Attualità
G20, in 200 in piazza a Bari: "Contro l'imperialismo e per l'autodeterminazione dei popoli"
Il corteo, organizzato da alcune associazioni cittadine, è partito da piazza Umberto ed è arrivato fino al lungomare
Bari - lunedì 28 giugno 2021
22.30
Mentre il ministro Di Maio stava per accogliere a Bari i delegati del G20, circa in 200 sono scesi in piazza per protestare: «Contro l'imperialismo e per l'autodeterminazione dei popoli».
Il corteo è partito intorno alle 18 da piazza Umberto, ha attraversato il murattiano fino ad arrivare sul lungomare di Bari. Hanno attraversato la città: «Contro ogni repressione, contro l'imperialismo per la libertà dei popoli e la libera circolazione delle persone».
«Al modello occidentale e alla visione di un mondo asservito al capitalismo noi rispondiamo con l'internazionalismo e l'autodeterminazione dei popoli - scrivono nella pagina Facebook dedicata alla manifestazione - Dal Rojava al Cile del popolo Mapuche, dalla Palestina alla lotta zapatista in Messico: il sole dell'avvenire nasce dalla solidarietà dei popoli. A venti anni dalla morte di Carlo Giuliani a Genova il sistema statale di repressione e protezione dei grandi interessi continua a fare il suo sporco gioco, votato alla menzogna e alla pubblica gogna. Avvisi orali, articoli giornalistici esplicitamente direzionati alla criminalizzazione preventiva: tutto questo per nascondere il controllo delle idee e dei corpi sotto il velo dell'allarmismo e dello spettro antagonista. Alle spalle della grande macchina della menzogna uno Stato che continua a essere complice delle morti di esseri umani in mare in nome di un equilibrio internazionale che ha il profumo del denaro e del tornaconto economico e politico. Alla repressione, alle menzogne, al razzismo e allo sfruttamento rispondiamo come collettività nello spazio conflittuale e critico che ci spetta».
Il corteo è partito intorno alle 18 da piazza Umberto, ha attraversato il murattiano fino ad arrivare sul lungomare di Bari. Hanno attraversato la città: «Contro ogni repressione, contro l'imperialismo per la libertà dei popoli e la libera circolazione delle persone».
«Al modello occidentale e alla visione di un mondo asservito al capitalismo noi rispondiamo con l'internazionalismo e l'autodeterminazione dei popoli - scrivono nella pagina Facebook dedicata alla manifestazione - Dal Rojava al Cile del popolo Mapuche, dalla Palestina alla lotta zapatista in Messico: il sole dell'avvenire nasce dalla solidarietà dei popoli. A venti anni dalla morte di Carlo Giuliani a Genova il sistema statale di repressione e protezione dei grandi interessi continua a fare il suo sporco gioco, votato alla menzogna e alla pubblica gogna. Avvisi orali, articoli giornalistici esplicitamente direzionati alla criminalizzazione preventiva: tutto questo per nascondere il controllo delle idee e dei corpi sotto il velo dell'allarmismo e dello spettro antagonista. Alle spalle della grande macchina della menzogna uno Stato che continua a essere complice delle morti di esseri umani in mare in nome di un equilibrio internazionale che ha il profumo del denaro e del tornaconto economico e politico. Alla repressione, alle menzogne, al razzismo e allo sfruttamento rispondiamo come collettività nello spazio conflittuale e critico che ci spetta».