Cronaca
Fallimento FC Bari, Giancaspro presenta querela alla Procura di Roma
L'ex patron biancorosso, attualmente detenuto, chiede il riesame delle carte e l'iscrizione al prossimo campionato di B
Bari - sabato 1 giugno 2019
15.08
Non si chiude ancora la parentesi legata al fallimento della FC Bari 1908. L'ex patron biancorosso Cosmo Giancaspro, avrebbe presentato querela alla Procura di Roma chiedendo la verifica di tutti gli atti e fatti e la loro eventuale rilevanza penale, che hanno portato al fallimento sportivo del club e alla sua esclusione dalla Serie B.
A riportarlo è Radio Selene, che parla di un j'accouse generale rivolto da Giancaspro, attualmente detenuto nel carcere di Trani, a ex consiglieri del Bari, Figc, Coni e giustizia sportiva.
Giancaspro punta il dito contro Fabbricini e Malagò, accusati dall'ex presidente del Bari di condotte volte al falso, abuso di ufficio e violazione del segreto istruttorio. L'imprenditore molfettese impugna anche la sua inibizione per tre anni, reputando che la decisione sia stata presa senza sufficienti elementi probatori.
Ulteriori riferimenti sono presenti al ricorso presentato al Tribunale di Bari contro gli ex calciatori biancorossi, che avevano abbandonato il ritiro in Trentino il giorno dopo l'avvenuto fallimento, per un danno di 10.225.000 euro, secondo quanto richiesto da Giancaspro.
L'ex presidente della FC Bari, inoltre, stando a quanto raccolto da Selene, avrebbe ricordato alla Procura di Roma di aver richiesto, quale risarcimento in forma specifica, la riammissione al campionato di Serie B 2019-2020. Un punto che è oggetto di uno dei due ricorsi, su cui il TAR Lazio non si è ancora espresso, presentati dalla curatela fallimentare e dallo stesso Giancaspro in qualità di ex legale rappresentante della FC BARI 1908. Il prossimo 11 giugno la data di discussione.
Secondo quanto riporta l'organo d'informazione, Giancaspro rivolgendosi alla Procura si dichiara di essere a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e anticipa di volersi costituire parte civile nell'eventuale procedimento penale, qualora dovesse essere avviato.
A riportarlo è Radio Selene, che parla di un j'accouse generale rivolto da Giancaspro, attualmente detenuto nel carcere di Trani, a ex consiglieri del Bari, Figc, Coni e giustizia sportiva.
Giancaspro punta il dito contro Fabbricini e Malagò, accusati dall'ex presidente del Bari di condotte volte al falso, abuso di ufficio e violazione del segreto istruttorio. L'imprenditore molfettese impugna anche la sua inibizione per tre anni, reputando che la decisione sia stata presa senza sufficienti elementi probatori.
Ulteriori riferimenti sono presenti al ricorso presentato al Tribunale di Bari contro gli ex calciatori biancorossi, che avevano abbandonato il ritiro in Trentino il giorno dopo l'avvenuto fallimento, per un danno di 10.225.000 euro, secondo quanto richiesto da Giancaspro.
L'ex presidente della FC Bari, inoltre, stando a quanto raccolto da Selene, avrebbe ricordato alla Procura di Roma di aver richiesto, quale risarcimento in forma specifica, la riammissione al campionato di Serie B 2019-2020. Un punto che è oggetto di uno dei due ricorsi, su cui il TAR Lazio non si è ancora espresso, presentati dalla curatela fallimentare e dallo stesso Giancaspro in qualità di ex legale rappresentante della FC BARI 1908. Il prossimo 11 giugno la data di discussione.
Secondo quanto riporta l'organo d'informazione, Giancaspro rivolgendosi alla Procura si dichiara di essere a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e anticipa di volersi costituire parte civile nell'eventuale procedimento penale, qualora dovesse essere avviato.