Cronaca
Estorsione e minacce ad un imprenditore, in otto rischiano fino a 6 anni di carcere
Gli imputati, vicini al clan Strisciuglio, sono stati arrestati grazie alla denuncia della vittima e alle immagini delle videosorveglianza
Bari - venerdì 4 maggio 2018
19.33 Comunicato Stampa
Rischiano condanne dai 2 anni e 8 mesi ai 6 anni di reclusione otto persone vicine al clan Strisciuglio. Queste le richieste di condanna formulate dal pm di Bari, Lidia Giorgio, nel processo che si sta celebrando in questi giorni, le accuse per tutti sono di estorsione aggravata, tentata estorsione e minaccia in concorso, tutti reati che hanno anche l'aggravante del metodo mafioso.
Gli imputati sono stati denunciati da un imprenditore del quartiere Libertà al quale avrebbero chiesto 100 mila euro per la restituzione di un'auto aziendale rubata, nonché 5 mila euro a Natale per far passare delle "buone feste ai famigliari del capoclan" in carcere. Inoltre, avrebbero diverse volte minacciato sia lui che i suoi famigliari per ottenere denaro, oltre ad aver fatto pressioni per non essere denunciati. L'arresto degli otto avvenne nel 2017 grazie anche alle immagini di una telecamera di sorveglianza.
Gli imputati sono stati denunciati da un imprenditore del quartiere Libertà al quale avrebbero chiesto 100 mila euro per la restituzione di un'auto aziendale rubata, nonché 5 mila euro a Natale per far passare delle "buone feste ai famigliari del capoclan" in carcere. Inoltre, avrebbero diverse volte minacciato sia lui che i suoi famigliari per ottenere denaro, oltre ad aver fatto pressioni per non essere denunciati. L'arresto degli otto avvenne nel 2017 grazie anche alle immagini di una telecamera di sorveglianza.