Scuola e Lavoro
Ex Om, manca l'autorizzazione del giudice per la cassa integrazione
UGL Metalmeccanici: «Prendersi beffa di 165 lavoratori veramente indegno e al limite di ogni comportamento civile ed etico»
Bari - sabato 22 dicembre 2018
Giovedì pomeriggio la notizia che il Ministero del Lavoro aveva dato l'ok alla proposta della Regione che dovrebbe permettere agli ex Om di ottenere la cassa integrazione in deroga. Manca però un tassello molto importante ovvero l'autorizzazione del giudice. Il ministero avrebbe dato solo l'autorizzazione affinché i soldi che la Regione ha accantonato per la cassa integrazione degli ex Om possano restare alla stessa invece di essere dati indietro, ma l'ultima parola in merito ce l'ha il curatore fallimentare dato che mancano i versamenti all'Inps non effettuati da Tua Industries. In sospeso ancora la possibilità che Selektica, l'azienda che ha firmato il protocollo d'intesa per la reindustrializzazione del capannonne e la riassunzione di una parte degli ex dipendenti, possa versare gli accantonamenti necessari affinché finalmente la CIGD possa arrivare ai 165 operai.
«Sarebbe bello se le dichiarazioni fatte fossero vere - dichiarano da UGL Metalmeccanici - ma purtroppo non è così, perché non è ancora pervenuta l'autorizzazione del giudice. Ugl prende le distanze da queste dichiarazioni assolutamente non veritiere. Continuare a prendersi beffa di 165 lavoratori, senza reddito da 1 anno, lo riteniamo veramente indegno e al limite di ogni comportamento civile ed etico, che ogni istituzione dovrebbe avere. Continuiamo a ribadire, come sempre abbiamo sostenuto, che semmai i lavoratori dovessero ottenere qualcosa è solo grazie all'intervento del governo interpellato da UGL. Il resto è solo pubblicità».
Si attende ora eventuale risposta dalla curatela, nella persona dell'avvocato Alessandra Giovetti, che lo stesso prefetto di Bari, nell'incontro avuto con i lavoratori in presidio ieri mattina, si era impegnato a contattare per far sì che la risposta fosse celere. Di sicuro i tempi stringono, ed è l'ottavo Natale sulle spine per tante famiglie.
«Sarebbe bello se le dichiarazioni fatte fossero vere - dichiarano da UGL Metalmeccanici - ma purtroppo non è così, perché non è ancora pervenuta l'autorizzazione del giudice. Ugl prende le distanze da queste dichiarazioni assolutamente non veritiere. Continuare a prendersi beffa di 165 lavoratori, senza reddito da 1 anno, lo riteniamo veramente indegno e al limite di ogni comportamento civile ed etico, che ogni istituzione dovrebbe avere. Continuiamo a ribadire, come sempre abbiamo sostenuto, che semmai i lavoratori dovessero ottenere qualcosa è solo grazie all'intervento del governo interpellato da UGL. Il resto è solo pubblicità».
Si attende ora eventuale risposta dalla curatela, nella persona dell'avvocato Alessandra Giovetti, che lo stesso prefetto di Bari, nell'incontro avuto con i lavoratori in presidio ieri mattina, si era impegnato a contattare per far sì che la risposta fosse celere. Di sicuro i tempi stringono, ed è l'ottavo Natale sulle spine per tante famiglie.