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Cronaca
Furti di denaro e carte di credito, blitz dei Carabinieri: 11 misure cautelari
Sgominata una banda familiare con sede al quartiere San Paolo di Bari: due in carcere, sei ai domiciliari e tre obblighi di firma
Bari - sabato 15 febbraio 2025
10.45
A Bari, Giovinazzo e Foggia una banda di ladri specializzata nei furti su auto in sosta, guidata dalla famiglia Giammaria del quartiere San Paolo, è finita al centro di un blitz dei Carabinieri che stamane, coadiuvati dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari, stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 11 indagati.
Tra le vittime dei 19 colpi messi a segno tra gennaio 2022 e giugno 2023, spicca anche il vice capitano del Bari, Mattia Maita. Gli 11 indagati (due in carcere, sei ai domiciliari, tre all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e in particolare furti aggravati di denaro contante, carte di credito ed oggetti di valore, nonché di indebito utilizzo di carte di credito e di ricettazione.
L'accusa, infatti, ritiene che il gruppo fosse specializzato nel rubare all'interno delle auto parcheggiate nelle aree di sosta dei centri commerciali di Bari e dell'area metropolitana, con vari espedienti, per portare via borselli, oggetti personali, carte di credito e soldi ai malcapitati guidatori, spesso forando uno degli pneumatici: un complice avvertiva il guidatore e un altro, poi, ne sfruttava la distrazione per entrare nell'abitacolo. Nella banda ci sono sette fratelli, due nipoti ed un cugino.
Nelle carte dell'inchiesta si parla di «pericolosa consorteria criminale, composta da più uomini», molti dei quali pregiudicati, «tra loro uniti da un vincolo parentale in quanto appartenenti alla famiglia Giammaria, nota a Bari perché storicamente connessa a vicissitudini criminali per delitti contro il patrimonio e la persona».
Tra le vittime dei 19 colpi messi a segno tra gennaio 2022 e giugno 2023, spicca anche il vice capitano del Bari, Mattia Maita. Gli 11 indagati (due in carcere, sei ai domiciliari, tre all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e in particolare furti aggravati di denaro contante, carte di credito ed oggetti di valore, nonché di indebito utilizzo di carte di credito e di ricettazione.
L'accusa, infatti, ritiene che il gruppo fosse specializzato nel rubare all'interno delle auto parcheggiate nelle aree di sosta dei centri commerciali di Bari e dell'area metropolitana, con vari espedienti, per portare via borselli, oggetti personali, carte di credito e soldi ai malcapitati guidatori, spesso forando uno degli pneumatici: un complice avvertiva il guidatore e un altro, poi, ne sfruttava la distrazione per entrare nell'abitacolo. Nella banda ci sono sette fratelli, due nipoti ed un cugino.
Nelle carte dell'inchiesta si parla di «pericolosa consorteria criminale, composta da più uomini», molti dei quali pregiudicati, «tra loro uniti da un vincolo parentale in quanto appartenenti alla famiglia Giammaria, nota a Bari perché storicamente connessa a vicissitudini criminali per delitti contro il patrimonio e la persona».