Vita di città
Giardino di via Tridente svelato il nome, intitolato a Braille
Scelte anche altre due denominazioni Benedetto Garofalo e Aylan Kurdi per due nuove aree verdi
Bari - venerdì 7 dicembre 2018
15.02
Tre nuovi giardini avranno subito un nome. La giunta comunale ha approvato ieri tre distinte delibere relative ad altrettante intitolazioni di aree di proprietà comunale attualmente prive di denominazione.
La prima riguarda la nuova area a verde ubicata tra viale Luigi Einaudi e via Nicola Tridente (nel territorio del Municipio II), che sarà intitolata a Louis Braille, l'uomo che vinse il buio indicando ai ciechi la via della cultura inventando il sistema di lettura e scrittura che porta il suo nome. La proposta di intitolazione di uno spazio pubblico cittadino all'inventore francese è pervenuta attraverso la sezione provinciale dell'UICI - Unione italiana ciechi e ipovedenti.
La seconda delibera riguarda l'intitolazione a Benedetto Garofalo, intellettuale palesino, della nuova area verde formata tra via Duca d'Aosta e via Indipendenza, a Palese, nel territorio del Municipio V. Garofalo è stato autore di diverse opere di carattere storico e politico, attraverso le quali ha indagato tanto la storia nazionale quanto quella locale. Alla sua morte, nel 2000, scelse di donare alla città un fabbricato e tre terreni - oggi aperti alla fruizione pubblica nell'ambito del Lascito Garofalo - oltre a un suolo edificatorio e vari beni mobili. Per il suo profondo legame con la comunità di Palese e il suo impegno per il bene comune, Benedetto Garofalo è riconosciuto come un autentico benefattore delal città.
La terza delibera, infine, accoglie la richiesta degli alunni della classe V A della scuola primaria Carrante di dedicare il giardino antistante la scuola ad Aylan Kurdi, il bambino siriano di tre anni annegato nel settembre del 2015 durante il naufragio dell'imbarcazione che avrebbe dovuto portare al sua famiglie in salvo, in Europa. Il valore del riconoscimento ad un bambino in fuga da un paese martoriato dalla guerra può considerarsi un gesto di speranza in un futuro migliore, e insieme un monito per una città come Bari, da sempre crocevia di flussi migratori.
"La toponomastica è una dimensione significativa del processo di costruzione dell'identità e della memoria di una città - commenta l'assessore Angelo Tomasicchio - e le tre delibere approvate ieri ne sono una testimonianza chiara. Intitolare al piccolo Aylan Kurdi il giardino di una scuola della città significa che tutti i bambini che studiano e studieranno alla Carrante si interrogheranno su uno dei fenomeni più drammatici del nostro tempo, le migrazioni forzate, che hanno reso il Mediterraneo un immenso cimitero per migliaia di persone innocenti in fuga dalla guerra e dalla miseria. La lettera con cui gli alunni chiedevano questa intitolazione esprime una consapevolezza e un'empatia commoventi, e conferma il valore che la scuola ha nelle crescita e nella formazione delle coscienze.
Quanto a Benedetto Garofalo, si tratta di un cittadino benemerito di Palese, profondamente legato al suo territorio, tanto da aver voluto lasciare alla sua comunità gran parte dei suoi beni terreni. Accanto al lascito che porta il suo nome, e che oggi è vissuto da tutti i palesini, abbiamo voluto intitolargli una nuova area verde, in segno di gratitudine e di riconoscimento".
La prima riguarda la nuova area a verde ubicata tra viale Luigi Einaudi e via Nicola Tridente (nel territorio del Municipio II), che sarà intitolata a Louis Braille, l'uomo che vinse il buio indicando ai ciechi la via della cultura inventando il sistema di lettura e scrittura che porta il suo nome. La proposta di intitolazione di uno spazio pubblico cittadino all'inventore francese è pervenuta attraverso la sezione provinciale dell'UICI - Unione italiana ciechi e ipovedenti.
La seconda delibera riguarda l'intitolazione a Benedetto Garofalo, intellettuale palesino, della nuova area verde formata tra via Duca d'Aosta e via Indipendenza, a Palese, nel territorio del Municipio V. Garofalo è stato autore di diverse opere di carattere storico e politico, attraverso le quali ha indagato tanto la storia nazionale quanto quella locale. Alla sua morte, nel 2000, scelse di donare alla città un fabbricato e tre terreni - oggi aperti alla fruizione pubblica nell'ambito del Lascito Garofalo - oltre a un suolo edificatorio e vari beni mobili. Per il suo profondo legame con la comunità di Palese e il suo impegno per il bene comune, Benedetto Garofalo è riconosciuto come un autentico benefattore delal città.
La terza delibera, infine, accoglie la richiesta degli alunni della classe V A della scuola primaria Carrante di dedicare il giardino antistante la scuola ad Aylan Kurdi, il bambino siriano di tre anni annegato nel settembre del 2015 durante il naufragio dell'imbarcazione che avrebbe dovuto portare al sua famiglie in salvo, in Europa. Il valore del riconoscimento ad un bambino in fuga da un paese martoriato dalla guerra può considerarsi un gesto di speranza in un futuro migliore, e insieme un monito per una città come Bari, da sempre crocevia di flussi migratori.
"La toponomastica è una dimensione significativa del processo di costruzione dell'identità e della memoria di una città - commenta l'assessore Angelo Tomasicchio - e le tre delibere approvate ieri ne sono una testimonianza chiara. Intitolare al piccolo Aylan Kurdi il giardino di una scuola della città significa che tutti i bambini che studiano e studieranno alla Carrante si interrogheranno su uno dei fenomeni più drammatici del nostro tempo, le migrazioni forzate, che hanno reso il Mediterraneo un immenso cimitero per migliaia di persone innocenti in fuga dalla guerra e dalla miseria. La lettera con cui gli alunni chiedevano questa intitolazione esprime una consapevolezza e un'empatia commoventi, e conferma il valore che la scuola ha nelle crescita e nella formazione delle coscienze.
Quanto a Benedetto Garofalo, si tratta di un cittadino benemerito di Palese, profondamente legato al suo territorio, tanto da aver voluto lasciare alla sua comunità gran parte dei suoi beni terreni. Accanto al lascito che porta il suo nome, e che oggi è vissuto da tutti i palesini, abbiamo voluto intitolargli una nuova area verde, in segno di gratitudine e di riconoscimento".