
Politica
"Giorno del Ricordo", cerimonia al Villaggio Trieste
Diversi politici locali hanno voluto ricordare oggi le vittime delle foibe dove molti esuli furono accolti 60 anni fa
Bari - sabato 10 febbraio 2018
14.56
"Giorno del Ricordo" a Bari. Oltre alla deposizione di una corona d'allora da parte del sindaco in via Martire delle Foibe, una cospicua delegazioni d esponenti politici cittadini ha voluto ricordare quanti persero la vita nel luogo simbolo di Bari di questa vicenda, ovvero il Villaggio Trieste. È qui che, infatti, oltre 60 anni fa, molti esuli vennero accolti. Il rione fu "creato" nel 1956 proprio per ospitare circa mille esuli che dopo la guerra erano stati scacciati dal paese in cui vivevano sull'onda di un insensato spirito nazionalista.
Al Villaggio Trieste si sono dati appuntamento Filippo Melchiorre, consigliere comunale e candidato per Fratelli d'Italia alle prossime elezioni, Marcello Gemmato, capolista sempre per Fratelli d'Italia, Irma Melini, consigliere comunale di opposizione di Bari, Domenico Damascelli, consigliere regionale e fabio Romito, consigliere comunale di Bari anch'egli in forza all'opposizione.
«Villaggio Trieste, le Vittime delle foibe, della violenza di Tito - dichiara Irma Melini - sono noti a tutti noi. Ancor più in questa Città sono noti i superstiti, con i loro figli, nipoti, amici, conoscenti, accolti come esuli nella nostra città, gli Italiani di Istria, di Dalmazia. Accolti in quel piccolo villaggio dimenticato da tutti, loro hanno un senso, oggi, ancora oggi, ha un senso ricordare: il senso della Storia del nostro Paese Italia».
«Oggi "Giorno del Ricordo" al Villaggio Trieste di Bari ho partecipato alla commozione degli esuli istriani, fiumani e dalmati - dice Domenico Damascelli - che qui trovarono una seconda casa, dopo essere sfuggiti alle persecuzioni del regime di Tito. Un'iniziativa per non dimenticare il loro dramma, riconosciuto dopo decenni di silenzio e negazionismo».
«In questo giorno la Patria ricorda i suoi figli perseguitati dalla ferocia del maresciallo Tito - sottolinea Marcello Gemmato - massacrati nelle foibe, vittime della pulizia etnica anti-italiana e costretti a scappare dalla loro terra. Oggi i patrioti combattono i vigliacchi nemici dell'Italia che vorrebbero negare e nascondere questa tragedia».
«Di questa tragedia per molto tempo non si è potuto parlare nel nostro Paese - ci tiene a ricordare Fabio Romito - e questi esuli hanno così subito una tragedia doppia: prima torturati poi dimenticati. Come ogni anno noi invece vogliamo onorare la loro memoria e preservare il loro avvenire, partendo da quella parte di Bari che tanto anni fa li accolse: il Villaggio Trieste».
Al Villaggio Trieste si sono dati appuntamento Filippo Melchiorre, consigliere comunale e candidato per Fratelli d'Italia alle prossime elezioni, Marcello Gemmato, capolista sempre per Fratelli d'Italia, Irma Melini, consigliere comunale di opposizione di Bari, Domenico Damascelli, consigliere regionale e fabio Romito, consigliere comunale di Bari anch'egli in forza all'opposizione.
«Villaggio Trieste, le Vittime delle foibe, della violenza di Tito - dichiara Irma Melini - sono noti a tutti noi. Ancor più in questa Città sono noti i superstiti, con i loro figli, nipoti, amici, conoscenti, accolti come esuli nella nostra città, gli Italiani di Istria, di Dalmazia. Accolti in quel piccolo villaggio dimenticato da tutti, loro hanno un senso, oggi, ancora oggi, ha un senso ricordare: il senso della Storia del nostro Paese Italia».
«Oggi "Giorno del Ricordo" al Villaggio Trieste di Bari ho partecipato alla commozione degli esuli istriani, fiumani e dalmati - dice Domenico Damascelli - che qui trovarono una seconda casa, dopo essere sfuggiti alle persecuzioni del regime di Tito. Un'iniziativa per non dimenticare il loro dramma, riconosciuto dopo decenni di silenzio e negazionismo».
«In questo giorno la Patria ricorda i suoi figli perseguitati dalla ferocia del maresciallo Tito - sottolinea Marcello Gemmato - massacrati nelle foibe, vittime della pulizia etnica anti-italiana e costretti a scappare dalla loro terra. Oggi i patrioti combattono i vigliacchi nemici dell'Italia che vorrebbero negare e nascondere questa tragedia».
«Di questa tragedia per molto tempo non si è potuto parlare nel nostro Paese - ci tiene a ricordare Fabio Romito - e questi esuli hanno così subito una tragedia doppia: prima torturati poi dimenticati. Come ogni anno noi invece vogliamo onorare la loro memoria e preservare il loro avvenire, partendo da quella parte di Bari che tanto anni fa li accolse: il Villaggio Trieste».