Ex Om protagonisti al congresso CGIL a Bari, mentre va in scena l'ennesimo sit-in

«In questa terra che ha dato prova negli ultimi dieci anni di voler rappresentare un altro sud, purtroppo, ancora il tema del lavoro è uno snodo cruciale. Voglio ricordare qui gli operai della OM carrelli elevatori, che proprio in queste ore tornano ad avere paura per il loro futuro lavorativo. Una vertenza che nonostante l'impegno di tutti, sindacati e istituzioni, di Susanna Camusso in prima persona che ringrazio, non vede ancora la soluzione definitiva a causa di un atteggiamento eccessivamente rigido da parte della curatela fallimentare».

Poche parole ma importanti quelle del sindaco Antonio Decaro durante il suo saluto al XVIII congresso nazionale CGIL che si è aperto oggi a Bari. Parole che mettono all'attenzione dell'Italia intera e dei sindacati di categoria la vertenza degli ex Om che da ormai 8 anni tiene sul fiato sospeso 165 famiglie, ormai senza alcun reddito da 13 mesi.

Contemporaneamente al discorso del primo cittadino è andata in scena la seconda manifestazione in due giorni. Ormai lavoratori e sindacati sono apertamente spaccati, da un lato Uilm, Fim Cisl e Fiom, dall'altro UGL metalmeccanici. Ieri i primi sono stati in sit-in davanti alla Prefettura, oggi UGL ha messo in scena un presidio davanti alla sede della Regione Puglia sul lungomare.

«Abbiamo fatto presente al Prefetto di Bari la necessità di un tavolo ministeriale urgente per convincere la curatela fallimentare a provvedere all'istanza che garantirebbe la concessione della cassa integrazione in deroga per i lavoratori - fanno sapere da Uilm - Il tavolo dovrebbe essere convocato entro fine mese, noi non molliamo e continueremo, assieme alla UIL Puglia, a lottare per tante famiglie che da troppo tempo aspettano risposte concrete per il proprio futuro, un futuro fatto di lavoro».