Vita di città
Enel OpEn Fiber ripristina metà dell'asfalto, malumore tra i cittadini
L'assessore Galasso: «La restante metà verrà eseguita a breve dal Comune»
Bari - domenica 14 gennaio 2018
Pochi giorni fa la comunicazione da parte del Comune di Bari dei lavori relativi al rifacimento dell'asfalto di 190 strade cittadine interessate dal posizionamento della fibra da parte di Enel OpEn Fiber. Purtroppo, molti cittadini si sono lamentati per il lavoro fatto, aspettandosi che la società si occupasse del rifacimento dell'intera carreggiata, mentre gli accordi col Comune riguardavano invece l'asfaltare la semi-carreggiata interessata dagli scavi effettuati. Un rispristino delle strade, quindi, non completo che ha creato diversi malumori e su cui è intervenuto l'assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso, cercando di spiegare meglio quanto accaduto, e le motivazioni amministrative legate a questa scelta.
«OpEn Fiber asfalta per convenzione la semicarreggiata – sottolinea Galasso – La restante metà, come già eseguito in molte zone della città, la esegue il Comune nell'ambito dei lavori di MS strade (Manutenzione Straordinaria) con una spesa di 5 milioni ad anno. Nel 2018 verranno appaltati 2 o 3 gruppi di gare, per 10 o 15 milioni di euro, rifacendo l'asfalto sulle strade più bisognevoli o completando quelle fatte a metà in questa occasione».
«Diversamente dal privato, dove ognuno è libero di sceglierai da chi farsi fare i lavori – cerca di chiarire l'assessore – nel pubblico vige il Codice dei Contratti, ossia leggi dello stato che vanno rispettate, e che in questi casi obbligano l'esecuzione di gare di appalto. In molti casi sono state già realizzate, come ad esempio in via Brigata Regina, fatta per metà da OpEn Fiber e metà dal Comune. Aver ottenuto dalla concessione di OpEn Fiber il rifacimento della semicarreggiata per le strade larghe, e quella intera per le strette, costituisce un risultato non comune, di straordinaria eccezionalità, che mi rendo conto non essere di facile comprensione».
«Non è nostra intenzione prendersi meriti per lavori fatti da altri – prosegue Galasso – bensì evidenziare come attività complesse di lavori diffusi fatti da terzi sulle strade pubbliche sono costantemente controllati, affinché i ripristini siano ben fatti e dialoghino con la programmazione dei lavori appaltati dal Comune. È questo anche il caso dei lavori di Via Caldarola (rotatorie) dove il cantiere comunale che prevedeva nuovo asfalto si è coordinato con quello di OpEn Fiber, evitando di eseguire opere due volte e favorendo l'esecuzione di asfalti anche sulle viabilità limitrofe».
«So bene che in altri comuni per scavi sottoservizi talvolta riasfaltano tutta la strada – sottolinea – ma si tratta di casi con modalità di scavo più invasive rispetto alle minitrincee (larghezza circa 15 cm) che sta eseguendo OpEn Fiber. Per scavi più larghi è indispensabile, ed obbligatorio, fare larghezze maggiori di asfalto. Per scavi ristretti, invece, si avrebbe il paradosso che il costo dei ripristini supererebbe di gran lunga quello della infrastruttura tecnologica. Con questa tipologia di scavi i ripristini che ha convenzionato il comune di Bari costituiscono un unicum difficilmente replicabile, anche perché siamo uno degli interventi pilota».
«Va comunque evidenziato – conclude – che le strade dei comuni più piccoli sono frequentemente più stratte e non paragonabili a strade di scorrimento con 4 corsie, e talvolta complanari i spartitraffico, che Bari annovera in molti casi. Ad ogni modo anche da noi, per strade strette, siamo riusciti ad ottenere asfalto per tutta sede, nonostante lo scavo poco invasivo».
«OpEn Fiber asfalta per convenzione la semicarreggiata – sottolinea Galasso – La restante metà, come già eseguito in molte zone della città, la esegue il Comune nell'ambito dei lavori di MS strade (Manutenzione Straordinaria) con una spesa di 5 milioni ad anno. Nel 2018 verranno appaltati 2 o 3 gruppi di gare, per 10 o 15 milioni di euro, rifacendo l'asfalto sulle strade più bisognevoli o completando quelle fatte a metà in questa occasione».
«Diversamente dal privato, dove ognuno è libero di sceglierai da chi farsi fare i lavori – cerca di chiarire l'assessore – nel pubblico vige il Codice dei Contratti, ossia leggi dello stato che vanno rispettate, e che in questi casi obbligano l'esecuzione di gare di appalto. In molti casi sono state già realizzate, come ad esempio in via Brigata Regina, fatta per metà da OpEn Fiber e metà dal Comune. Aver ottenuto dalla concessione di OpEn Fiber il rifacimento della semicarreggiata per le strade larghe, e quella intera per le strette, costituisce un risultato non comune, di straordinaria eccezionalità, che mi rendo conto non essere di facile comprensione».
«Non è nostra intenzione prendersi meriti per lavori fatti da altri – prosegue Galasso – bensì evidenziare come attività complesse di lavori diffusi fatti da terzi sulle strade pubbliche sono costantemente controllati, affinché i ripristini siano ben fatti e dialoghino con la programmazione dei lavori appaltati dal Comune. È questo anche il caso dei lavori di Via Caldarola (rotatorie) dove il cantiere comunale che prevedeva nuovo asfalto si è coordinato con quello di OpEn Fiber, evitando di eseguire opere due volte e favorendo l'esecuzione di asfalti anche sulle viabilità limitrofe».
«So bene che in altri comuni per scavi sottoservizi talvolta riasfaltano tutta la strada – sottolinea – ma si tratta di casi con modalità di scavo più invasive rispetto alle minitrincee (larghezza circa 15 cm) che sta eseguendo OpEn Fiber. Per scavi più larghi è indispensabile, ed obbligatorio, fare larghezze maggiori di asfalto. Per scavi ristretti, invece, si avrebbe il paradosso che il costo dei ripristini supererebbe di gran lunga quello della infrastruttura tecnologica. Con questa tipologia di scavi i ripristini che ha convenzionato il comune di Bari costituiscono un unicum difficilmente replicabile, anche perché siamo uno degli interventi pilota».
«Va comunque evidenziato – conclude – che le strade dei comuni più piccoli sono frequentemente più stratte e non paragonabili a strade di scorrimento con 4 corsie, e talvolta complanari i spartitraffico, che Bari annovera in molti casi. Ad ogni modo anche da noi, per strade strette, siamo riusciti ad ottenere asfalto per tutta sede, nonostante lo scavo poco invasivo».