Cronaca
Guardia di Finanza Bari, in esecuzione decreto di perquisizione nei confronti di 4 soggetti e 5 società
Si ipotizza il reato di bancarotta fraudolenta
Bari - giovedì 6 giugno 2024
9.11 Comunicato Stampa
I finanzieri del Comando Provinciale di Bari stanno dando esecuzione, a Bari e Provincia, a un decreto di perquisizione personale e locale nei confronti di 4 persone fisiche e 5 società, emesso da questa Procura della Repubblica.
Le persone destinatarie del provvedimento sono indagate (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) per le ipotesi delittuose di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione e impropria (da atti dolosi e da false comunicazioni sociali). L'odierna operazione si inserisce in un'articolata attività di indagine, coordinata da questo Ufficio Giudiziario - delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari – che ha consentito di focalizzare l'attenzione investigativa su una serie di operazioni poste in essere da una società (e in un caso dalla sua controllante), operante nel settore delle costruzioni edili, per la quale è in atto la procedura di concordato preventivo, instaurata a seguito del ricorso per l'apertura della liquidazione giudiziale avanzato dalla Procura della Repubblica barese nel 2022.
Nel dettaglio, la società sottoposta alla procedura concordataria avrebbe stipulato 3 contratti preliminari di acquisto di quote sociali da una controparte (riconducibile al medesimo nucleo familiare), nei quali era prevista la corresponsione di anticipi per più di 20 milioni di euro. Ciononostante, in un caso, non si è mai addivenuti alla stipula del contratto definitivo; in un altro, quest'ultimo è stato sottoscritto solo a distanza di 12 anni, quando ormai le quote da acquistare non avevano più alcun valore; in un altro ancora gli originari accordi sono stati risolti consensualmente a diversi anni di distanza. Inoltre, nel corso del tempo, i rappresentanti legali pro tempore della società investigata non si sarebbero adoperati per richiedere la restituzione delle somme versate.
Tali condotte secondo l'impostazione accusatoria (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), avrebbero, nel tempo, determinato la crisi di liquidità e il depauperamento del patrimonio sociale dell'impresa; pertanto, il provvedimento odierno, in corso di esecuzione, mira ad acquisire tutta la documentazione ritenuta utile a suffragare le predette ipotesi investigative. La presente operazione costituisce un'ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dalla Procura della Repubblica di Bari, in stretta sinergia con la Guardia di Finanza di Bari, a contrasto dei reati fallimentari, volto a garantire non solo la tutela dei creditori ma anche ad assicurare le condizioni di concorrenza necessarie a tutelare le imprese sane e rispettose delle regole. Il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e le persone sottoposte alle indagini non possono essere considerate colpevoli fino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.
Le persone destinatarie del provvedimento sono indagate (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) per le ipotesi delittuose di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione e impropria (da atti dolosi e da false comunicazioni sociali). L'odierna operazione si inserisce in un'articolata attività di indagine, coordinata da questo Ufficio Giudiziario - delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari – che ha consentito di focalizzare l'attenzione investigativa su una serie di operazioni poste in essere da una società (e in un caso dalla sua controllante), operante nel settore delle costruzioni edili, per la quale è in atto la procedura di concordato preventivo, instaurata a seguito del ricorso per l'apertura della liquidazione giudiziale avanzato dalla Procura della Repubblica barese nel 2022.
Nel dettaglio, la società sottoposta alla procedura concordataria avrebbe stipulato 3 contratti preliminari di acquisto di quote sociali da una controparte (riconducibile al medesimo nucleo familiare), nei quali era prevista la corresponsione di anticipi per più di 20 milioni di euro. Ciononostante, in un caso, non si è mai addivenuti alla stipula del contratto definitivo; in un altro, quest'ultimo è stato sottoscritto solo a distanza di 12 anni, quando ormai le quote da acquistare non avevano più alcun valore; in un altro ancora gli originari accordi sono stati risolti consensualmente a diversi anni di distanza. Inoltre, nel corso del tempo, i rappresentanti legali pro tempore della società investigata non si sarebbero adoperati per richiedere la restituzione delle somme versate.
Tali condotte secondo l'impostazione accusatoria (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), avrebbero, nel tempo, determinato la crisi di liquidità e il depauperamento del patrimonio sociale dell'impresa; pertanto, il provvedimento odierno, in corso di esecuzione, mira ad acquisire tutta la documentazione ritenuta utile a suffragare le predette ipotesi investigative. La presente operazione costituisce un'ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dalla Procura della Repubblica di Bari, in stretta sinergia con la Guardia di Finanza di Bari, a contrasto dei reati fallimentari, volto a garantire non solo la tutela dei creditori ma anche ad assicurare le condizioni di concorrenza necessarie a tutelare le imprese sane e rispettose delle regole. Il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e le persone sottoposte alle indagini non possono essere considerate colpevoli fino alla pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.