Attualità
Flavio Briatore da Bari: «Il Covid è un'influenza, fateci lavorare»
L'imprenditore del "Billionaire" in collegamento con la Fiera: «Io ne sono uscito, il Governo dovrebbe dire che dal virus si guarisce»
Bari - sabato 10 ottobre 2020
18.16
«Il Covid è un'influenza». La dichiarazione "forte" è di Flavio Briatore, intervenuto questo pomeriggio in collegamento con gli "Stati generali dell'export", in corso a Bari, in Fiera del Levante.
L'imprenditore del Billionaire, in collegamento da Montecarlo, ha detto: «Dal Covid ne sono uscito, e il governo dovrebbe dire che da questa malattia si guarisce. Invece abbiamo un bombardamento giornaliero, i vari virologi sono sempre in Tv; io suggerisco di cambiare canale, quella è gente che minaccia di non far lavorare più nessuno».
Briatore ha anche attaccato Massimo Galli, il responsabile di Infettivologia dell'ospedale Sacco di Milano: «Al professor Galli ho chiesto quanta gente c'è in terapia intensiva che ha il Covid come malattia primaria, ma non ho avuto risposta. Non mi sorprenderebbe vedere Galli nelle vesti di politico, magari anche sindaco di Milano, perché sta lavorando per questo governo. Finché spaventeremo la gente non si lavorerà mai. Dovremmo dire alle persone di fare attenzione, ma anche di ricominciare a lavorare pur rispettando le misure di sicurezza».
L'imprenditore del Billionaire, in collegamento da Montecarlo, ha detto: «Dal Covid ne sono uscito, e il governo dovrebbe dire che da questa malattia si guarisce. Invece abbiamo un bombardamento giornaliero, i vari virologi sono sempre in Tv; io suggerisco di cambiare canale, quella è gente che minaccia di non far lavorare più nessuno».
Briatore ha anche attaccato Massimo Galli, il responsabile di Infettivologia dell'ospedale Sacco di Milano: «Al professor Galli ho chiesto quanta gente c'è in terapia intensiva che ha il Covid come malattia primaria, ma non ho avuto risposta. Non mi sorprenderebbe vedere Galli nelle vesti di politico, magari anche sindaco di Milano, perché sta lavorando per questo governo. Finché spaventeremo la gente non si lavorerà mai. Dovremmo dire alle persone di fare attenzione, ma anche di ricominciare a lavorare pur rispettando le misure di sicurezza».