Cronaca
Furti al "Miulli" di Acquaviva, in manette una 45enne
La donna in due diverse occasioni si era appropriata di carte di credito e contanti
Bari - mercoledì 2 ottobre 2019
12.03
Una 45enne di Ginosa Marina è stata arrestata in quanto ritenuta colpevole di due diversi furti avvenuti all'interno dell'ospedale "F. Miulli" di Acquaviva delle fonti.
In particolare la donna è ritenuta responsabile di un furto ed indebito utilizzo di una carta di credito sottratta ad una signora di Matera ed di un furto di denaro contante trafugato ad un uomo di Santeramo in Colle (BA). Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Bari, hanno potuto dimostrare che la donna, raggiunto il nosocomio, a bordo dell'autovettura intestata al marito, era solita fermarsi all'ingresso principale e dopo un'attenta osservazione dei luoghi e dei movimenti delle potenziali vittime, dava inizio all'attività criminosa che consisteva nell'approfittare del momento opportuno per appropriarsi di carte di credito e contanti.
Il pomeriggio del 10 maggio scorso la 45enne, dopo aver osservato i movimenti di una donna che si era recata a fare visita ad un parente, con abilità è riuscita ad asportare dalla borsa della vittima soltanto tre carte bancomat per poi effettuare più prelievi per complessivi 600 euro. Mentre, un altro episodio è avvenuto la mattina del 13 maggio. In questa occasione, la vittima era un commerciante di Santeramo in Colle (BA), che stava eseguendo un trattamento sanitario. Durante la visita, la 45enne prelevava dall'armadietto, ove erano custoditi gli effetti personali della vittima, le chiavi dell'autovettura, quindi si recava al parcheggio dove asportava dal cruscotto del veicolo la somma contante pari a 500 euro. Poi, per non farsi scoprire, una volta rientrata nel nosocomio, riponeva le chiavi nuovamente nell'armadietto del malcapitato.
L'attività d'indagine, scaturita dalle denunce delle vittime, unitamente agli orari ed ai vari spostamenti all'interno del nosocomio, tutti perfettamente ripresi dalla videosorveglianza e attentamente visionati dai militari dell'Arma, hanno permesso di ricostruire i fatti, di identificare la donna ed al P.M. di richiedere ed ottenere dal GIP l'ordinanza di custodia cautelare che è stata subito eseguita dai militari operanti, sottoponendo la 45enne agli arresti domiciliari
In particolare la donna è ritenuta responsabile di un furto ed indebito utilizzo di una carta di credito sottratta ad una signora di Matera ed di un furto di denaro contante trafugato ad un uomo di Santeramo in Colle (BA). Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Bari, hanno potuto dimostrare che la donna, raggiunto il nosocomio, a bordo dell'autovettura intestata al marito, era solita fermarsi all'ingresso principale e dopo un'attenta osservazione dei luoghi e dei movimenti delle potenziali vittime, dava inizio all'attività criminosa che consisteva nell'approfittare del momento opportuno per appropriarsi di carte di credito e contanti.
Il pomeriggio del 10 maggio scorso la 45enne, dopo aver osservato i movimenti di una donna che si era recata a fare visita ad un parente, con abilità è riuscita ad asportare dalla borsa della vittima soltanto tre carte bancomat per poi effettuare più prelievi per complessivi 600 euro. Mentre, un altro episodio è avvenuto la mattina del 13 maggio. In questa occasione, la vittima era un commerciante di Santeramo in Colle (BA), che stava eseguendo un trattamento sanitario. Durante la visita, la 45enne prelevava dall'armadietto, ove erano custoditi gli effetti personali della vittima, le chiavi dell'autovettura, quindi si recava al parcheggio dove asportava dal cruscotto del veicolo la somma contante pari a 500 euro. Poi, per non farsi scoprire, una volta rientrata nel nosocomio, riponeva le chiavi nuovamente nell'armadietto del malcapitato.
L'attività d'indagine, scaturita dalle denunce delle vittime, unitamente agli orari ed ai vari spostamenti all'interno del nosocomio, tutti perfettamente ripresi dalla videosorveglianza e attentamente visionati dai militari dell'Arma, hanno permesso di ricostruire i fatti, di identificare la donna ed al P.M. di richiedere ed ottenere dal GIP l'ordinanza di custodia cautelare che è stata subito eseguita dai militari operanti, sottoponendo la 45enne agli arresti domiciliari