Scuola e Lavoro
Genitori in protesta per la mensa, picnic in piazza alla Balilla
Le famiglie contro il Comune incapace quest'anno di dare loro certezze e garantire un diritto
Bari - venerdì 11 ottobre 2024
16.24
Si sono dati appuntamento alle 13.30, davanti alla loro scuola, con un pranzo al sacco da far consumare ai loro bambini le famiglie dei piccoli alunni baresi che non sanno ancora come e quando effettivamente partirà quest'anno il servizio mensa.
Ricordiamo che dopo un ricorso di Ladisa, contro la ditta aggiudicataria Rti Vivenda, a seguito di un ulteriore precedente ricorso, il Comune ha dovuto in seguito alla decisione del Tar sospendere tutto. In questi giorni alcune scuole del primo lotto sono partite con aggiudicazione diretta a Ladisa, in attesa dell'udienza del 15 ottobre. Mentre oggi era anche partito il servizio in alcuni lotti facenti parti del secondo lotto con Vivenda. L'arrivo però di un ulteriore ricorso di Ladisa ha reso il quadro ancora più nebuloso.
E i genitori non ci stanno a dover essere le vittime di questa guerra a colpi di carte bollate. Il 15 ottobre manifesteranno davanti a Palazzo di Città, mentre oggi in modo pacifico e in autogestione hanno dato vita a questo "flash-mob".
«Quello che vorremmo è che ci fossero certezze rispetto alla partenza del servizio mensa di quest'anno - dichiara Luiga Marino a nome dei genitori in protesta -, anche in merito all'affidatario del servizio mensa, e che venga istituito un tavolo tecnico dove tutti gli attori sociali che partecipano al servizio mensa, quindi comprese le famiglie, che sia un tavolo permanente con 5 incontri almeno annuali. Lo richiediamo perché il servizio mensa non solo è un servizio che è pagato dai cittadini, ma è anche un diritto».
«Dietro al servizio mensa - aggiunge - ci sono i diritti delle famiglie, i diritti dei lavoratori e siccome, come vedete molte sono mamme, i diritti delle pari opportunità. Chiediamo anche l'istituzione di un piano emergenziale, perché in caso di qualunque tipo di evenienza in cui il servizio mensa possa essere messo in discussione per qualunque tipo di problematica, che consenta alle famiglie di non improvvisare una organizzazione che debba contare per forza su nonni o babysitter, per quelli che ce li hanno, ma che possa permettere alle famiglie di lavorare e utilizzare il servizio come appunto viene richiesto e garantito».
In giornata dal Comune dovrebbe arrivare comunicazione su come si dovrà procedere per il secondo lotto, in attesa dell'udienza del Tar fissata per il prossimo 5 novembre.
Ricordiamo che dopo un ricorso di Ladisa, contro la ditta aggiudicataria Rti Vivenda, a seguito di un ulteriore precedente ricorso, il Comune ha dovuto in seguito alla decisione del Tar sospendere tutto. In questi giorni alcune scuole del primo lotto sono partite con aggiudicazione diretta a Ladisa, in attesa dell'udienza del 15 ottobre. Mentre oggi era anche partito il servizio in alcuni lotti facenti parti del secondo lotto con Vivenda. L'arrivo però di un ulteriore ricorso di Ladisa ha reso il quadro ancora più nebuloso.
E i genitori non ci stanno a dover essere le vittime di questa guerra a colpi di carte bollate. Il 15 ottobre manifesteranno davanti a Palazzo di Città, mentre oggi in modo pacifico e in autogestione hanno dato vita a questo "flash-mob".
«Quello che vorremmo è che ci fossero certezze rispetto alla partenza del servizio mensa di quest'anno - dichiara Luiga Marino a nome dei genitori in protesta -, anche in merito all'affidatario del servizio mensa, e che venga istituito un tavolo tecnico dove tutti gli attori sociali che partecipano al servizio mensa, quindi comprese le famiglie, che sia un tavolo permanente con 5 incontri almeno annuali. Lo richiediamo perché il servizio mensa non solo è un servizio che è pagato dai cittadini, ma è anche un diritto».
«Dietro al servizio mensa - aggiunge - ci sono i diritti delle famiglie, i diritti dei lavoratori e siccome, come vedete molte sono mamme, i diritti delle pari opportunità. Chiediamo anche l'istituzione di un piano emergenziale, perché in caso di qualunque tipo di evenienza in cui il servizio mensa possa essere messo in discussione per qualunque tipo di problematica, che consenta alle famiglie di non improvvisare una organizzazione che debba contare per forza su nonni o babysitter, per quelli che ce li hanno, ma che possa permettere alle famiglie di lavorare e utilizzare il servizio come appunto viene richiesto e garantito».
In giornata dal Comune dovrebbe arrivare comunicazione su come si dovrà procedere per il secondo lotto, in attesa dell'udienza del Tar fissata per il prossimo 5 novembre.