Vita di città
Giostrine della discordia del San Paolo, Spizzico: «Al servizio della comunità»
In merito alla denuncia dei 5 stelle interviene l'ex presidente del Municipio a cui si deve la delibera
Bari - giovedì 12 dicembre 2019
1.58
Pochi giorni fa i consiglieri pentastellati del Municipio III avevano denunciato l'errore fatto a loro dire nell'installare un'area giochi per bambini nel posto sbagliato. Ovvero non nelle pertinenze della scuola dell'infanzia Lopopolo, ma nell'area dove la scuola si trovava un tempo. In merito è intervenuto a fare chiarezza l'ex presidente del Municipio III, Massimo Spizzico che chiarisce che le giostrine sono state lì posizione con l'intento di renderle fruibili a tutti anche al di fuori dell'orario scolastico, essendo comunque raggiungibili dalla scuola attraverso un cancelletto.
«Sempre e solo per fare chiarezza a chi legge e non per sostituirmi a chi oggi amministra il Municipio - scrive Spizzico - ci tengo a precisare che, quell'area ludica su cui si sta polemizzando in queste ore è stata realizzata dove era stato deciso, proprio perché deve essere al servizio di una comunità intera e non dei soli bambini che frequentano la scuola. Infatti, essa, può essere utilizzata durante le ore scolastiche dai bambini dell'istituto (passando per un cancelletto che collega internamente l'intero manufatto) e consentire contemporaneamente l'utilizzo ai bimbi del quartiere anche nelle ore pomeridiane, serali e la giornata della domenica, e cioè quando la scuola è chiusa. Come dovrebbe essere noto a chi vive il quartiere, il comparto A, a differenza degli altri comparti del quartiere, non gode di molte aree adibite ai più piccoli, ed è proprio per questo che l'amministrazione del Municipio decise di riqualificare una parte abbandonata del giardino della scuola Lopopolo (oggi in uso ad alcune associazioni), quale unica area pubblica presente in quella zona del territorio, e idonea per un intervento di realizzazione di un'area giochi per i più piccoli».
La spiegazione non è però risultata esaustiva ai consiglieri che hanno fatto la denuncia. Io mi chiedo e vi chiedo: «Come sarà possibile la fruizione dell'area ludica suddetta ai bambini dell'asilo contestualmente alla cittadinanza? - dichiara la consigliera Chiara Riccardi - L'area risulta esterna, per accedervi le maestre dovranno chiedere l'autorizzazione ai genitori. E inoltre quale maestra si assumerà la responsabilità di portare i propri alunni in un'area aperta alla cittadinanza, quindi non in totale sicurezza. E poi, a pochi passi dalla pineta in piazza Romita, quale necessità di un'area ludica aperta alla cittadinanza?».
«Sempre e solo per fare chiarezza a chi legge e non per sostituirmi a chi oggi amministra il Municipio - scrive Spizzico - ci tengo a precisare che, quell'area ludica su cui si sta polemizzando in queste ore è stata realizzata dove era stato deciso, proprio perché deve essere al servizio di una comunità intera e non dei soli bambini che frequentano la scuola. Infatti, essa, può essere utilizzata durante le ore scolastiche dai bambini dell'istituto (passando per un cancelletto che collega internamente l'intero manufatto) e consentire contemporaneamente l'utilizzo ai bimbi del quartiere anche nelle ore pomeridiane, serali e la giornata della domenica, e cioè quando la scuola è chiusa. Come dovrebbe essere noto a chi vive il quartiere, il comparto A, a differenza degli altri comparti del quartiere, non gode di molte aree adibite ai più piccoli, ed è proprio per questo che l'amministrazione del Municipio decise di riqualificare una parte abbandonata del giardino della scuola Lopopolo (oggi in uso ad alcune associazioni), quale unica area pubblica presente in quella zona del territorio, e idonea per un intervento di realizzazione di un'area giochi per i più piccoli».
La spiegazione non è però risultata esaustiva ai consiglieri che hanno fatto la denuncia. Io mi chiedo e vi chiedo: «Come sarà possibile la fruizione dell'area ludica suddetta ai bambini dell'asilo contestualmente alla cittadinanza? - dichiara la consigliera Chiara Riccardi - L'area risulta esterna, per accedervi le maestre dovranno chiedere l'autorizzazione ai genitori. E inoltre quale maestra si assumerà la responsabilità di portare i propri alunni in un'area aperta alla cittadinanza, quindi non in totale sicurezza. E poi, a pochi passi dalla pineta in piazza Romita, quale necessità di un'area ludica aperta alla cittadinanza?».