Servizi sociali
Giornata mondiale contro la povertà, a Bari si cucina per l'integrazione sociale
Ieri presso Area 51 la "Notte dei senza dimora". Bottalico: «Azioni concrete ci rendono persone»
Bari - giovedì 18 ottobre 2018
10.41
Ieri, 17 ottobre, in tutto il mondo si è celebrata la Giornata contro la povertà, istituita dall'ONU nel 1992, e in Italia dedicata alla "Notte dei senza dimora", giunta alla sua 19° edizione. Anche Bari si è unita alle celebrazioni con diverse attività promosse dall'unità di strada "Care for People", finanziata dall'assessorato al Welfare e gestita dalla cooperativa sociale C.A.P.S., in collaborazione col centro diurno "Area 51".
Proprio presso la struttura comunale ieri pomeriggio si sono svolte diverse attività che hanno coinvolto le mamme che frequentano il Centro servizi per le famiglie del quartiere Libertà, i migranti e i senzatetto. La cucina, il cibo e la convivialità della tavola come veicoli per l'integrazione sociale e culturale: tutti insieme, con i volontari di altre associazioni, i partecipanti si sono cimentati nella preparazione dei muffin poi serviti in serata per la cena solidale, forti delle conoscenze culinarie messe a disposizione dalle volontarie, che potranno tornare utili alle persone senza dimora nel corso dei progetti d'autonomia.
«Le azioni concrete, l'umiltà, e la verità ci rendono liberi, autentici, e "persone". Il resto è polvere, bufera che andrà se rimaniamo uniti e se restiamo umani. Con le donne del quartiere libertà, i senza dimora e i migranti della città. I muffin preparati insieme avevano lo stesso sapore, la stessa morbidezza e lo stesso inebriante profumo», scrive su Facebook l'assessore al Welfare Francesca Bottalico.
Proprio presso la struttura comunale ieri pomeriggio si sono svolte diverse attività che hanno coinvolto le mamme che frequentano il Centro servizi per le famiglie del quartiere Libertà, i migranti e i senzatetto. La cucina, il cibo e la convivialità della tavola come veicoli per l'integrazione sociale e culturale: tutti insieme, con i volontari di altre associazioni, i partecipanti si sono cimentati nella preparazione dei muffin poi serviti in serata per la cena solidale, forti delle conoscenze culinarie messe a disposizione dalle volontarie, che potranno tornare utili alle persone senza dimora nel corso dei progetti d'autonomia.
«Le azioni concrete, l'umiltà, e la verità ci rendono liberi, autentici, e "persone". Il resto è polvere, bufera che andrà se rimaniamo uniti e se restiamo umani. Con le donne del quartiere libertà, i senza dimora e i migranti della città. I muffin preparati insieme avevano lo stesso sapore, la stessa morbidezza e lo stesso inebriante profumo», scrive su Facebook l'assessore al Welfare Francesca Bottalico.