa e quello di cancellarlo o modificarlo è lo stesso atto che si svolge sia per un progetto sia per la stesura di un libro. L'importante è che, in qualsiasi cosa venga fatta, ci sia un sentimento".
L'autrice, guidata dalle domande di Francesca Pietroforte, Consigliera delegata alla Cultura-ICO–Biblioteca-Musei della Città Metropolitana di Bari, ha poi sottolineato la stretta relazione tra il luogo che ha ospitato la presentazione del suo primo volume e la storia del protagonista che, seppur sia un uomo, nel raccontare la storia della sua famiglia dà ampio spazio ad alcune figure femminili presenti nella narrazione come MariaCarolina, che è così forte e carismatica da oscurare addirittura suo marito. "Una donna, spiega l'autrice, che ha sdoganato anche la tradizione del nome paterno, rifiutandosi di chiamare suo figlio con il nome del nonno".
Durante la presentazione del libro a dare un assaggio di quello che racchiude il volume è stata la lettura di alcuni passi del libro curati dalle letture di Debora Saviano.
Il romanzo
Nato quando il mondo era antico, nel1879, vissuto fino al XXI secolo, Costanzo de Sanctis, affettuosamente Costì, è il Novecento che si affaccia sui secoli circostanti.
Pronipote di una pia e austera donna, nipote del più lungimirante degli uomini, figlio, marito e padre di donne intraprendenti e, non ultimo, il nonnissimo di Nina, bambina, poi donna curiosa ed intelligente, custode della memoria della famiglia de Sanctis, e della storia che ha costruito l'Italia, filtrata dal piccolo paese abruzzese di Torre sul Lago.
L'uomo che attraversò tre secoli è un ampio squarcio sull'Italia che cambia, è una storia di affetti che si coltivano attraverso l'esigenza del raccontare, è la memoria che conserva il bene e le difficoltà del vivere.
Note sull'autrice
Emma De Franciscis, architetto e scrittrice, nasce nel 1968 a Napoli, dove vive e lavora come funzionario tecnico della Città Metropolitana di Napoli. Sposata, è mamma di Giovanni e Emanuela.
L'uomo che attraversò tre secoli è il suo romanzo d'esordio. È anche autrice del racconto Dalla finestra, facente parte della raccolta "Le giornate della libertà", edito dalla Dante & Descartes per Il Mattino di Napoli, settembre 2023.
Il libro è già stato presentato a Roma, Torino, Napoli, Avellino, Salerno, Cerreto Sannita, Sorrento e Roccaraso.
Il libro scritto da Emma De Franciscis, "architetto con la passione della scrittura" come ama definirsi l'autrice davanti al pubblico, rappresenta il tentativo di coniugare la passione per la scrittura con il suo lavoro. Il risultato è stato il volume d'esordio dedicato al suo papà scomparso all'età di 86 anni che, attraverso tre secoli, intende raccontare l'evoluzione dell'Italia e soffermarsi anche sui rapporti familiari e sul ruolo delle donne. Un romanzo che, anticipa l'autrice, sottende anche alcuni riferimenti autobiografici anche se molto romanzati.
Durante la presentazione sono state tante le curiosità che hanno sollevato i lettori tra cui: "Come si scrive una storia mettendo da parte la freddezza della costruzione ingegneristica? In sintesi: Come si scrive un romanzo d'architetto?"
"Progettare e scrivere - afferma l'autrice - hanno qualcosa in comune cioè si parte dal foglio bianco e si va oltre alla mera funzione. L'atto di segnare su un foglio un qualcosa e quello di cancellarlo o modificarlo è lo stesso atto che si svolge sia per un progetto sia per la stesura di un libro. L'importante è che, in qualsiasi cosa venga fatta, ci sia un sentimento".
L'autrice, guidata dalle domande di Francesca Pietroforte, Consigliera delegata alla Cultura-ICO–Biblioteca-Musei della Città Metropolitana di Bari, ha poi sottolineato la stretta relazione tra il luogo che ha ospitato la presentazione del suo primo volume e la storia del protagonista che, seppur sia un uomo, nel raccontare la storia della sua famiglia dà ampio spazio ad alcune figure femminili presenti nella narrazione come MariaCarolina, che è così forte e carismatica da oscurare addirittura suo marito. "Una donna, spiega l'autrice, che ha sdoganato anche la tradizione del nome paterno, rifiutandosi di chiamare suo figlio con il nome del nonno".
Durante la presentazione del libro a dare un assaggio di quello che racchiude il volume è stata la lettura di alcuni passi del libro curati dalle letture di Debora Saviano.
Il romanzo
Nato quando il mondo era antico, nel1879, vissuto fino al XXI secolo, Costanzo de Sanctis, affettuosamente Costì, è il Novecento che si affaccia sui secoli circostanti.
Pronipote di una pia e austera donna, nipote del più lungimirante degli uomini, figlio, marito e padre di donne intraprendenti e, non ultimo, il nonnissimo di Nina, bambina, poi donna curiosa ed intelligente, custode della memoria della famiglia de Sanctis, e della storia che ha costruito l'Italia, filtrata dal piccolo paese abruzzese di Torre sul Lago.
L'uomo che attraversò tre secoli è un ampio squarcio sull'Italia che cambia, è una storia di affetti che si coltivano attraverso l'esigenza del raccontare, è la memoria che conserva il bene e le difficoltà del vivere.
Note sull'autrice
Emma De Franciscis, architetto e scrittrice, nasce nel 1968 a Napoli, dove vive e lavora come funzionario tecnico della Città Metropolitana di Napoli. Sposata, è mamma di Giovanni e Emanuela.
L'uomo che attraversò tre secoli è il suo romanzo d'esordio. È anche autrice del racconto Dalla finestra, facente parte della raccolta "Le giornate della libertà", edito dalla Dante & Descartes per Il Mattino di Napoli, settembre 2023.
Il libro è già stato presentato a Roma, Torino, Napoli, Avellino, Salerno, Cerreto Sannita, Sorrento e Roccaraso.