Cronaca
Gioia del Colle, confiscati i beni del giostraio Amilcare Monti Condesnitt
L'uomo era già sospettato per un attentato contro l'ex procuratore di Napoli. 1 milione 200 mila Euro il valore
Bari - venerdì 2 marzo 2018
10.12 Comunicato Stampa
I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari questa mattina, in base alla normativa del "Codice Antimafia", hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale della "confisca di beni mobili ed immobili" emessa dal Tribunale di Bari - Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di MONTI CONDESNITT Amilcare, giostraio 48enne di Gioia del Colle (BA) già condannato per traffico di sostanze stupefacenti, detenzione di armi da guerra, violazione delle norme sull'immigrazione e ricettazione.
Il provvedimento, segue il sequestro di beni mobili ed immobili effettuato nel gennaio 2017 scaturito sulla scorta degli elementi, raccolti in un'indagine avviata nella primavera del 2016, i quali hanno permesso di comprovare come, attraverso il reimpiego di proventi derivanti da attività illecite, l'indagato abbia, da un lato, costituito e gestito fiorenti imprese attive nel campo delle attrazioni per luna park itineranti, dall'altro, acquisito vari beni immobili, mobili registrati e rapporti di conto corrente, realizzando un ingente patrimonio a lui riconducibile, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e intestato, in parte, alla sua convivente, la quale figura, peraltro, tra i destinatari di diverse informazioni antimafia, emesse recentemente dalla Prefettura di Bari.
La misura di prevenzione ablativa riguarda 5 società di gestione di attività ludiche, 1 appartamento, 1 capannone industriale, 15 fondi rustici, estesi complessivamente su 3 ettari, 4 autoveicoli, 4 conti correnti e una cassetta di sicurezza contenente diversi preziosi. Il tutto per un valore stimato di circa 1 milione e 200 mila euro.
Il provvedimento, segue il sequestro di beni mobili ed immobili effettuato nel gennaio 2017 scaturito sulla scorta degli elementi, raccolti in un'indagine avviata nella primavera del 2016, i quali hanno permesso di comprovare come, attraverso il reimpiego di proventi derivanti da attività illecite, l'indagato abbia, da un lato, costituito e gestito fiorenti imprese attive nel campo delle attrazioni per luna park itineranti, dall'altro, acquisito vari beni immobili, mobili registrati e rapporti di conto corrente, realizzando un ingente patrimonio a lui riconducibile, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e intestato, in parte, alla sua convivente, la quale figura, peraltro, tra i destinatari di diverse informazioni antimafia, emesse recentemente dalla Prefettura di Bari.
La misura di prevenzione ablativa riguarda 5 società di gestione di attività ludiche, 1 appartamento, 1 capannone industriale, 15 fondi rustici, estesi complessivamente su 3 ettari, 4 autoveicoli, 4 conti correnti e una cassetta di sicurezza contenente diversi preziosi. Il tutto per un valore stimato di circa 1 milione e 200 mila euro.