Attualità
Folla e assembramenti a Monopoli, il sindaco: "Abbiamo bisogno che qualcuno ci costringa in casa"
Ultima domenica prima della zona rossa, in troppi ne hanno approfittato anche a causa del bel tempo
Bari - domenica 14 marzo 2021
22.28
Ultima domenica prima che la Puglia diventi zona rossa. E in molti, forse in troppi, anche a causa del bel tempo ne hanno approfittato per un giro, l'ultimo aperitivo o l'uscita di gruppo. E a Monopoli è il sindaco, Angelo Annese, ha riprendere via social i propri cittadini.
«Ieri vi ho detto che sono consapevole della vostra rabbia e stanchezza per la situazione che stiamo vivendo - scrive Annese - Quello che però oggi è accaduto nella nostra città mi porta a pensare che purtroppo abbiamo davvero bisogno della "zona rossa". Abbiamo bisogno che qualcuno ci costringa in casa per capire che non è il momento delle "chiacchiere" in piazza o sul mare, ed oggi vi garantisco che in giro non c'erano solo ragazzi».
«Tutto questo - aggiunge il primo cittadino - oggi accadeva davanti agli occhi di uomini e donne che domani invece saranno purtroppo costretti a non aprire le loro attività. Adesso lamentatevi pure per i mancati controlli ma, se dopo un anno di pandemia, il nostro approccio cambia solo per via di un colore che ci viene imposto, non va bene».
«Stasera - conclude - ho sentito tanti monopolitani che sono costretti in casa a causa del maledetto, tanti di loro avevano difficoltà anche a parlare, alcuni per difficoltà respiratorie altri per il malessere psicologico. Dobbiamo stringere i denti, dobbiamo avere pazienza e forza per uscire tutti quanti assieme da questo inferno».
«Ieri vi ho detto che sono consapevole della vostra rabbia e stanchezza per la situazione che stiamo vivendo - scrive Annese - Quello che però oggi è accaduto nella nostra città mi porta a pensare che purtroppo abbiamo davvero bisogno della "zona rossa". Abbiamo bisogno che qualcuno ci costringa in casa per capire che non è il momento delle "chiacchiere" in piazza o sul mare, ed oggi vi garantisco che in giro non c'erano solo ragazzi».
«Tutto questo - aggiunge il primo cittadino - oggi accadeva davanti agli occhi di uomini e donne che domani invece saranno purtroppo costretti a non aprire le loro attività. Adesso lamentatevi pure per i mancati controlli ma, se dopo un anno di pandemia, il nostro approccio cambia solo per via di un colore che ci viene imposto, non va bene».
«Stasera - conclude - ho sentito tanti monopolitani che sono costretti in casa a causa del maledetto, tanti di loro avevano difficoltà anche a parlare, alcuni per difficoltà respiratorie altri per il malessere psicologico. Dobbiamo stringere i denti, dobbiamo avere pazienza e forza per uscire tutti quanti assieme da questo inferno».