Attualità
Fino al 50 percento in più di suolo pubblico per bar e ristoranti, c'è la delibera del Comune di Bari
Giunta approva il documento che permette alle attività di estendere l'occupazione fino al 150 percento in più rispetto alla superficie interna
Bari - sabato 23 maggio 2020
15.14
Fino al 50 percento in più di suolo pubblico occupato, calcolando una spazio utile fino al 150 percento in più rispetto alla superficie interna del locale richiedente: La giunta comunale, su proposta del sindaco Antonio Decaro, ha approvato la delibera riguardante le nuove procedure di autorizzazione dell'occupazione di suolo pubblico per bar e ristoranti (ampliamenti e nuove occupazioni) su suolo comunale, nell'ambito delle nuove norme inserite del cosiddetto Decreto rilancio emanato dal Governo.
Il Comune di Bari per agevolare la ripresa di tutte quelle attività penalizzate dal lockdown imposto nei mesi scorsi e per favorire la possibilità fortemente consigliata, di vivere prevalentemente spazi all'aperto ha messo a punto una procedura autorizzatoria semplificata che prevede per i gestori di locali la possibilità di fare richiesta al Municipio di appartenenza di occupare spazio pubblico con arredi "leggeri" – sedie, tavolini e ombrelloni, lo spazio antistante il proprio locale e dove non è possibile, di oltrepassare la carreggiata ma solo se il locale è situato in una zona a traffico limitato o se la carreggiata è classificata come "Strada urbana di quartiere" o "Strada locale". Le occupazione avranno validità temporanea fino al 31 ottobre 2020.
La domanda di occupazione di suolo pubblico potrà essere effettuata sia per occupazioni già esistenti (fino ad un massimo del 50 percento in più), sia per nuove occupazioni, calcolando una spazio utile fino al 150 percento in più rispetto alla superficie interna del locale richiedente.
Le domande dovranno essere inviate al Municipio di riferimento, senza il pagamento dell'imposta da bollo, dovranno essere corredate della planimetria che attesti il progetto di occupazione e di un modello di autocertificazione, a firma del responsabile della richiesta che definisce analiticamente le caratteristiche dell'occupazione. I Municipi, potranno quindi autorizzare la pratica, senza ulteriori pareri, con la possibilità per la Polizia locale di effettuare successivamente controlli a campione sul territorio per verificare la corrispondenza tra lo stato dei luoghi occupati e quanto dichiarato nella domanda con autocertificazione. Tutte le occupazioni (allargamento e nuove postazioni) saranno esenti dal pagamento della Tosap fino al 31 ottobre 2020, data stabilita da decreto.
Resta valida la possibilità per gli esercenti di fare domanda di occupazione di suolo pubblico secondo le modalità classiche previste dal regolamento dell'arredo urbano del Comune di Bari.
«Quello che stiamo proponendo è un vero e proprio patto di collaborazione con le attività commerciali che stanno tornando a lavorare – spiega il sindaco Decaro -. Noi abbiamo cercato di ridurre e semplificare il più possibile le procedure di richiesta e ci aspettiamo che nessuno tradisca questa fiducia. L'introduzione della possibilità dell'autocertificazione semplifica l'iter autorizzatorio ma condivide con gli operatori la responsabilità di quanto accadrà. Perché la Polizia Locale potrà fare dei controlli a campione e verificare se le occupazioni saranno fedeli alle richieste. Io mi auguro che il senso di responsabilità e il rispetto per la città siano i presupposti fondamentali per sfruttare al meglio e al massimo questa occasione che stiamo dando a tutti per tornare a vivere la nostra città, negli spazi aperti, come ci consigliano gli esperti e mettendo nelle condizioni tutti di lavorare e portare avanti la propria attività».
Il Comune di Bari per agevolare la ripresa di tutte quelle attività penalizzate dal lockdown imposto nei mesi scorsi e per favorire la possibilità fortemente consigliata, di vivere prevalentemente spazi all'aperto ha messo a punto una procedura autorizzatoria semplificata che prevede per i gestori di locali la possibilità di fare richiesta al Municipio di appartenenza di occupare spazio pubblico con arredi "leggeri" – sedie, tavolini e ombrelloni, lo spazio antistante il proprio locale e dove non è possibile, di oltrepassare la carreggiata ma solo se il locale è situato in una zona a traffico limitato o se la carreggiata è classificata come "Strada urbana di quartiere" o "Strada locale". Le occupazione avranno validità temporanea fino al 31 ottobre 2020.
La domanda di occupazione di suolo pubblico potrà essere effettuata sia per occupazioni già esistenti (fino ad un massimo del 50 percento in più), sia per nuove occupazioni, calcolando una spazio utile fino al 150 percento in più rispetto alla superficie interna del locale richiedente.
Le domande dovranno essere inviate al Municipio di riferimento, senza il pagamento dell'imposta da bollo, dovranno essere corredate della planimetria che attesti il progetto di occupazione e di un modello di autocertificazione, a firma del responsabile della richiesta che definisce analiticamente le caratteristiche dell'occupazione. I Municipi, potranno quindi autorizzare la pratica, senza ulteriori pareri, con la possibilità per la Polizia locale di effettuare successivamente controlli a campione sul territorio per verificare la corrispondenza tra lo stato dei luoghi occupati e quanto dichiarato nella domanda con autocertificazione. Tutte le occupazioni (allargamento e nuove postazioni) saranno esenti dal pagamento della Tosap fino al 31 ottobre 2020, data stabilita da decreto.
Resta valida la possibilità per gli esercenti di fare domanda di occupazione di suolo pubblico secondo le modalità classiche previste dal regolamento dell'arredo urbano del Comune di Bari.
«Quello che stiamo proponendo è un vero e proprio patto di collaborazione con le attività commerciali che stanno tornando a lavorare – spiega il sindaco Decaro -. Noi abbiamo cercato di ridurre e semplificare il più possibile le procedure di richiesta e ci aspettiamo che nessuno tradisca questa fiducia. L'introduzione della possibilità dell'autocertificazione semplifica l'iter autorizzatorio ma condivide con gli operatori la responsabilità di quanto accadrà. Perché la Polizia Locale potrà fare dei controlli a campione e verificare se le occupazioni saranno fedeli alle richieste. Io mi auguro che il senso di responsabilità e il rispetto per la città siano i presupposti fondamentali per sfruttare al meglio e al massimo questa occasione che stiamo dando a tutti per tornare a vivere la nostra città, negli spazi aperti, come ci consigliano gli esperti e mettendo nelle condizioni tutti di lavorare e portare avanti la propria attività».