Vita di città
Furto della targa di Pertini a Santa Rita, il commento di Brancale
Per il candidato consigliere del Municipio 4: "È giusto non sottovalutare"
Bari - lunedì 29 aprile 2019
08.00 Sponsorizzato
«Un gesto gravissimo, un attentato criminale. Hanno distrutto un simbolo per la città e per chi crede nei valori della democrazia e dell'antifascismo». A parlare è Giovanni Brancale, candidato consigliere del Municipio 4 con la lista "Avanti Decaro", in riferimento all'atto vandalico che ha portato nella giornata del 25 Aprile al furto della targa intitolata a Sandro Pertini nell'omonima piazza di Santa Rita. «Non ritengo si sia trattato di un caso che il fatto sia avvenuto nel giorno in cui si celebrava l'Anniversario della Liberazione del nostro Paese dalle dittature e della nascita della nostra libertà – commenta Brancale – Uno sfregio che non può essere ridotto a mero vandalismo. Prego le Autorità di Polizia di approfondire le indagini poiché, a mio parere, c'è il rischio di star sottovalutando un attentato di matrice squadrista e fascista».
La sparizione della targa è avvenuta a poche ore da un altro atto vandalico che ha interessato il quartiere di Santa Rita: «A pochi metri da Piazza Pertini si è compiuto un altro scempio: il furto e la distruzione dell'area riservata ai cani all'interno del parco Green Mission, inaugurata e consegnata ai cittadini meno di sette giorni prima» ha proseguito il candidato consigliere. «Il susseguirsi nel breve arco di tempo dei due accadimenti mi porta a riflettere sulla necessità di sicurezza nel Municipio 4. In questi anni abbiamo avviato una riflessione con l'amministrazione centrale sui bisogni dei nostri quartieri. L'auspicio è che gli appelli per il miglioramento della sicurezza possano essere presto accolti: c'è bisogno di sistemi di videosorveglianza, di potenziare gli impianti di illuminazione nelle strade, nelle piazze e nei parchi. Migliorando il sistema del decentramento municipale, la programmazione delle spese e degli strumenti per la gestione del territorio sarebbe senza dubbio più efficace».
Per Brancale, tuttavia, non è solo un problema di sicurezza apparente: «Hanno distrutto in poche ore due luoghi tra loro diversi nella concretezza, ma entrambi simboli di un Paese civile: l'inciviltà, la criminalità, le barbarie ed il concreto rischio di una nostalgia anacronistica fascista sono figlie dell'ignoranza. Nel Municipio 4 mancano incubatori di cultura, mancano luoghi e progetti capaci di risultare determinanti nel sostegno per tutti quei giovani che vivono un concreto rischio di marginalità sociale. Bisogna intercettare le esigenze di ampie fasce di popolazione. È una sfida che non si risolve con la propaganda da campagna elettorale che si concretizza spesso ed unicamente nello screditamento di quanto fatto da altri in precedenza. Il territorio ha bisogno di fatti reali e di una seria programmazione per il futuro».
La sparizione della targa è avvenuta a poche ore da un altro atto vandalico che ha interessato il quartiere di Santa Rita: «A pochi metri da Piazza Pertini si è compiuto un altro scempio: il furto e la distruzione dell'area riservata ai cani all'interno del parco Green Mission, inaugurata e consegnata ai cittadini meno di sette giorni prima» ha proseguito il candidato consigliere. «Il susseguirsi nel breve arco di tempo dei due accadimenti mi porta a riflettere sulla necessità di sicurezza nel Municipio 4. In questi anni abbiamo avviato una riflessione con l'amministrazione centrale sui bisogni dei nostri quartieri. L'auspicio è che gli appelli per il miglioramento della sicurezza possano essere presto accolti: c'è bisogno di sistemi di videosorveglianza, di potenziare gli impianti di illuminazione nelle strade, nelle piazze e nei parchi. Migliorando il sistema del decentramento municipale, la programmazione delle spese e degli strumenti per la gestione del territorio sarebbe senza dubbio più efficace».
Per Brancale, tuttavia, non è solo un problema di sicurezza apparente: «Hanno distrutto in poche ore due luoghi tra loro diversi nella concretezza, ma entrambi simboli di un Paese civile: l'inciviltà, la criminalità, le barbarie ed il concreto rischio di una nostalgia anacronistica fascista sono figlie dell'ignoranza. Nel Municipio 4 mancano incubatori di cultura, mancano luoghi e progetti capaci di risultare determinanti nel sostegno per tutti quei giovani che vivono un concreto rischio di marginalità sociale. Bisogna intercettare le esigenze di ampie fasce di popolazione. È una sfida che non si risolve con la propaganda da campagna elettorale che si concretizza spesso ed unicamente nello screditamento di quanto fatto da altri in precedenza. Il territorio ha bisogno di fatti reali e di una seria programmazione per il futuro».