Attualità
Entra in vigore il nuovo Dpcm, Bari torna a essere una città fantasma
Da ieri sera locali chiusi alle 18, le piazze della movida sono deserte. Domani in programma la manifestazione dei commercianti
Bari - martedì 27 ottobre 2020
8.15
Non un lockdown vero e proprio, ma quantomeno un parente stretto. Dopo la pubblicazione del nuovo Dpcm, che introduce per bar e ristoranti l'obbligo di chiusura alle 18 e che si aggiunge alle ordinanze già in vigore per limitare la circolazione dei cittadini fra le piazze del centro, dell'umbertino e di Poggiofranco, Bari torna a far mostra di quel volto di sé che aveva caratterizzato i mesi di marzo e aprile.
Con il ritorno prepotente dell'epidemia Covid-19 torna anche quella città fantasma che era stata durante la primavera: ieri sera, nel primo giorno dall'entrata in vigore delle restrizioni governative, piazza del Ferrarese e piazza Mercantile, i luoghi della movida barese sette giorni su sette, si presentavano deserte e surreali. Solo i lampeggianti delle forze dell'ordine, impegnate nei controlli, e le insegne di qualche sparuto locale aperto solo per l'asporto rompono la spettrale monotonia di un centro storico che torna immagine simbolo dei tempi duri e insicuri in cui ci troviamo costretti a vivere. Di nuovo. Piazza del Ferrarese che, però, potrebbe molto presto tornare ad animarsi, stavolta di protesta. Per domani, mercoledì 28 ottobre (al simbolico orario delle 18), è in programma una manifestazione di ristoratori, commercianti, titolari di palestre, cinema e teatri, partite IVA, indetta dal movimento spontaneo che si riconosce nel nome "Bari non chiude". Gli organizzatori specificano trattarsi di un sit-in pacifico per prendere le distanze a priori dai fatti di violenza che si stanno verificando in questi giorni in tutta Italia, e che nelle ultime ore hanno interessato anche la vicina Lecce.