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Vita di città
Gli ultras del Bari omaggiano i pompieri eroi di via De Amicis
Uno striscione è apparso nella tarda mattinata in viale Unità d'Italia a pochi passi dal teatro del crollo
Bari - venerdì 7 marzo 2025
16.44
La Curva Nord del Bari dice "grazie" ai Vigili del Fuoco ed agli uomini e le donne che ieri sera, 6 marzo, hanno estratto viva dalle macerie la 74enne Rosalia De Giosa, rimasta sotto le macerie del crollo della palazzina di cinque piani in via De Amicis.
Nella tarda mattinata è apparso su viale Unità d'Italia, a due passi dal teatro del tragico crollo, uno striscione dei gruppi ultras di Bari: "Il pompiere paura non ne ha", parafrasando il ritornello della "Canzone del pompiere" che fa spesso da sfondo a missioni o celebrazioni del Corpo.
Un Corpo amatissimo nelle curve di tutta Italia, da cui i Vigili del Fuoco vengono da tempo visti come uomini e donne di grande spessore umano, da omaggiare non appena ce ne sia l'occasione.
La Curva Nord Bari ha mostrato dal canto suo ancora una volta un percorso di crescita notevole che va avanti da un decennio e che colloca la tifoseria organizzata tra le più rispettate in tutta la penisola. Onore a quella gente che ha scavato a mani nude, onore a chi salva vite, onore a chi non si arrende nemmeno davanti a tragedie immani, in ogni regione, dopo ogni calamità o incidente. In silenzio, dalla parte dei più deboli, spesso a fronte di stipendi non esattamente faraonici.
Nella tarda mattinata è apparso su viale Unità d'Italia, a due passi dal teatro del tragico crollo, uno striscione dei gruppi ultras di Bari: "Il pompiere paura non ne ha", parafrasando il ritornello della "Canzone del pompiere" che fa spesso da sfondo a missioni o celebrazioni del Corpo.
Un Corpo amatissimo nelle curve di tutta Italia, da cui i Vigili del Fuoco vengono da tempo visti come uomini e donne di grande spessore umano, da omaggiare non appena ce ne sia l'occasione.
La Curva Nord Bari ha mostrato dal canto suo ancora una volta un percorso di crescita notevole che va avanti da un decennio e che colloca la tifoseria organizzata tra le più rispettate in tutta la penisola. Onore a quella gente che ha scavato a mani nude, onore a chi salva vite, onore a chi non si arrende nemmeno davanti a tragedie immani, in ogni regione, dopo ogni calamità o incidente. In silenzio, dalla parte dei più deboli, spesso a fronte di stipendi non esattamente faraonici.