Eventi e cultura
Estate barese, dopo dodici anni niente festival “L’Acqua in Testa”
L’evento che negli scorsi anni aveva animato Parco Perotti non si terrà per mancanza di fondi
Bari - martedì 11 luglio 2017
Quest'anno gli amanti della musica di Bari devono rinunciare al Festival "L'Acqua in Testa". È di pochi giorni fa, infatti, l'annuncio dell'organizzazione attraverso la loro pagina ufficiale Facebook, a conferma dei dubbi sulla possibilità anche quest'anno che il festival avesse luogo.
Dopo le giornate del Medimex, uno degli organizzatori, Alessandro Scarola, aveva già fatto capire che quest'anno ci sarebbero state grosse difficoltà, dovute sia a mancanza di fondi, che a sovrapposizioni di eventi simili in poco tempo. «Purtroppo, come annunciato – dichiara lo stesso Scarola - il festival non si terrà questa estate dopo 12 anni consecutivi. Ad oggi la situazione è che, grazie alla collaborazione di partnership territoriali e nazionali stiamo provando a organizzarlo in autunno. Anche se tutto è legato alla speranza che nel frattempo il Comune di Bari e la Regione Puglia, da sempre sostenitori economici del festival, sblocchino le linee di finanziamento destinate allo spettacolo dal vivo e alle attività culturali».
«Il problema principale – prosegue – rimane però il fatto che mentre la Regione ha già emanato un bando triennale in scadenza a fine luglio, dal Comune non c'è alcuna traccia di come e quando intendano sostenere il panorama di eventi culturali cittadini già abbastanza scarno. Lo stesso bando regionale comunque ci crea problemi, dato che darà riscontri, positivi o negativi, solo verso la fine di ottobre».
«Non vogliamo polemizzare – sottolinea Alessandro Scarola - ma la programmazione estiva divulgata nei giorni scorsi dimostra la scarsità non solo di risorse destinate al settore, ma soprattutto la totale assenza di una strategia culturale complessiva che, come previsto e prevedibile, continua a falcidiare gli operatori culturali. In fondo, un bando che prevede di realizzare una serie di "intrattenimenti" più che di eventi – ci tiene a spiegare il presidente del festival - senza alcuna attrattiva per i turisti e con scarsissimo appeal anche per la cittadinanza, non può costituire il Cartellone Culturale dell'Estate Barese, soprattutto considerando che i fondi destinati ad esso sono solo 48 mila euro».
«Quest'anno è toccato anche a noi – conclude - fare i conti col disinteresse dell'assessorato alla cultura comunale nei confronti della stagione estiva del capoluogo della Regione Puglia. Per noi che facciamo un festival ad ingresso gratuito, i contributi pubblici sono fondamentali. E il silenzio assordante della nostra città, in cui ci ostiniamo a rimanere, lascia l'amaro in bocca».
Dopo le giornate del Medimex, uno degli organizzatori, Alessandro Scarola, aveva già fatto capire che quest'anno ci sarebbero state grosse difficoltà, dovute sia a mancanza di fondi, che a sovrapposizioni di eventi simili in poco tempo. «Purtroppo, come annunciato – dichiara lo stesso Scarola - il festival non si terrà questa estate dopo 12 anni consecutivi. Ad oggi la situazione è che, grazie alla collaborazione di partnership territoriali e nazionali stiamo provando a organizzarlo in autunno. Anche se tutto è legato alla speranza che nel frattempo il Comune di Bari e la Regione Puglia, da sempre sostenitori economici del festival, sblocchino le linee di finanziamento destinate allo spettacolo dal vivo e alle attività culturali».
«Il problema principale – prosegue – rimane però il fatto che mentre la Regione ha già emanato un bando triennale in scadenza a fine luglio, dal Comune non c'è alcuna traccia di come e quando intendano sostenere il panorama di eventi culturali cittadini già abbastanza scarno. Lo stesso bando regionale comunque ci crea problemi, dato che darà riscontri, positivi o negativi, solo verso la fine di ottobre».
«Non vogliamo polemizzare – sottolinea Alessandro Scarola - ma la programmazione estiva divulgata nei giorni scorsi dimostra la scarsità non solo di risorse destinate al settore, ma soprattutto la totale assenza di una strategia culturale complessiva che, come previsto e prevedibile, continua a falcidiare gli operatori culturali. In fondo, un bando che prevede di realizzare una serie di "intrattenimenti" più che di eventi – ci tiene a spiegare il presidente del festival - senza alcuna attrattiva per i turisti e con scarsissimo appeal anche per la cittadinanza, non può costituire il Cartellone Culturale dell'Estate Barese, soprattutto considerando che i fondi destinati ad esso sono solo 48 mila euro».
«Quest'anno è toccato anche a noi – conclude - fare i conti col disinteresse dell'assessorato alla cultura comunale nei confronti della stagione estiva del capoluogo della Regione Puglia. Per noi che facciamo un festival ad ingresso gratuito, i contributi pubblici sono fondamentali. E il silenzio assordante della nostra città, in cui ci ostiniamo a rimanere, lascia l'amaro in bocca».