Cronaca
Fridays for future, a Bari un flash mob per il popolo curdo ma la polizia fa sgomberare
Secondo quanto riferisce l'organizzazione, gli agenti avrebbero impedito di manifestare con alcuni cartelli durante il passaggio in stazione
Bari - venerdì 18 ottobre 2019
17.40
Una manifestazione organizzata dal movimento ambientalista e pacifista Fridays for future Bari come gesto di solidarietà per il popolo curdo, sotto attacco da parte della Turchia in Siria. Un flash mob, organizzato per sensibilizzare la comunità in transito nel centro di Bari sul tema della violazione dei diritti umani nella regione siriana del Rojava, partito davanti al liceo scientifico Arcangelo Scacchi di corso Cavour, ma che arrivato nei pressi del nuovo sottovia della stazione centrale sarebbe stato fatto sgomberare dalla polizia.
«Il flash mob sarebbe dovuto durare una decina di minuti appena, il tempo necessario per appoggiare un paio di cartoni per terra e distribuire un volantino - fanno sapere da Fff Bari. Appena arrivati in stazione la polizia ci ha detto che non potevamo sostare lì, né fare le foto. Dopo qualche discussione ci siamo fermati all'ingresso della stazione e anche lì gli agenti ci hanno chiesto di spostarci e di esibire i documenti, benché non stessimo facendo nulla se non discutere fra noi su dove spostare il flash mob».
Da Fridays for future Bari assicurano, inoltre, che non si sarebbe trattato neanche di una questione di autorizzazioni: «Era un semplice flash mob, nulla che avrebbe potuto costituire ostacolo al passaggio delle persone o pericolo per l'ordine pubblico. In situazioni del genere non è richiesta autorizzazione da parte della Questura. Inoltre, il flash mob richiede una sorta di "effetto sorpresa" per ottenere il proprio scopo», concludono dal movimento ambientalista.
«Il flash mob sarebbe dovuto durare una decina di minuti appena, il tempo necessario per appoggiare un paio di cartoni per terra e distribuire un volantino - fanno sapere da Fff Bari. Appena arrivati in stazione la polizia ci ha detto che non potevamo sostare lì, né fare le foto. Dopo qualche discussione ci siamo fermati all'ingresso della stazione e anche lì gli agenti ci hanno chiesto di spostarci e di esibire i documenti, benché non stessimo facendo nulla se non discutere fra noi su dove spostare il flash mob».
Da Fridays for future Bari assicurano, inoltre, che non si sarebbe trattato neanche di una questione di autorizzazioni: «Era un semplice flash mob, nulla che avrebbe potuto costituire ostacolo al passaggio delle persone o pericolo per l'ordine pubblico. In situazioni del genere non è richiesta autorizzazione da parte della Questura. Inoltre, il flash mob richiede una sorta di "effetto sorpresa" per ottenere il proprio scopo», concludono dal movimento ambientalista.