protesta attivisti ultima generazione
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Attualità

Gli attivisti di Ultima Generazione bloccano la tangenziale di Bari: «Fondo per le popolazioni colpite da calamità»

La disobbedienza civile nonviolenta arriva anche in Puglia. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine per liberare la strada

Ultima Generazione approda in Puglia e lancia una nuova richiesta: un "fondo riparazione" da 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, grandinate, incendi, siccità e così via) dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall'uso dei combustibili fossili.

Questa mattina alle 8:15 sulla strada statale 16 "Adriatica" al km 818, tra Torre a Mare e Mola di Bari, otto persone si sono sedute sull'asfalto e hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni. L'intervento delle forze dell'ordine è stato immediato e prima delle 08:30 tutte le persone sono state spostate ai lati della strada e portate via. Sono state trattenute anche altre due persone che si trovavano sul posto per documentare l'azione con foto e video. Gli attivisti parlano di un «Imponente l'apparato repressivo che ha fatto decollare un elicottero del reparto volo della Polizia di Stato di Bari dalle 08:36 alle 09:10, utilizzando ingenti risorse pubbliche per una protesta che era ormai terminata».
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«Il Governo sbandiera promesse ma lascia sommersi dai debiti i cittadini prostrati dalle centinaia di catastrofi climatiche verificatesi negli ultimi mesi: tra questi ci sono anche gli agricoltori pugliesi che per il secondo anno consecutivo hanno perso interi raccolti, prima per la siccità, poi per le ondate di calore e per gli incendi, così come migliaia di famiglie e aziende colpite dall'alluvione in Romagna e dalle violente grandinate in Veneto e Lombardia. Nei prossimi anni gli eventi estremi saranno sempre più frequenti e disastrosi, per questo chiediamo un fondo preventivo di solidarietà da 20 miliardi ora», dichiara Anna.

«Le aziende energetiche fanno profitti record sui combustibili fossili, continuando a fomentare il collasso climatico, mentre paradossalmente il prezzo della benzina continua a salire e noi cittadini a impoverirci. La riparazione degli enormi danni causati dalla crisi climatica deve essere messa a carico di chi li sta provocando, non di chi li subisce», ha dichiarato Bruno.

Le rivendicazioni degli attivisti

SIAMO STANCHI DELLE PAROLE VUOTE. CHI CAUSA DANNI A TERRITORI E AZIENDE PAGHI IL CONTO


Si tratta della prima azione dopo l'incontro, lo scorso 8 agosto, con il ministro Pichetto Fratin, nel corso del quale i rappresentanti di Ultima Generazione hanno portato una proposta concreta per la cancellazione immediata di 9 sussidi ambientalmente dannosi (sad), che risultano facilmente eliminabili senza particolari contraccolpi su occupazione, inflazione ed economia, per liberare risorse pubbliche per quasi 5 miliardi di euro da destinare alla ricostruzione di vaste aree del Paese, sconquassate da bombe d'acqua, violente grandinate, siccità e incendi. Il ministro non solo non si è espresso ma ha preso tempo, ci ha rimandati a ottobre, con la promessa che se ci fossimo comportati come studenti diligenti e fossimo stati zitti e buoni, interrompendo ogni azione disobbedienza civile, allora ci avrebbe riammessi al suo cospetto.

Noi siamo stanchi di sentire parole vuote dal Governo: vogliamo tenere alta l'attenzione sulla necessità di una giusta riparazione per le vittime degli eventi estremi, che sono anche vittime dell'indifferenza di una politica che antepone agli interessi dei cittadini quelli dell'industria del fossile, che sta provocando un disastro dopo l'altro, con il sostegno dei fondi pubblici.

CALDO KILLER: A BARI MORTI 333 OVER 65 SOLO A LUGLIO

Per questo Ultima Generazione approda in Puglia, dove i periodi di "caldo killer" sono sempre più lunghi e intensi: lo scorso anno l'Italia aveva registrato il record di oltre 18.000 morti attribuibili alle ondate di calore, il dato più alto in Europa. Quest'anno a Bari le temperature hanno superato i 35 gradi per tre settimane consecutive, seminando uno sciame di morti tra gli anziani: sono stati ben 333 gli over 65 deceduti nel capoluogo regionale solo a luglio, il 42% in più rispetto alla media estiva degli ultimi anni (dati del ministero della Salute).

Non solo. Come noto la Puglia soffre un'atavica sete d'acqua ma la situazione è peggiorata negli ultimi anni: nel 2022 a causa della siccità era andato perso il 35% della produzione di frutta, verdura e grano, mentre per le olive la perdita era stata di oltre il 50% (rilevamento Coldiretti Puglia). Anche a luglio di quest'anno è andato perso oltre il 40% della produzione agricola per il caldo eccessivo e per gli incendi (percentuale che sale al 50% per il comparto dell'uva da vino). E le previsioni per i prossimi anni sono ancora più fosche, tanto che la Regione pensa di costruire un acquedotto sottomarino per importare l'oro blu dall'Albania.

AGRICOLTORI E CITTADINI LASCIATI SOLI A FAR FRONTE A DISTASTRI DRAMMATICI

In tutta Italia, gli agricoltori vittime di eventi estremi si sobbarcano debiti enormi per ripartire, pur consapevoli che ci vorranno anni per tornare ai livelli di produzione precedenti. Ma non solo: a distanza di quasi un anno dall'esondazione dei fiumi Misa e Nevola, nelle Marche sono arrivati appena 44 milioni di euro sui 400 promessi. Le migliaia di cittadini che hanno perso la casa hanno ricevuto un ristoro ridicolo di 5.000 euro mentre attendono ancora gli interventi necessari per mettere in sicurezza i corsi d'acqua. In Romagna, nonostante siano passati oltre tre mesi dall'alluvione più disastrosa di sempre sul suolo italiano, la popolazione deve contare sulle proprie forze, con un piccolo aiuto di 3.000 euro dalla Regione, a fronte di milioni di euro di danni. Nel frattempo, i cittadini sono costretti a lanciare drammatici appelli sui social per ricostruire strade essenziali.

Davanti alla necessità di recuperare denaro, il Governo ha scelto di abolire il reddito di cittadinanza via sms e senza prevedere alternative, creando nuova povertà e nuove schiavitù, alimentando il disagio sociale, aggravando le disparità esistenti tra Nord e Sud e il divario di genere. Il totale menefreghismo del Governo verso le fasce più deboli ed emarginate della popolazione e la distanza siderale dalle vite quotidiane delle persone è dimostrato anche dall'opposizione a ogni proposta per la fissazione di un salario minimo, misura che esiste in 22 Stati membri in Europa. Ma ancora: si sceglie di tassare gli extra-profitti delle banche - peraltro in un modo che rischia di riversarsi sui consumatori, come denuncia Banca Etica - ma si tace sugli utili stratosferici dell'industria del fossile (20,4 miliardi per ENI nel 2022).

«Noi di Ultima Generazione siamo con chi in Romagna ha finito di fare la conta dei danni e non sa come pagarli, con gli agricoltori nelle regioni colpite da grandinate, incendi, alluvioni e altre sciagure che non sanno come far fronte ai debiti, con le donne che sono riuscite a liberarsi dal giogo DELLA violenza domestica e oggi, senza reddito di cittadinanza, sono di nuovo preda della disperazione. Siamo qui per chiedere al Governo di fare quello per cui è in carica: preoccuparsi dei suoi cittadini. E stanziare immediatamente un fondo di solidarietà preventivo, permanente e partecipato di 20 miliardi per le popolazioni che sono state colpite e che verranno colpite da calamità climatiche in questo decennio. Questi fondi potranno essere ottenuti attraverso l'eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi (sad), la tassazione degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, e soprattutto, con un taglio delle enormi spese della politica e delle spese militari», conclude Alice.
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