Vita di città
Ex cinema del Redentore a Bari, le luci stanno per riaccendersi?
Sono anni che si parla di una riapertura, di cui si era interessato anche il regista Nunziante. Ora fa parte del protocollo siglato con il Poliba
Bari - lunedì 19 agosto 2019
Era la fine degli anni '70 quando la saracinesca del cinema del Redentore, a Bari, venne chiusa. Nessuno però immaginava che sarebbe rimasta abbassata tanto a lungo. Problemi legati alla presenza di amianto nella struttura oltre a difficoltà di gestione avevano obbligato i Salesiani a spegnere le luci dei riflettori della sala che, da anni, animava soprattutto le domeniche degli abitanti del Libertà.
Era usanza, se così si può dire, che ci fosse uno spettacolo dopo la messa, gratuito per chi vi avesse partecipato. Mentre la sera le porte si spalancavano per il pubblico, che a differenza di chi frequentava l'oratorio ed entrava alla sala dalla parte interna, vi accedeva dall'ingresso principale situato in via Monsignor Francesco Nitti.
Dopo quarant'anni dalla chiusura rimane solo una struttura abbandonata a sé stessa, che dall'esterno ha ancora le sembianze tipiche di come erano i cinema una volta, con la tettoia posta sopra l'ingresso principale. Ora in quella via la gente parcheggia solo le auto, non c'è più il via vai di giovani e meno giovani attirati dalle luci.
Ma sembra che qualcosa stia per cambiare, anche se da tempo di parla di una riapertura del cinema. Una decina di anni fa la proposta del proprietario dell'allora cinema Royal, che avrebbe voluto riaprire la sala del Redentore, ma non trovò un accordo adeguato con il parroco dell'epoca. Intorno al 2013, invece, se ne erano interessati il regista Gennaro Nunziante, cresciuto proprio al Redentore, e Mingo di Striscia la Notizia. Il problema, in questo caso e come sempre purtroppo, sono i fondi che mancano. Almeno 2 milioni di euro servirebbero per riportarlo all'antico splendore. Per ora, sembra che anche il cinema rientri nell'accordo che i Salesiani hanno sottoscritto a luglio con il Poliba, che ha come obiettivo la riqualificazione dell'intero complesso. Forse siamo davvero vicini alla riapertura.
Era usanza, se così si può dire, che ci fosse uno spettacolo dopo la messa, gratuito per chi vi avesse partecipato. Mentre la sera le porte si spalancavano per il pubblico, che a differenza di chi frequentava l'oratorio ed entrava alla sala dalla parte interna, vi accedeva dall'ingresso principale situato in via Monsignor Francesco Nitti.
Dopo quarant'anni dalla chiusura rimane solo una struttura abbandonata a sé stessa, che dall'esterno ha ancora le sembianze tipiche di come erano i cinema una volta, con la tettoia posta sopra l'ingresso principale. Ora in quella via la gente parcheggia solo le auto, non c'è più il via vai di giovani e meno giovani attirati dalle luci.
Ma sembra che qualcosa stia per cambiare, anche se da tempo di parla di una riapertura del cinema. Una decina di anni fa la proposta del proprietario dell'allora cinema Royal, che avrebbe voluto riaprire la sala del Redentore, ma non trovò un accordo adeguato con il parroco dell'epoca. Intorno al 2013, invece, se ne erano interessati il regista Gennaro Nunziante, cresciuto proprio al Redentore, e Mingo di Striscia la Notizia. Il problema, in questo caso e come sempre purtroppo, sono i fondi che mancano. Almeno 2 milioni di euro servirebbero per riportarlo all'antico splendore. Per ora, sembra che anche il cinema rientri nell'accordo che i Salesiani hanno sottoscritto a luglio con il Poliba, che ha come obiettivo la riqualificazione dell'intero complesso. Forse siamo davvero vicini alla riapertura.