Cronaca
Giovane mamma morta dopo una caduta, Procura di Bari chiede il processo per il compagno
Il fatto risale a inizio 2018 nel rione Catino. La ragazza, 21 anni, sfondò il vetro di un portone che le recise l'arteria femorale
Bari - venerdì 11 ottobre 2019
17.50
Possibile svolta nelle indagini sulla morte della giovane mamma Angela De Rosa, di appena 21 anni, avvenuta a inizio gennaio 2018 nel rione Catino. La Procura della Repubblica di Bari ha chiesto il rinvio a giudizi per il 23enne barese Ivan Bufano, compagno della vittima all'epoca dei fatti, con l'accusa di omicidio preterintenzionale. La ragazza morì a seguito di una caduta: la giovane sfondò il vetro di un portone, che le recise l'arteria femorale.
L'udienza preliminare è fissata per il 10 gennaio 2020. Secondo quando ricostruito dai carabinieri, coordinati dal pm Bruna Manganelli, prima dell'incidente mortale la giovane mamma stava litigando con il compagno in auto, dove Bufano - secondo quanto riportato agli atti - l'avrebbe ripetutamente picchiata con pugni e gomitate la ragazza. Il violento il litigio si sarebbe poi trasferito nel portone di casa dei genitori di lui, a Catino, dove Bufano l'avrebbe trattenuta per un braccio, impedendole di muoversi. La vittima, cercando di liberarsi dalla stretta, sarebbe andata a sbattere contro il vetro del portone d'ingresso, infrangendolo e ferendosi gravemente. La giovane mamma morì alcune ore dopo al Policlinico di Bari.
Agli atti dell'indagine gli inquirenti hanno allegato le immagini dei video registrati dalle telecamere all'esterno del portone, incrociate per la ricostruzione dei fatti sviluppata dagli investigatori con i rilievi e con l'esito dell'autopsia.
L'udienza preliminare è fissata per il 10 gennaio 2020. Secondo quando ricostruito dai carabinieri, coordinati dal pm Bruna Manganelli, prima dell'incidente mortale la giovane mamma stava litigando con il compagno in auto, dove Bufano - secondo quanto riportato agli atti - l'avrebbe ripetutamente picchiata con pugni e gomitate la ragazza. Il violento il litigio si sarebbe poi trasferito nel portone di casa dei genitori di lui, a Catino, dove Bufano l'avrebbe trattenuta per un braccio, impedendole di muoversi. La vittima, cercando di liberarsi dalla stretta, sarebbe andata a sbattere contro il vetro del portone d'ingresso, infrangendolo e ferendosi gravemente. La giovane mamma morì alcune ore dopo al Policlinico di Bari.
Agli atti dell'indagine gli inquirenti hanno allegato le immagini dei video registrati dalle telecamere all'esterno del portone, incrociate per la ricostruzione dei fatti sviluppata dagli investigatori con i rilievi e con l'esito dell'autopsia.