Territorio
Ex Rossani, partito il cantiere per il Polo bibliotecario della Puglia. Lavori in 400 giorni
Un cantiere finanziato dalla Regione con 9 milioni. Decaro: «Qui nascerà la più grande public library del Mezzogiorno»
Puglia - martedì 26 marzo 2019
19.05
Partito negli scorsi giorni il cantiere per la realizzazione del Polo bibliotecario regionale della Puglia all'interno della ex Caserma Rossani: le prime operazioni hanno riguardato la pulizia dell'area e la rimozione di tutte le macerie e i detriti presenti, operazioni propedeutiche all'allestimento dei ponteggi per l'avvio delle lavorazioni vere e proprie. Il cronoprogramma prevede che le opere vengano completate nel tempo di 400 giorni; gli interventi sono stati finanziati dalla Regione Puglia con 9 milioni 695.874 euro nell'ambito dell'APQ rafforzato "Beni ed Attività culturali" (delibera CIPE 92/2012). Il progetto, che procederà parallelamente alla realizzazione del parco, include la destinazione di due degli edifici presenti nell'area alla creazione di uno spazio per la Teca del Mediterraneo (la biblioteca del Consiglio regionale), l'Istituto IPSAIC e la Mediateca regionale.
«Il 28 marzo saranno esattamente 29 anni che questo enorme spazio nel cuore della città è rimasto chiuso all'accesso dei cittadini - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro durante il sopralluogo di questo pomeriggio con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Oggi siamo qui per assistere all'inizio del cantiere che restituirà questi edifici alla loro bellezza aprendoli alla fruizione di tutti. È vero che abbiamo dovuto aspettare troppo tempo a causa dei tanti ostacoli che, spesso, un'amministrazione deve affrontare per realizzare una grande opera come questa. Ma i lavori in corso sono un fatto, così com'è un fatto il futuro della Rossani. Qui nascerà una grande area pubblica, la più grande public library del Mezzogiorno, dedicata allo studio, alla lettura, agli approfondimenti e agli eventi. Un passo alla volta, stiamo riconsegnando alla città un'area strategica, che comprenderà questa piazza culturale all'interno di un grande polmone verde, in cui sorgerà anche la nuova sede dell'Accademia delle Belle arti, già finanziata. I lavori del Polo bibliotecario termineranno nei primi mesi del prossimo anno, mentre alla fine del 2019 potremo già passeggiare nel grande parco urbano che cambierà completamente il volto dell'intera città. Quest'area non vedrà aggiungersi neanche un metro cubo in più rispetto ai volumi esistenti. Questo era un impegno che avevamo preso e che stiamo mantenendo. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa storia che parla di comunità, di cultura, di verde urbano e della bellezza di stare insieme».
«Quella della Caserma Rossani - ha detto Emiliano - è stata la prima e unica operazione immobiliare della mia vita realizzata, quando ero sindaco, insieme al Governo italiano con lo scambio di proprietà della Chiesa russa che fu restituita al Patriarcato di Mosca. Da allora è cominciato un lavoro di progettazione e ideazione che adesso si sta concludendo, utilizzando bene anche un accordo stipulato qualche anno fa con la precedente amministrazione regionale. La continuità dell'applicazione del Comune di Bari e della Regione Puglia sta dando risultati straordinari: un'area abbandonata da decenni verrà progressivamente utilizzata, dando alla città anche un polmone verde molto importante. Nella regione che ha investito 110 milioni euro in community library non poteva mancare la città di Bari che ovunque è in movimento».
Gli interventi previsti sono di tre tipi: architettonici (conservativi sia ricostruttivi), strutturali con un adeguamento antisismico e l'esecuzione di nuovi collegamenti fra i diversi piani e impiantistici (elettrici, tecnologici, idrici, di videosorveglianza, antincendio, ecc.). L'edificio più grande interessato dai lavori è la "Casermetta" (palazzina F), originariamente destinato a depositi e camere per i militari, oltreché all'allenamento al tiro. Tredici campate nella struttura che al termine dei lavori si estenderà su 3500 mq aumentando la superficie di calpestio senza incrementare la cubatura esistente. Nel corso della riqualificazione saranno realizzati soppalchi e ballatoi e utilizzate nuove coperture che consentiranno di rendere gli ambienti molto più luminosi, anche grazie ad una serie di aperture previste nelle coperture e nelle pareti. La ex palazzina "Comando", (palazzina A) si estende invece su 1500 mq e ospiterà sale studio e uffici, laboratori e sale per il personale.
L'intervento punta a conservare i manufatti presenti, assicurare nuovi spazi destinati ad istituzioni culturali locali e favorire il riuso di uno spazio urbano concordato insieme ad associazioni e cittadini interessati. Sono previsti anche lavori di conservazione degli elementi di maggior pregio interni agli immobili (porte in legno, pavimenti decorati, ecc.).
«Nove milioni e mezzo di euro che la Regione ha messo in campo per trasformare questo meraviglioso contenitore in una nuova e moderna biblioteca, aperta a tutti e in grado di adeguarsi ai nuovi bisogni sociali e tecnologici, sempre più rapidi e imprevedibili - ha detto l'assessore regionale all'Industria turistica e culturale Loredana Capone. Perché una biblioteca che vuole sopravvivere nel tempo deve dotarsi di scaffali aperti, di spazi in comune, deve essere accessibile al di fuori degli orari tradizionali per accogliere il pubblico e fornire servizi, che vanno oltre il mero prestito comprendendo la vendita di libri, degli strumenti e-book, il servizio bar. A questo scopo nel progetto abbiamo previsto anche postazioni di coworking, uno spazio caffè-ristorante. Un nuovo modello bibliotecario, insomma, che non faccia della sola conservazione il suo punto di forza ma che da questo grande e straordinario patrimonio parta per costruire un contenitore capace di offrire l'esperienza della lettura. Un progetto ambizioso e innovativo che si realizza oggi grazie ad una grande sinergia tra Regione, Comune di Bari e Ministero dei beni culturali».
«Noi abbiamo una biblioteca regionale straordinaria insieme alla mediateca - ha detto il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo - che si è arricchita in questi anni di ulteriori donazioni, incluso un archivio bellissimo sul teatro pugliese che ancora nessuno ha visto perché stavamo in spazi totalmente angusti e fuori norma. Per questo abbiamo accelerato lo spostamento, per ragioni di sicurezza, nella nuova sede del consiglio e appena qui sarà completato questo contenitore straordinario prenderemo la parte più significativa del
nostro patrimonio che arricchirà il polo bibliotecario della città di Bari»
«Il 28 marzo saranno esattamente 29 anni che questo enorme spazio nel cuore della città è rimasto chiuso all'accesso dei cittadini - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro durante il sopralluogo di questo pomeriggio con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Oggi siamo qui per assistere all'inizio del cantiere che restituirà questi edifici alla loro bellezza aprendoli alla fruizione di tutti. È vero che abbiamo dovuto aspettare troppo tempo a causa dei tanti ostacoli che, spesso, un'amministrazione deve affrontare per realizzare una grande opera come questa. Ma i lavori in corso sono un fatto, così com'è un fatto il futuro della Rossani. Qui nascerà una grande area pubblica, la più grande public library del Mezzogiorno, dedicata allo studio, alla lettura, agli approfondimenti e agli eventi. Un passo alla volta, stiamo riconsegnando alla città un'area strategica, che comprenderà questa piazza culturale all'interno di un grande polmone verde, in cui sorgerà anche la nuova sede dell'Accademia delle Belle arti, già finanziata. I lavori del Polo bibliotecario termineranno nei primi mesi del prossimo anno, mentre alla fine del 2019 potremo già passeggiare nel grande parco urbano che cambierà completamente il volto dell'intera città. Quest'area non vedrà aggiungersi neanche un metro cubo in più rispetto ai volumi esistenti. Questo era un impegno che avevamo preso e che stiamo mantenendo. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa storia che parla di comunità, di cultura, di verde urbano e della bellezza di stare insieme».
«Quella della Caserma Rossani - ha detto Emiliano - è stata la prima e unica operazione immobiliare della mia vita realizzata, quando ero sindaco, insieme al Governo italiano con lo scambio di proprietà della Chiesa russa che fu restituita al Patriarcato di Mosca. Da allora è cominciato un lavoro di progettazione e ideazione che adesso si sta concludendo, utilizzando bene anche un accordo stipulato qualche anno fa con la precedente amministrazione regionale. La continuità dell'applicazione del Comune di Bari e della Regione Puglia sta dando risultati straordinari: un'area abbandonata da decenni verrà progressivamente utilizzata, dando alla città anche un polmone verde molto importante. Nella regione che ha investito 110 milioni euro in community library non poteva mancare la città di Bari che ovunque è in movimento».
Gli interventi previsti sono di tre tipi: architettonici (conservativi sia ricostruttivi), strutturali con un adeguamento antisismico e l'esecuzione di nuovi collegamenti fra i diversi piani e impiantistici (elettrici, tecnologici, idrici, di videosorveglianza, antincendio, ecc.). L'edificio più grande interessato dai lavori è la "Casermetta" (palazzina F), originariamente destinato a depositi e camere per i militari, oltreché all'allenamento al tiro. Tredici campate nella struttura che al termine dei lavori si estenderà su 3500 mq aumentando la superficie di calpestio senza incrementare la cubatura esistente. Nel corso della riqualificazione saranno realizzati soppalchi e ballatoi e utilizzate nuove coperture che consentiranno di rendere gli ambienti molto più luminosi, anche grazie ad una serie di aperture previste nelle coperture e nelle pareti. La ex palazzina "Comando", (palazzina A) si estende invece su 1500 mq e ospiterà sale studio e uffici, laboratori e sale per il personale.
L'intervento punta a conservare i manufatti presenti, assicurare nuovi spazi destinati ad istituzioni culturali locali e favorire il riuso di uno spazio urbano concordato insieme ad associazioni e cittadini interessati. Sono previsti anche lavori di conservazione degli elementi di maggior pregio interni agli immobili (porte in legno, pavimenti decorati, ecc.).
«Nove milioni e mezzo di euro che la Regione ha messo in campo per trasformare questo meraviglioso contenitore in una nuova e moderna biblioteca, aperta a tutti e in grado di adeguarsi ai nuovi bisogni sociali e tecnologici, sempre più rapidi e imprevedibili - ha detto l'assessore regionale all'Industria turistica e culturale Loredana Capone. Perché una biblioteca che vuole sopravvivere nel tempo deve dotarsi di scaffali aperti, di spazi in comune, deve essere accessibile al di fuori degli orari tradizionali per accogliere il pubblico e fornire servizi, che vanno oltre il mero prestito comprendendo la vendita di libri, degli strumenti e-book, il servizio bar. A questo scopo nel progetto abbiamo previsto anche postazioni di coworking, uno spazio caffè-ristorante. Un nuovo modello bibliotecario, insomma, che non faccia della sola conservazione il suo punto di forza ma che da questo grande e straordinario patrimonio parta per costruire un contenitore capace di offrire l'esperienza della lettura. Un progetto ambizioso e innovativo che si realizza oggi grazie ad una grande sinergia tra Regione, Comune di Bari e Ministero dei beni culturali».
«Noi abbiamo una biblioteca regionale straordinaria insieme alla mediateca - ha detto il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo - che si è arricchita in questi anni di ulteriori donazioni, incluso un archivio bellissimo sul teatro pugliese che ancora nessuno ha visto perché stavamo in spazi totalmente angusti e fuori norma. Per questo abbiamo accelerato lo spostamento, per ragioni di sicurezza, nella nuova sede del consiglio e appena qui sarà completato questo contenitore straordinario prenderemo la parte più significativa del
nostro patrimonio che arricchirà il polo bibliotecario della città di Bari»