Territorio
Frutta biologica in cambio di donazioni, ecco la serra solidale
Sulla piattaforma Promozioni dal basso la richiesta fondi per realizzare un progetto di agricoltura condivisa
Bari - mercoledì 26 dicembre 2018
11.29
Una piccola serra e l'acquisto di un furgone per distribuire i prodotti come prenotazione della spesa. Si tratta di una richiesta fondi presente su promozioni dal basso.com, piattaforma di crowdfunding del centro interculturale Abusuan. In pratica i sostenitori versano una somma, servono in totale 15mila euro, che raccolta verrà (se richiesto) restituita in frutta, verdura e olio.
Il progetto mira a soddisfare il fabbisogno di recuperare oltre ai terreni confiscate alla criminalità, territori agricoli abbandonati, superando il disagio occupazionale di giovani immigrati e soggetti in difficoltà economica e sociale del Comune di Acquaviva delle Fonti e alleviando con semplici gesti solidali le difficoltà quotidiane di persone con ridotta mobilità, come anziani e disabili motori .
Sono cinque gli ettari di terreno a disposizione della cooperativa sociale tra seminativi irrigui, oliveti e frutteti misti, oggi in stato di abbandono e che saranno oggetto di un consistente miglioramento che consentirà l'incremento dell'attuale fabbisogno di lavoro per la messa a coltura e la coltivazione di ortaggi, olive da olio e frutta.
Il centro aziendale adibito ad abitazione di alcuni dei migranti facenti parte della cooperativa agricola, già oggetto di riqualificazione nell'ambito di un passato progetto di agricoltura sociale e co-housing, vedrà realizzarsi una piccola serra che consentirà la realizzazione di una attività vivaistica finalizzata alla moltiplicazione delle colture da impiegare internamente all'azienda o da vendere ad altri coltivatori della zona.
Gli ortaggi coltivati saranno di varietà locali ottenute con il metodo biologico. La scelta ricadrà su produzioni avvicendabili durante tutto l'anno. Una volta costruita la serra e ottenuto i frutti del raccolto in base a quanto versato si potrà essere ripagati in natura. La raccolta è appena partita e terminerà fra 340 giorni.
Il progetto mira a soddisfare il fabbisogno di recuperare oltre ai terreni confiscate alla criminalità, territori agricoli abbandonati, superando il disagio occupazionale di giovani immigrati e soggetti in difficoltà economica e sociale del Comune di Acquaviva delle Fonti e alleviando con semplici gesti solidali le difficoltà quotidiane di persone con ridotta mobilità, come anziani e disabili motori .
Sono cinque gli ettari di terreno a disposizione della cooperativa sociale tra seminativi irrigui, oliveti e frutteti misti, oggi in stato di abbandono e che saranno oggetto di un consistente miglioramento che consentirà l'incremento dell'attuale fabbisogno di lavoro per la messa a coltura e la coltivazione di ortaggi, olive da olio e frutta.
Il centro aziendale adibito ad abitazione di alcuni dei migranti facenti parte della cooperativa agricola, già oggetto di riqualificazione nell'ambito di un passato progetto di agricoltura sociale e co-housing, vedrà realizzarsi una piccola serra che consentirà la realizzazione di una attività vivaistica finalizzata alla moltiplicazione delle colture da impiegare internamente all'azienda o da vendere ad altri coltivatori della zona.
Gli ortaggi coltivati saranno di varietà locali ottenute con il metodo biologico. La scelta ricadrà su produzioni avvicendabili durante tutto l'anno. Una volta costruita la serra e ottenuto i frutti del raccolto in base a quanto versato si potrà essere ripagati in natura. La raccolta è appena partita e terminerà fra 340 giorni.