Cronaca
Gli spari in strada al Libertà, i colpi entrarono in casa: in carcere un 19enne
Ignazio Raggi è considerato l'autore dei colpi di pistola esplosi sulla serranda di un'abitazione, in via Indipendenza
Bari - domenica 4 febbraio 2024
22.33
L'hanno rintracciato sabato 27 gennaio a casa della nonna, in via Petrelli. Lì, la Polizia di Stato si è recata per cercare l'arma usata per esplodere i colpi che hanno trafitto una saracinesca di via Indipendenza. La perquisizione ha però permesso di scoprire ben altro: numerose dosi di cocaina, eroina, hashish e di marijuana.
E per questo il 19enne Ignazio Raggi, di Bari e con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E non è tutto: alla convalida il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi, non solo ha convalidato l'arresto, ma su richiesta del pubblico ministero Desirèe Digeronimo ha emesso un provvedimento cautelare in carcere per l'esplosione dei colpi d'arma da fuoco, il porto e la detenzione della pistola.
Sarebbe stato lui, con la complicità di un 20enne del posto, denunciato in stato di libertà, mentre passeggiava a piedi nel cuore della notte, a premere il grilletto e ad esplodere quattro colpi di pistola contro una casa al piano terra in cui dormivano una donna di 76 anni ed il figlio disabile. Che fosse un atto dimostrativo, una scorribanda a mano armata o un "sfogo" dopo non avere trovato nessuno da rapinare, di certo il 19enne ha esploso una serie di colpi. Questo è un dato di fatto.
I poliziotti della Squadra Mobile del primo dirigente Filippo Portoghese, avevano fin da subito chiaro chi cercare. Ecco perché la fuga non è durata a lungo, dopo che alle ore 04.00 del 27 gennaio scorso in via Indipendenza si sono uditi una serie di colpi d'arma da fuoco: quattro quelli esplosi contro la serranda al civico 55. Di questi, solo uno ha attraversato la camera da letto, dove dormiva il figlio disabile, e poi s'è conficcato nel frigorifero vicino al muro. Una tragedia solo sfiorata.
Certo è che nessuno s'è accorto di nulla, se non a mattino fatto. Erano circa le ore 07.00, quando la donna, al risveglio, ha trovato i fori di proiettile. E a quel punto ha dovuto lanciare l'allarme al 113, facendo arrivare sul posto anche gli specialisti della Scientifica che hanno repertato quattro bossoli calibro 9 sull'asfalto e tre ogive all'interno dell'abitazione. Il resto l'ha fatto «l'analisi della videosorveglianza» e alcune «mirate perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei due sospettati».
E all'origine di tutto non un movente legato alla criminalità, come avrebbero suggerito il numero dei proiettili e il tipo di arma. Piuttosto, una spacconata tra baby delinquenti del quartiere Libertà, probabilmente una azione sconsiderata finita male e sfociata in un gesto folle che poteva ferire o uccidere qualche innocente.
E per questo il 19enne Ignazio Raggi, di Bari e con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E non è tutto: alla convalida il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi, non solo ha convalidato l'arresto, ma su richiesta del pubblico ministero Desirèe Digeronimo ha emesso un provvedimento cautelare in carcere per l'esplosione dei colpi d'arma da fuoco, il porto e la detenzione della pistola.
Sarebbe stato lui, con la complicità di un 20enne del posto, denunciato in stato di libertà, mentre passeggiava a piedi nel cuore della notte, a premere il grilletto e ad esplodere quattro colpi di pistola contro una casa al piano terra in cui dormivano una donna di 76 anni ed il figlio disabile. Che fosse un atto dimostrativo, una scorribanda a mano armata o un "sfogo" dopo non avere trovato nessuno da rapinare, di certo il 19enne ha esploso una serie di colpi. Questo è un dato di fatto.
I poliziotti della Squadra Mobile del primo dirigente Filippo Portoghese, avevano fin da subito chiaro chi cercare. Ecco perché la fuga non è durata a lungo, dopo che alle ore 04.00 del 27 gennaio scorso in via Indipendenza si sono uditi una serie di colpi d'arma da fuoco: quattro quelli esplosi contro la serranda al civico 55. Di questi, solo uno ha attraversato la camera da letto, dove dormiva il figlio disabile, e poi s'è conficcato nel frigorifero vicino al muro. Una tragedia solo sfiorata.
Certo è che nessuno s'è accorto di nulla, se non a mattino fatto. Erano circa le ore 07.00, quando la donna, al risveglio, ha trovato i fori di proiettile. E a quel punto ha dovuto lanciare l'allarme al 113, facendo arrivare sul posto anche gli specialisti della Scientifica che hanno repertato quattro bossoli calibro 9 sull'asfalto e tre ogive all'interno dell'abitazione. Il resto l'ha fatto «l'analisi della videosorveglianza» e alcune «mirate perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei due sospettati».
E all'origine di tutto non un movente legato alla criminalità, come avrebbero suggerito il numero dei proiettili e il tipo di arma. Piuttosto, una spacconata tra baby delinquenti del quartiere Libertà, probabilmente una azione sconsiderata finita male e sfociata in un gesto folle che poteva ferire o uccidere qualche innocente.