Presentazione progetto parco ex fibronit
Presentazione progetto parco ex fibronit
Territorio

Ex Fibronit, presentata bozza preliminare del parco alla Consulta Ambiente. Galasso: «C'è massima sintonia»

L'assessore spiega: «Si lavorerà per raccordare la pista ciclabile con le altre della città. Entro fine anno prime ipotesi di costo»

Prende sempre più forma il parco della Rinascita, che sorgerà lì dove una volta c'era la la Fibronit, fabbrica della morte il cui percorso di bonifica dall'amianto è stato portato a termine, come dichiarato dal sindaco Decaro a margine dell'ultimo sopralluogo, svolto negli scorsi giorni.

Ieri, presso il comando della Polizia locale, l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso e la presidente del Minicipio I Micaela Paparella hanno illustrato la bozza preliminare del progetto alla Consulta Ambiente, presieduta dalla dottoressa Elda Perlino e che esprime diverse organizzazioni che si occupano di qualità dell'ambiente. «Dall'incontro - ci spiega l'assessore comunale ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso - è emerso il gradimento per il lavoro svolto dai progettisti. Il contenuto, peraltro, era già trasmesso in anticipo a tutte le componenti per poterlo valutare nei tempi giusti».

Questa bozza preliminare arriva dopo un lungo percorso di costruzione del progetto svolto con associazioni, residenti e altre realtà che hanno preso parte in prima persona ai lavori. «Si è tratto di un progetto partecipativo diffuso - dice ancora Galasso. Con l'associazione Vittime della Fibronit abbiamo tenuto una serie di incontri nelle parrocchie e sono stati svolti anche dei concorsi con le scuole, affinché tutti potessero dire la loro in fase di elaborazione del progetto. Tutte le varie categorie interessate sono state ascoltate e i progettisti hanno elencato i desiderata della gente in un vero e proprio database».

L'incontro ha anche permesso alla Consulta Ambiente di rappresentare specifiche richieste per la realizzazione del parco. «Il parere della Consulta è stato favorevole - continua l'assessore. La richiesta è che la pista ciclabile del parco venga raccordata con le altre presenti in città, a partire da quella di via Caldarola, proseguendo con quella del ponte San Pio (che sarà ricostruito dalle Ferrovie), di via Amendola e del Pirp di San Marcello. Da parte mia ho dato ampie rassicurazioni, ricordando che il Comune procederà all'acquisto dell'immobile una volta di proprietà della società Terna, all'interno del quale verranno svolte attività a forte carattere sociale. Siamo in perfetta sintonia su tutto, anche sulla richiesta giunta dalle associazioni di trasformare il pezzo di via Caldarola prospiciente il parco in un tratto di strada a senso unico, realizzando un marciapiede a scapito di una corsia di marcia».

Si inizia, quindi, a intravedere quello che sarà il più grande parco di Bari, il nuovo polmone verde della città che sorgerà lì dove fino a poco tempo fa c'era la fabbrica malsana. «Il parco - ricorda Galasso - avrà un'ampia dotazione arborea, con campetti polifunzionali e spazi ludici per bambini. È un pezzo di città che si trasforma speditamente: con l'abbattimento dei manufatti è già avvenuta una modifica sostanziale dello skyline. Chi abita in quella zona non vede più la fabbrica ma delle collinette artificiali, che diventeranno uno spazio verde, e tutto quel materiale pericoloso è stato trattato e messo accuratamente a dimora per non dare più problemi».

Messo un punto sulle idee preliminari, si può già iniziare a parlare di tempi e costi. «La bozza preliminare ci verrà consegnata verosimilmente entro fine anno o al massimo a inizio 2019. Potremo così procedere con l'approvazione in giunta, elaborare delle ipotesi di costo e richiedere il finanziamento alla Regione, che già ha mostrato interesse per il progetto», conclude Galasso.
  • Giuseppe Galasso
  • Fibronit
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