Cronaca
Fatture false per intascare l'Iva, ai domiciliari due baresi. I NOMI
Si tratta del 52enne Luigi Biagio D'Armento e del 46enne Antonello Savino. Interdetto il 62enne Enrico Danese, 31 gli indagati
Bari - venerdì 13 dicembre 2024
9.57
Soldi veri, fatture false. Il sistema delle cartiere è ancora una volta al centro di un'indagine della Procura della Repubblica di Bari che ha chiuso le indagini verso 31 persone, mentre il Tribunale ha disposto i domiciliari per quattro di loro. Due sono di Bari: il 52enne Luigi Biagio D'Armento ed il 43enne Antonello Savino.
Con loro, su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Paola Angela De Santis, sono stati arrestati dai militari della Guardia di Finanza di Bitonto pure Francesco Porcelli, 50enne di Bitonto, e Gaetano Finestrone, 56enne di Bitonto. Per tutti le accuse, contestate a vario titolo, sono di associazione a delinquere, emissione di fatture false e di riciclaggio. Interdette, invece, altre due persone: Nicola Garofalo, 47enne di Bitonto, e Enrico Danese, 62enne di Bari.
Inoltre tra le 165 imprese che, tra il 2018 e il 2023, avrebbero ricevuto le fatture per delle operazioni inesistenti da alcune società cartiere riconducibili a Porcelli, D'Armento, Finestrone, Savino (saranno ascoltati oggi), Garofalo e Danese (interdetti) ci sarebbe la Emiliano s.r.l. di Alessandro e Simonetta Emiliano, fratelli del governatore pugliese. L'azienda - si apprende da fonti inquirenti - e i suoi titolari non sono indagati, ma il nome della s.r.l. compare fra i clienti di queste cartiere.
In totale gli indagati sono 31, tra cui un dipendente delle Poste Italiane e il direttore della filiale di Monte dei Paschi di Siena di Bitonto. L'inchiesta è divisa in due filoni e uno di questi riguarda presunti episodi di peculato, falso e induzione indebita per cui sono indagati quattro militari delle Fiamme Gialle: si tratta di Roberto Nupieri, 36enne di Trebisacce, Rocco Cantatore, 55enne di Ruvo di Puglia, Giovanni Vessichelli, 45enne di Benevento, e di Giuseppe Iacono, 51enne di Pompei.
Con loro sono indagati tre dipendenti dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli (Cataldo Manfredi, 47enne di Monopoli, Giuseppe Elicio, 54enne di Andria, e Sonia Della Guardia, 48enne di Bari). Nupieri, nello specifico, avrebbe individuato dei soggetti a cui proporre le false fatture emesse dalle cartiere. Ma le indagini hanno svelato come durante alcune perquisizioni nel porto di Bari, i sette indagati, si sarebbero appropriati di bici elettriche, pannelli solari, materiale elettrico e vestiti.
Beni, questi ultimi, che - sempre secondo l'accusa - sarebbero stati poi rivenduti. A Manfredi è anche contestata l'induzione indebita a carico di un imprenditore, da cui avrebbe ottenuto - in occasione di controlli doganali - pranzi, cene, l'ospitalità in un lido e discoteca di Monopoli e un viaggio di 3 giorni a Dubai nel 2023.
Con loro, su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Paola Angela De Santis, sono stati arrestati dai militari della Guardia di Finanza di Bitonto pure Francesco Porcelli, 50enne di Bitonto, e Gaetano Finestrone, 56enne di Bitonto. Per tutti le accuse, contestate a vario titolo, sono di associazione a delinquere, emissione di fatture false e di riciclaggio. Interdette, invece, altre due persone: Nicola Garofalo, 47enne di Bitonto, e Enrico Danese, 62enne di Bari.
Inoltre tra le 165 imprese che, tra il 2018 e il 2023, avrebbero ricevuto le fatture per delle operazioni inesistenti da alcune società cartiere riconducibili a Porcelli, D'Armento, Finestrone, Savino (saranno ascoltati oggi), Garofalo e Danese (interdetti) ci sarebbe la Emiliano s.r.l. di Alessandro e Simonetta Emiliano, fratelli del governatore pugliese. L'azienda - si apprende da fonti inquirenti - e i suoi titolari non sono indagati, ma il nome della s.r.l. compare fra i clienti di queste cartiere.
In totale gli indagati sono 31, tra cui un dipendente delle Poste Italiane e il direttore della filiale di Monte dei Paschi di Siena di Bitonto. L'inchiesta è divisa in due filoni e uno di questi riguarda presunti episodi di peculato, falso e induzione indebita per cui sono indagati quattro militari delle Fiamme Gialle: si tratta di Roberto Nupieri, 36enne di Trebisacce, Rocco Cantatore, 55enne di Ruvo di Puglia, Giovanni Vessichelli, 45enne di Benevento, e di Giuseppe Iacono, 51enne di Pompei.
Con loro sono indagati tre dipendenti dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli (Cataldo Manfredi, 47enne di Monopoli, Giuseppe Elicio, 54enne di Andria, e Sonia Della Guardia, 48enne di Bari). Nupieri, nello specifico, avrebbe individuato dei soggetti a cui proporre le false fatture emesse dalle cartiere. Ma le indagini hanno svelato come durante alcune perquisizioni nel porto di Bari, i sette indagati, si sarebbero appropriati di bici elettriche, pannelli solari, materiale elettrico e vestiti.
Beni, questi ultimi, che - sempre secondo l'accusa - sarebbero stati poi rivenduti. A Manfredi è anche contestata l'induzione indebita a carico di un imprenditore, da cui avrebbe ottenuto - in occasione di controlli doganali - pranzi, cene, l'ospitalità in un lido e discoteca di Monopoli e un viaggio di 3 giorni a Dubai nel 2023.