Cronaca
Giornalista barese arrestato in Venezuela insieme a due colleghi
Roberto Di Matteo stava svolgendo un'inchiesta sulle carceri del paese per Il Giornale
Bari - domenica 8 ottobre 2017
12.59
Di nuovo un giornalista arrestato mentre cercava di svolgere il suo lavoro. Si tratta di Roberto di Matteo, barese collaboratore di Il Giornale, fermato insieme a due colleghi, lo svizzero Filippo Rossi e il venezuelano Jesus Medina, in Venezuela. Di Matteo si trova nello stato del sud America per un'inchiesta relativa al fronte antigovernativo, ma soprattutto riguardante i gruppi chavisti che appoggiano il governo e sulle carceri. L'accusa con cui è stato fermato è di "detenzione non autorizzata di materiale fotografico". L'arresto mentre i tre giornalisti cercavano di entrare nella prigione di Tocoron, nello stato di Aragua.
«Roberto è stato fermato in Venezuela mentre stava svolgendo il suo lavoro di giornalista – ha dichiarato il padre Antonio Di Matteo – oggi alle 11, le 17 in Italia, è fissata l'udienza a Maracaibo, a seguito del fermo subito da Roberto e dagli altri due giornalisti che erano con lui».
La Farnesina ha comunicato che il giornalista barese sta bene e ha potuto parlare con un avvocato e un addetto del consolato di Caracas, consolato che sottolinea: «L'Ambasciata e il Consolato Generale d'Italia a Caracas, in stretto raccordo con la Farnesina, seguono fin dal primo momento il caso del connazionale Roberto Di Matteo, avvenuto nel centro penitenziario di Tocoron, in Venezuela. In stretto contatto con Autorità locali, ci siamo prontamente attivati per prestare al connazionale tutta l'assistenza necessaria».
«Roberto è stato fermato in Venezuela mentre stava svolgendo il suo lavoro di giornalista – ha dichiarato il padre Antonio Di Matteo – oggi alle 11, le 17 in Italia, è fissata l'udienza a Maracaibo, a seguito del fermo subito da Roberto e dagli altri due giornalisti che erano con lui».
La Farnesina ha comunicato che il giornalista barese sta bene e ha potuto parlare con un avvocato e un addetto del consolato di Caracas, consolato che sottolinea: «L'Ambasciata e il Consolato Generale d'Italia a Caracas, in stretto raccordo con la Farnesina, seguono fin dal primo momento il caso del connazionale Roberto Di Matteo, avvenuto nel centro penitenziario di Tocoron, in Venezuela. In stretto contatto con Autorità locali, ci siamo prontamente attivati per prestare al connazionale tutta l'assistenza necessaria».