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Esclusione delle offerte negli appalti: il TAR della Sicilia conferma la legittimità della soglia di anomalia
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Bari - mercoledì 16 ottobre 2024
18.10
Una recente sentenza del TAR Sicilia, la numero 3010 del 2024, ha fatto chiarezza sulle nuove regole che riguardano il calcolo della soglia di anomalia e l'esclusione automatica delle offerte nell'ambito degli appalti, tenendo conto delle nuove disposizioni previste dal Codice degli Appalti. Ci sono delle novità, infatti, in riferimento all'esclusione automatica delle offerte sospette.
I requisiti necessari che sono previsti per le gare d'appalto sono strutturati per fare in modo che si assicuri una competizione equa e trasparente tra le aziende partecipanti, con il pieno rispetto del principio di concorrenza stabilito dalla legge. Proprio in riferimento a questo aspetto, il TAR Sicilia ha fornito delle indicazioni precise sull'applicazione dell'esclusione automatica delle offerte anomale.
Nel caso che è stato preso in analisi, un appalto ha visto l'assegnazione ad un operatore che aveva presentato un'offerta con un ribasso che coincideva con la soglia di anomalia, calcolata tenendo conto del Metodo A, previsto nell'allegato II.2 del decreto legislativo 36 del 2023. La sezione III del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia è stata chiamata a valutare la legittimità della procedura e nello specifico la possibilità di annullare l'assegnazione dell'appalto stesso.
Quando si procede con l'assegnazione di un appalto basato sul prezzo più basso, interviene il sistema di esclusione automatica per eliminare le offerte considerate anomale. Questo succede quando il ribasso proposto è pari o superiore rispetto alla soglia di anomalia. Il meccanismo in questione riprende le norme già previste dal precedente Codice degli Appalti, il decreto legislativo numero 50 del 2016, e punta a mantenere elevati gli standard di professionalità tra i partecipanti.
L'eliminazione delle offerte anomale, anche se con ribassi che coincidono con la soglia di anomalia, serve quindi a prevenire l'assegnazione dei contratti a chi potrebbe non essere in grado di rispettare gli impegni presi.
L'esclusione delle offerte potenzialmente rischiose, che potrebbero sembrare troppo vantaggiose dal punto di vista economico, si configura quindi come una misura di protezione per l'interesse pubblico. Così si previene che gli appalti delicati vengano affidati ad operatori economici che, a causa di offerte eccessivamente aggressive, potrebbero non disporre delle risorse o delle capacità necessarie per portare a termine i lavori.
Il TAR Sicilia ha ribadito che il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che è stato delineato dal decreto legislativo numero 36 del 2023, pone l'accento sulla qualità e sull'affidabilità degli operatori economici. Il sistema di esclusione automatica aiuta ad assicurare che gli appalti vengano assegnati a soggetti in grado di rispettare gli standard richiesti in termini di qualità e di adempiere a tutti gli effetti agli obblighi contrattuali.
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I requisiti necessari e il sistema di esclusione automatica
Nel processo di ammissione alle gare d'appalto, esiste un complesso apparato normativo che impone alle aziende il rispetto di rigorosi requisiti. Tra questi, l'obbligo di possedere l'attestazione SOA, un documento d'idoneità tecnica ed economica – e in merito il sito SoaSemplice.it spiega cosa sono le categorie SOA e le relative classifiche – che certifica le competenze e la solidità finanziaria delle imprese, requisito necessario per poter eseguire opere pubbliche di una certa entità.I requisiti necessari che sono previsti per le gare d'appalto sono strutturati per fare in modo che si assicuri una competizione equa e trasparente tra le aziende partecipanti, con il pieno rispetto del principio di concorrenza stabilito dalla legge. Proprio in riferimento a questo aspetto, il TAR Sicilia ha fornito delle indicazioni precise sull'applicazione dell'esclusione automatica delle offerte anomale.
Nel caso che è stato preso in analisi, un appalto ha visto l'assegnazione ad un operatore che aveva presentato un'offerta con un ribasso che coincideva con la soglia di anomalia, calcolata tenendo conto del Metodo A, previsto nell'allegato II.2 del decreto legislativo 36 del 2023. La sezione III del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia è stata chiamata a valutare la legittimità della procedura e nello specifico la possibilità di annullare l'assegnazione dell'appalto stesso.
Quando si procede con l'assegnazione di un appalto basato sul prezzo più basso, interviene il sistema di esclusione automatica per eliminare le offerte considerate anomale. Questo succede quando il ribasso proposto è pari o superiore rispetto alla soglia di anomalia. Il meccanismo in questione riprende le norme già previste dal precedente Codice degli Appalti, il decreto legislativo numero 50 del 2016, e punta a mantenere elevati gli standard di professionalità tra i partecipanti.
La concorrenza come garanzia di qualità
Secondo la sentenza, il principio della concorrenza tra operatori economici non si limita a favorire il risparmio, ma rappresenta un mezzo per selezionare le aziende che sono in grado di assicurare l'efficienza, la professionalità e la puntualità. L'obiettivo del legislatore, oltre al fatto di promuovere gare al ribasso, è anche quello di garantire che gli appalti vengano assegnati a soggetti affidabili, in grado di portare a termine i lavori rispettando gli standard qualitativi richiesti.L'eliminazione delle offerte anomale, anche se con ribassi che coincidono con la soglia di anomalia, serve quindi a prevenire l'assegnazione dei contratti a chi potrebbe non essere in grado di rispettare gli impegni presi.
La coerenza con gli obiettivi stabiliti dalla Pubblica Amministrazione
La decisione del TAR Sicilia evidenzia come l'esclusione automatica di offerte sospette, compresa quella con ribassi che coincidono con la soglia di anomalia, sia perfettamente in linea con gli obiettivi della pubblica amministrazione. C'è uno scopo ben preciso, quello di garantire l'affidamento di contratti pubblici a soggetti in grado di eseguire il lavoro con competenza e con efficienza, per ridurre al minimo il rischio di inadempienze.L'esclusione delle offerte potenzialmente rischiose, che potrebbero sembrare troppo vantaggiose dal punto di vista economico, si configura quindi come una misura di protezione per l'interesse pubblico. Così si previene che gli appalti delicati vengano affidati ad operatori economici che, a causa di offerte eccessivamente aggressive, potrebbero non disporre delle risorse o delle capacità necessarie per portare a termine i lavori.
Il TAR Sicilia ha ribadito che il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che è stato delineato dal decreto legislativo numero 36 del 2023, pone l'accento sulla qualità e sull'affidabilità degli operatori economici. Il sistema di esclusione automatica aiuta ad assicurare che gli appalti vengano assegnati a soggetti in grado di rispettare gli standard richiesti in termini di qualità e di adempiere a tutti gli effetti agli obblighi contrattuali.
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