Politica
Felice Spaccavento: “Innovazione e nuove tecnologie per portare l’ospedale a domicilio”
Così il candidato consigliere regionale di Puglia Solidale e Verde nella serata-evento a Molfetta, “Cambiamenti Attesi - I diversi aspetti dell'innovazione”
Bari - lunedì 31 agosto 2020
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"Il COVID ha svelato i punti deboli della nostro sistema sanitario, e non si tratta di nord e sud… In tutta Italia c'è un'idea di sanità ancora ferma agli anni Ottanta, dove la risposta a ogni problema di salute è l'ospedale, ovunque e qualunque cosa succeda. Siamo così condizionati da questa concezione che, anche per un semplice mal di testa, andiamo in ospedale. Ma ci sono malati che non possono, non hanno la forza o la possibilità economica di raggiungere i nosocomi, e a queste persone va indirizzata l'attenzione maggiore, è qui che serve l'innovazione maggiore", ha affermato Felice Spaccavento, medico anestesista rianimatore molfettese, candidato consigliere regionale di La forza della Puglia e Puglia Solidale e Verde nella provincia di Bari, a sostegno di Michele Emiliano, durante la serata-evento "Cambiamenti Attesi - I diversi aspetti dell'innovazione".
Il confronto a più voci, organizzato da "La Forza della Puglia" e "Puglia Solidale e Verde" presso l'Anfiteatro don Tonino Bello di Molfetta, ha visto la partecipazione di Corrado La Forgia e Nicola Intini, manager di multinazionali e membri della task force Industria 4.0 di Federmeccanica, Gigi Cazzato, consulente politico e Lino Renna, imprenditore, in veste di moderatore.
"Da situazioni estremamente gravi come il COVID possono nascere idee e risorse, perché questa malattia si vince a casa del paziente, monitorizzandolo. Ci sono pazienti, come i malati di Sla, che non possono andare in ospedale per un semplice prelievo, un elettrocardiogramma o un'ecografia: con i nuovi sistemi di telemedicina e tecniche in remoto, la diagnosi, la cura e la terapia si possono fare a casa", ha proseguito Felice Spaccavento.
"La nostra popolazione invecchia e non possono andare tutti in ospedale: i nosocomi servono per la malattia acuta, ma il resto va curato altrove, per questo è importante diversificare la sanità, avere altre strutture che abbiano altre funzioni come l'ospedale a domicilio.
Con la mia esperienza di lavoro, nell'ultimo anno, sto forzando molto su questo fronte e cose che prima non si pensavano possibili ora, nella mia Azienda Ospedaliera, si fanno grazie a un gruppo di giovani infermieri e colleghi che credono nella forza di un'idea: portare l'ospedale a casa, perchè ci sono pazienti che non possono arrivare dove dovrebbero e noi a quei pazienti dobbiamo dare risposte.
L'innovazione per me non è tanto la tecnologia, ma mettere in atto delle idee concrete che possono cambiare il sistema della sanità."
Molte le idee emerse dal confronto tra i relatori, fra di esse: fare della Puglia la Regione più open d'Italia, avviare un nuovo progetto Bollenti Spiriti Next Generation ed orientare il percorso formativo dei nostri ragazzi verso le nuove e le future professioni (Intelligenza Artificiale, Data Scientist, Matematici).
"L'innovazione non è solo tecnologia, intelligenza artificiale, cobot, big data. Innovazione è anche il coraggio di cambiare, dare fiducia e liberare le energie delle persone per rigenerare relazioni di comunità. Una delle leve più potenti per evitare di restare emarginati in questo velocissimo processo di trasformazione è la capacità di innovazione, quella vera, quella che partendo dalla testadopera è capace di generare manodopera e altra testadopera. Il tempo della politica di distribuzione dei soldi sui "progetti" è finito. Bisogna prendersi la responsabilità di decidere in quale direzione andare e a chi dare fiducia, ma per farlo serve conoscenza, competenza e leadership. Una responsabilità individuale forte nella scelta nel chiuso della cabina elettorale. Potremmo azzardare e battezzarla ''innovazione generativa': a questa premessa del moderatore dell'iniziativa, Lino Renna, imprenditore, sono seguite una serie di domande e risposte sui nuovi equilibri che la pandemia ha generato in una nuova competizione mondiale.
"È con il Mondo che ci dobbiamo confrontare senza guardarsi l'ombelico con la logica del campanile. La Politica che dice: 'ci sono i soldi' è una politica distruptive, non funziona più. Ci vogliono investimenti "generativi", mirati che producono idee ed occupazione", ha affermato Nicola Intini.
"L'Italia e la Puglia, hanno la necessità di avere una classe Politica ed Imprenditoriale, preparata, consapevole e non populista, capace di abbattere tutte le barriere che impediscono a chi voglia di fare, di poter fare", ha aggiunto Corrado La Forgia.
L'evento si è chiuso con la riflessione di Gigi Cazzato su bioetica, biodiritto e biopolitica nella società 5.0, e con la proposta coraggiosa alla classe Politica di fare dell'Innovazione un modello di connessione nella società tra le periferie ed il centro urbano, tra il popolo e l'elite, tra il nord ed il sud del Mondo, tra le "pietre di scarto" e la società del benessere.
Il confronto a più voci, organizzato da "La Forza della Puglia" e "Puglia Solidale e Verde" presso l'Anfiteatro don Tonino Bello di Molfetta, ha visto la partecipazione di Corrado La Forgia e Nicola Intini, manager di multinazionali e membri della task force Industria 4.0 di Federmeccanica, Gigi Cazzato, consulente politico e Lino Renna, imprenditore, in veste di moderatore.
"Da situazioni estremamente gravi come il COVID possono nascere idee e risorse, perché questa malattia si vince a casa del paziente, monitorizzandolo. Ci sono pazienti, come i malati di Sla, che non possono andare in ospedale per un semplice prelievo, un elettrocardiogramma o un'ecografia: con i nuovi sistemi di telemedicina e tecniche in remoto, la diagnosi, la cura e la terapia si possono fare a casa", ha proseguito Felice Spaccavento.
"La nostra popolazione invecchia e non possono andare tutti in ospedale: i nosocomi servono per la malattia acuta, ma il resto va curato altrove, per questo è importante diversificare la sanità, avere altre strutture che abbiano altre funzioni come l'ospedale a domicilio.
Con la mia esperienza di lavoro, nell'ultimo anno, sto forzando molto su questo fronte e cose che prima non si pensavano possibili ora, nella mia Azienda Ospedaliera, si fanno grazie a un gruppo di giovani infermieri e colleghi che credono nella forza di un'idea: portare l'ospedale a casa, perchè ci sono pazienti che non possono arrivare dove dovrebbero e noi a quei pazienti dobbiamo dare risposte.
L'innovazione per me non è tanto la tecnologia, ma mettere in atto delle idee concrete che possono cambiare il sistema della sanità."
Molte le idee emerse dal confronto tra i relatori, fra di esse: fare della Puglia la Regione più open d'Italia, avviare un nuovo progetto Bollenti Spiriti Next Generation ed orientare il percorso formativo dei nostri ragazzi verso le nuove e le future professioni (Intelligenza Artificiale, Data Scientist, Matematici).
"L'innovazione non è solo tecnologia, intelligenza artificiale, cobot, big data. Innovazione è anche il coraggio di cambiare, dare fiducia e liberare le energie delle persone per rigenerare relazioni di comunità. Una delle leve più potenti per evitare di restare emarginati in questo velocissimo processo di trasformazione è la capacità di innovazione, quella vera, quella che partendo dalla testadopera è capace di generare manodopera e altra testadopera. Il tempo della politica di distribuzione dei soldi sui "progetti" è finito. Bisogna prendersi la responsabilità di decidere in quale direzione andare e a chi dare fiducia, ma per farlo serve conoscenza, competenza e leadership. Una responsabilità individuale forte nella scelta nel chiuso della cabina elettorale. Potremmo azzardare e battezzarla ''innovazione generativa': a questa premessa del moderatore dell'iniziativa, Lino Renna, imprenditore, sono seguite una serie di domande e risposte sui nuovi equilibri che la pandemia ha generato in una nuova competizione mondiale.
"È con il Mondo che ci dobbiamo confrontare senza guardarsi l'ombelico con la logica del campanile. La Politica che dice: 'ci sono i soldi' è una politica distruptive, non funziona più. Ci vogliono investimenti "generativi", mirati che producono idee ed occupazione", ha affermato Nicola Intini.
"L'Italia e la Puglia, hanno la necessità di avere una classe Politica ed Imprenditoriale, preparata, consapevole e non populista, capace di abbattere tutte le barriere che impediscono a chi voglia di fare, di poter fare", ha aggiunto Corrado La Forgia.
L'evento si è chiuso con la riflessione di Gigi Cazzato su bioetica, biodiritto e biopolitica nella società 5.0, e con la proposta coraggiosa alla classe Politica di fare dell'Innovazione un modello di connessione nella società tra le periferie ed il centro urbano, tra il popolo e l'elite, tra il nord ed il sud del Mondo, tra le "pietre di scarto" e la società del benessere.