Cronaca
Folle inseguimento da Lecce a Bari, un 48enne sperona gli agenti di Polizia
Nicola Dentico, bloccato all'altezza di Casamassima, è finito in carcere: è accusato di tentato omicidio. È caccia ai complici
Bari - domenica 22 settembre 2024
22.44
Alla guida di un'auto, in compagnia di altri complici, decide di sottrarsi al controllo della Polizia nel Salento e se la svigna. O, almeno, ci prova. Perché dietro di lui si mettono gli agenti di Lecce e di Bari, per nulla decisi a dargliela vinta, che lo inseguono fino a Casamassima. E solo lì a fine della corsa e le inevitabili manette.
Nicola Dentico, 48enne barese, aveva il sangue ribollente di rabbia, ieri sera, quando è stato placcato dai poliziotti della Squadra Mobile di Bari, diretti dal primo dirigente Filippo Portoghese, col supporto delle Volanti, dopo aver speronato con una Mazda 6 tre pantere della Polizia di Stato. L'uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio e residente al Libertà, è finito in manette, e dopo nel carcere di Bari, per tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Tutto è iniziato sabato alle ore 21.00, a Lecce, dove alcuni agenti delle Volanti hanno intimato l'alt ad una Mazda 6 sospetta. Ma il conducente, poi identificato nel 48enne, non soltanto avrebbe ignorato lo stop intimato dai poliziotti, ma per darsi alla fuga avrebbe anche speronato il veicolo della Questura leccese, riuscendo a dileguarsi sulla strada statale 613. L'inseguimento che ne è scaturito si è protratto per oltre 2 ore e quasi 150 chilometri, fra spericolate e pericolose manovre.
Poi una corsa a tutta velocità sulla tangenziale di Brindisi, in direzione di Fasano. I poliziotti, a quel punto, si sono messi sulle tracce dell'auto. La Mazda 6, dopo numerosi sorpassi, è stata agganciata ad Ostuni da un'auto del Commissariato che ha cercato di rallentare la corsa dei fuggitivi: non accogliendo l'invito che non lasciava immaginare nulla di buono, il 48enne ha tirato dritto per la sua strada, speronando gli agenti e dileguandosi in direzione dello svincolo per Alberobello.
E non è mica finita qui: la Mazda 6 ha percorso la strada statale 172, dove i poliziotti hanno organizzato un posto di blocco a Casamassima. Qui l'uomo avrebbe tentato di forzare il blocco stradale, speronando ancora una delle auto posizionate di traverso lungo la carreggiata e rischiando di investire gli agenti di servizio, scesi dalle auto per l'intervento. I poliziotti sono riusciti a schivare l'auto, esplodendo alcuni colpi di pistola e riuscendo così ad interrompere la corsa dell'auto.
Il 48enne, quando è stato fermato, era da solo, ma si ipotizza la presenza di almeno altri due uomini. La Mazda 6 - risultata poi dotata di targhe clonate - è stata perquisita e analizzata dai colleghi della Scientifica, mentre per l'uomo alla guida è scattato l'arresto in flagranza, ma l'inchiesta è praticamente appena iniziata.
Nicola Dentico, 48enne barese, aveva il sangue ribollente di rabbia, ieri sera, quando è stato placcato dai poliziotti della Squadra Mobile di Bari, diretti dal primo dirigente Filippo Portoghese, col supporto delle Volanti, dopo aver speronato con una Mazda 6 tre pantere della Polizia di Stato. L'uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio e residente al Libertà, è finito in manette, e dopo nel carcere di Bari, per tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Tutto è iniziato sabato alle ore 21.00, a Lecce, dove alcuni agenti delle Volanti hanno intimato l'alt ad una Mazda 6 sospetta. Ma il conducente, poi identificato nel 48enne, non soltanto avrebbe ignorato lo stop intimato dai poliziotti, ma per darsi alla fuga avrebbe anche speronato il veicolo della Questura leccese, riuscendo a dileguarsi sulla strada statale 613. L'inseguimento che ne è scaturito si è protratto per oltre 2 ore e quasi 150 chilometri, fra spericolate e pericolose manovre.
Poi una corsa a tutta velocità sulla tangenziale di Brindisi, in direzione di Fasano. I poliziotti, a quel punto, si sono messi sulle tracce dell'auto. La Mazda 6, dopo numerosi sorpassi, è stata agganciata ad Ostuni da un'auto del Commissariato che ha cercato di rallentare la corsa dei fuggitivi: non accogliendo l'invito che non lasciava immaginare nulla di buono, il 48enne ha tirato dritto per la sua strada, speronando gli agenti e dileguandosi in direzione dello svincolo per Alberobello.
E non è mica finita qui: la Mazda 6 ha percorso la strada statale 172, dove i poliziotti hanno organizzato un posto di blocco a Casamassima. Qui l'uomo avrebbe tentato di forzare il blocco stradale, speronando ancora una delle auto posizionate di traverso lungo la carreggiata e rischiando di investire gli agenti di servizio, scesi dalle auto per l'intervento. I poliziotti sono riusciti a schivare l'auto, esplodendo alcuni colpi di pistola e riuscendo così ad interrompere la corsa dell'auto.
Il 48enne, quando è stato fermato, era da solo, ma si ipotizza la presenza di almeno altri due uomini. La Mazda 6 - risultata poi dotata di targhe clonate - è stata perquisita e analizzata dai colleghi della Scientifica, mentre per l'uomo alla guida è scattato l'arresto in flagranza, ma l'inchiesta è praticamente appena iniziata.