Cronaca
Fanno fallire le aziende per sottrarre cento milioni al fisco. Due arresti in provincia di Bari
Operazione della Guardia di finanza di Mola a Noicattaro, Cellamare e Corato all'interno di attività che producevano vino
Bari - venerdì 21 giugno 2019
13.26
Due società attive nel settore della vinificazione indotte al fallimento per una bancarotta da cento milioni di euro evasi al fisco. Tre soggetti amministratori di diritto e di fatto delle due società operanti nelle zone di Cellamare, Noicattaro e Corato, sono stati sottoposti a misure cautelari personali dai Finanzieri della tenenza Di Mola di Bari sotto il coordinamento della Procura di Bari. Data l'entità del "buco" creato dalle due società fallite, che ammonta a circa cento milioni di euro, nei confronti dell'erario, è scattata la richiesta al G.I.P. e la successiva adozione delle tre misure cautelari, due di arresti ai domiciliari (per i gestori di fatto) ed una di interdizione all'esercizio dell'attività (per un soggetto compiacente).
L'operazione è nata a seguito di attività ispettive condotte dalla tenenza di Mola, i quali hanno accertato ingenti evasioni d'imposta che hanno indotto la stessa Procura della Repubblica di Bari, informata per le numerose violazioni anche di natura penal-tributaria, ad avanzare istanza di fallimento nei confronti di entrambe le società, dichiarate così fallite nell'anno corrente.
Le successive indagini hanno consentito di acquisire sul conto dei medesimi soggetti ulteriori elementi indiziari sul tentativo di reiterazione delle condotte di "bancarotta" finalizzate a determinare in maniera dolosa e premeditata lo stato d'insolvenza di altre società non ancora dichiarata fallite.
L'operazione è nata a seguito di attività ispettive condotte dalla tenenza di Mola, i quali hanno accertato ingenti evasioni d'imposta che hanno indotto la stessa Procura della Repubblica di Bari, informata per le numerose violazioni anche di natura penal-tributaria, ad avanzare istanza di fallimento nei confronti di entrambe le società, dichiarate così fallite nell'anno corrente.
Le successive indagini hanno consentito di acquisire sul conto dei medesimi soggetti ulteriori elementi indiziari sul tentativo di reiterazione delle condotte di "bancarotta" finalizzate a determinare in maniera dolosa e premeditata lo stato d'insolvenza di altre società non ancora dichiarata fallite.