Associazioni
Fridays for Future, a Bari in 5mila marciano contro i cambiamenti climatici
La manifestazione da piazza Diaz fino in Prefettura: associazioni, studenti e docenti insieme per la tutela ambientale
Bari - venerdì 15 marzo 2019
12.48
Sono 5mila le persone che nella mattinata di oggi, 15 marzo, hanno manifestato a Bari per il Fridays for Future, lo sciopero scolastico globale per dire no ai cambiamenti climatici organizzato dall'omonimo movimento, fondato da Greta Thunberg, sedicenne attivista di Stoccolma. Studenti delle scuole di ogni ordine e grado da tutta la provincia e dell'università hanno marciato da piazza Diaz (nei pressi della ruota panoramica) fino in piazza Prefettura; al loro fianco sindacati, associazioni studentesche, volontariato laico e cattolico (WWF, Legambiente, Greenpeace, Scout e tanti altri), docenti, molti dei quali hanno accompagnato i bimbi delle elementari.
Un evento, il Global Warming Strike, in contemporanea con le piazze di tutta Italia e di tutto il mondo. A Bari una partecipazione ben oltre le aspettative degli organizzatori: «Non ci aspettavamo una risposta così a Bari, dove erano attese circa 500 persone - dice Marianna Panzarino, portavoce di Fridays for Future Bari. Ne sono venute 5mila. Questo è solo l'inizio: chiuderemo la piazza alle 13 ma organizzeremo incontri per i prossimi venerdì. Fridays for Future continua, ogni venerdì in tutte le piazze d'Italia».
A posare questa pallina sul piano inclinato una giovanissima ragazza svedese, che con la sua determinazione ha dato il via a un travolgente movimento globale che ha unito gli studenti del mondo nella lotta per la tutela del pianeta e per ribadire la necessità di invertire la tendenza del surriscaldamento globale. «Greta Thunberg - continua Panzarino - rappresenta quello che fino a ora non abbiamo fatto. Uno modello che dovevamo seguire molto tempo fa; lei è una sveglia, ci ricorda che non abbiamo più tempo. La nostra è l'unica generazione che può fare ancora qualcosa e noi siamo qui per chiedere di agire».
Nelle ultime ore è arrivata la notizia della candidatura proprio di Greta Thunberg al premio Nobel per la pace. Un bel segnale da parte della comunità internazionale che, però, gli attivisti prendono con le dovute cautele: «Solo una formalità - prosegue la portavoce di Fridays for Future Bari. Il segnale vero dalle istituzioni arriverà solo quando smetteremo di usare combustibili fossili in favore di energie rinnovabili, azzerando totalmente le emissioni. Solo così potremo avere un'alternativa. Il Nobel è una bella onorificenza ma non ci aiuta nella lotta al cambiamento climatico».
Un evento, il Global Warming Strike, in contemporanea con le piazze di tutta Italia e di tutto il mondo. A Bari una partecipazione ben oltre le aspettative degli organizzatori: «Non ci aspettavamo una risposta così a Bari, dove erano attese circa 500 persone - dice Marianna Panzarino, portavoce di Fridays for Future Bari. Ne sono venute 5mila. Questo è solo l'inizio: chiuderemo la piazza alle 13 ma organizzeremo incontri per i prossimi venerdì. Fridays for Future continua, ogni venerdì in tutte le piazze d'Italia».
A posare questa pallina sul piano inclinato una giovanissima ragazza svedese, che con la sua determinazione ha dato il via a un travolgente movimento globale che ha unito gli studenti del mondo nella lotta per la tutela del pianeta e per ribadire la necessità di invertire la tendenza del surriscaldamento globale. «Greta Thunberg - continua Panzarino - rappresenta quello che fino a ora non abbiamo fatto. Uno modello che dovevamo seguire molto tempo fa; lei è una sveglia, ci ricorda che non abbiamo più tempo. La nostra è l'unica generazione che può fare ancora qualcosa e noi siamo qui per chiedere di agire».
Nelle ultime ore è arrivata la notizia della candidatura proprio di Greta Thunberg al premio Nobel per la pace. Un bel segnale da parte della comunità internazionale che, però, gli attivisti prendono con le dovute cautele: «Solo una formalità - prosegue la portavoce di Fridays for Future Bari. Il segnale vero dalle istituzioni arriverà solo quando smetteremo di usare combustibili fossili in favore di energie rinnovabili, azzerando totalmente le emissioni. Solo così potremo avere un'alternativa. Il Nobel è una bella onorificenza ma non ci aiuta nella lotta al cambiamento climatico».