Cronaca
Evasione dell'Iva, scatta il sequestro da 2 milioni a un'azienda di Bitritto
Nel mirino della guardia di finanza finiscono quote societarie, beni immobili e mobili registrati
Bari - lunedì 8 agosto 2022
9.30
I finanzieri del nucleo operativo metropolitano di Bari - coordinati dal I gruppo Bari - hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – emesso dal competente Gip presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica - di disponibilità finanziarie, quote societarie, beni immobili e mobili registrati del valore complessivo di 2 milioni di euro, quale profitto di reati tributari.
Nel provvedimento è stata riconosciuta l'esistenza di un concreto quadro indiziario (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) a carico del rappresentante legale di una società cooperativa avente sede a Bitritto ed esercente l'attività di "altre attività di servizi per la persona", in relazione all'ipotesi di reato di "omessa dichiarazione dei redditi o ai fini Iva".
L'attività trae origine da una verifica fiscale, eseguita dai finanzieri del nucleo operativo di Bari, finalizzata alla ricostruzione di elementi sottratti a tassazione. A conclusione dell'indagine tributaria, rilevata l'inattendibilità complessiva della contabilità aziendale ed il disconoscimento di costi riferiti ad operazioni passive, è stato constatato che il soggetto giuridico ha omesso di presentare le prescritte dichiarazioni ai fini delle Iidd. e Iva sottraendo a tassazione elementi positivi di reddito per 6 milioni di euro e Iva per oltre 1 milione di euro.
Pertanto, la Procura della Repubblica di Bari, in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione anche della "confisca per equivalente", ha avanzato richiesta di sequestro al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall'evasione. Il Gip, aderendo alla predetta richiesta, ha quindi emesso il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta delle disponibilità liquide della società e, in subordine, "per equivalente" dei beni nella disponibilità del suo amministratore.
Nel provvedimento è stata riconosciuta l'esistenza di un concreto quadro indiziario (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) a carico del rappresentante legale di una società cooperativa avente sede a Bitritto ed esercente l'attività di "altre attività di servizi per la persona", in relazione all'ipotesi di reato di "omessa dichiarazione dei redditi o ai fini Iva".
L'attività trae origine da una verifica fiscale, eseguita dai finanzieri del nucleo operativo di Bari, finalizzata alla ricostruzione di elementi sottratti a tassazione. A conclusione dell'indagine tributaria, rilevata l'inattendibilità complessiva della contabilità aziendale ed il disconoscimento di costi riferiti ad operazioni passive, è stato constatato che il soggetto giuridico ha omesso di presentare le prescritte dichiarazioni ai fini delle Iidd. e Iva sottraendo a tassazione elementi positivi di reddito per 6 milioni di euro e Iva per oltre 1 milione di euro.
Pertanto, la Procura della Repubblica di Bari, in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione anche della "confisca per equivalente", ha avanzato richiesta di sequestro al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall'evasione. Il Gip, aderendo alla predetta richiesta, ha quindi emesso il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta delle disponibilità liquide della società e, in subordine, "per equivalente" dei beni nella disponibilità del suo amministratore.