Attualità
Gioia del Colle commemora i cento anni dall'eccidio dei contadini di Marzagaglia
La Cgil Bari ricorda le sei vittime: «Fu una strage di inaudita violenza, nel pieno del "biennio rosso"»
Provincia - mercoledì 1 luglio 2020
13.13
A Gioia del Colle si commemora il centesimo anniversario dell'eccidio dei contadini di Marzagaglia, dove il 1 luglio 1920 vennero uccisi Pasquale Capotorto, Vito Falcone, Vincenzo Milano, Rocco Montenegro, Rocco Orfino e Vitantonio Resta, che aveva solo sedici anni.
«Il primo luglio del 1920, Gioia del Colle fu scossa da una strage di inaudita violenza - ricorda Cgil Bari. L'Italia era in pieno "biennio rosso": molti importanti comuni e numerosi centri minori della nostra regione contribuivano a disegnare la mappa dei "punti caldi" delle lotte sociali che stavano attraversando la nazione. Il movimento proletario e contadino aveva promosso una variegata tipologia di forme e pratiche di protesta».
La rievocazione storica del sindacato: «Alcune decine di braccianti avevano lavorato alla pulitura della vigna a Marzagaglia, una contrada tra Gioia del Colle e Castellaneta, nella masseria della famiglia Girardi. I braccianti erano stati attirati dalla promessa di un lavoro retribuito. Ma, a fine giornata, raccolti nell'aia per ottenere il pagamento, si ritrovarono inaspettatamente vittime di una "punizione esemplare". Dal tetto della masseria, dalle feritoie, dai balconi furono presi a fucilate. E quelli che riuscirono a scappare da quel cortile di morte, furono raggiunti e "finiti a freddo" da uomini a cavallo, anche a due-tre chilometri di distanza dall'epicentro delle prime raffiche. Riappropriarci dei valori e degli esempi di lotta e resistenza del nostro territorio è fondamentale per ridefinire la geografia dei valori su cui costruire il nostro percorso ancora oggi», conclude Cgil Bari.
«Il primo luglio del 1920, Gioia del Colle fu scossa da una strage di inaudita violenza - ricorda Cgil Bari. L'Italia era in pieno "biennio rosso": molti importanti comuni e numerosi centri minori della nostra regione contribuivano a disegnare la mappa dei "punti caldi" delle lotte sociali che stavano attraversando la nazione. Il movimento proletario e contadino aveva promosso una variegata tipologia di forme e pratiche di protesta».
La rievocazione storica del sindacato: «Alcune decine di braccianti avevano lavorato alla pulitura della vigna a Marzagaglia, una contrada tra Gioia del Colle e Castellaneta, nella masseria della famiglia Girardi. I braccianti erano stati attirati dalla promessa di un lavoro retribuito. Ma, a fine giornata, raccolti nell'aia per ottenere il pagamento, si ritrovarono inaspettatamente vittime di una "punizione esemplare". Dal tetto della masseria, dalle feritoie, dai balconi furono presi a fucilate. E quelli che riuscirono a scappare da quel cortile di morte, furono raggiunti e "finiti a freddo" da uomini a cavallo, anche a due-tre chilometri di distanza dall'epicentro delle prime raffiche. Riappropriarci dei valori e degli esempi di lotta e resistenza del nostro territorio è fondamentale per ridefinire la geografia dei valori su cui costruire il nostro percorso ancora oggi», conclude Cgil Bari.