Cronaca
Ha un'officina ma si dichiara senza redditi e percepisce il reddito di cittadinanza, denunciato
Il soggetto gestiva l’attività abusivamente, in assenza di partita IVA, iscrizione al registro delle imprese e istituzione dei registri di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi
Bari - martedì 2 novembre 2021
10.07 Comunicato Stampa
I finanzieri della compagnia di Monopoli hanno individuato, nell'agro del comune di Locorotondo, un'attività di autoriparazione sconosciuta al fisco e priva delle necessarie autorizzazioni. Dagli accertamenti è emerso che il titolare si dichiarava disoccupato e percepiva il Reddito di Cittadinanza.
Il soggetto gestiva l'autofficina abusivamente, in assenza di partita IVA, iscrizione al registro delle imprese e istituzione dei registri di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi. Inoltre, dall'esame della documentazione, è emerso che il titolare non aveva mai conseguito la specifica abilitazione (rilasciata a seguito della frequenza di specifico corso regionale), in violazione della disciplina che regola il settore dell'autoriparazione. Nei confronti dell'autoriparatore abusivo è stato eseguito il sequestro delle attrezzature rinvenute ed è stata effettuata una segnalazione alla Camera di Commercio di Bari per la cessazione dell'attività.
L'approfondimento della posizione economico-reddituale del soggetto ha permesso di scoprire che lo stesso aveva falsamente certificato, nella dichiarazione sostitutiva redatta ai fini ISEE, di essere disoccupato. Si tratta, peraltro, della stessa documentazione che la coniuge dell'uomo aveva utilizzato per richiedere ed ottenere il Reddito di Cittadinanza, fin dal mese di marzo 2019, per un ammontare di circa 25 mila euro euro.
I due coniugi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bari per falsità ideologica e per aver presentato falsa documentazione allo scopo di beneficiare indebitamente del RdC.
Il soggetto gestiva l'autofficina abusivamente, in assenza di partita IVA, iscrizione al registro delle imprese e istituzione dei registri di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi. Inoltre, dall'esame della documentazione, è emerso che il titolare non aveva mai conseguito la specifica abilitazione (rilasciata a seguito della frequenza di specifico corso regionale), in violazione della disciplina che regola il settore dell'autoriparazione. Nei confronti dell'autoriparatore abusivo è stato eseguito il sequestro delle attrezzature rinvenute ed è stata effettuata una segnalazione alla Camera di Commercio di Bari per la cessazione dell'attività.
L'approfondimento della posizione economico-reddituale del soggetto ha permesso di scoprire che lo stesso aveva falsamente certificato, nella dichiarazione sostitutiva redatta ai fini ISEE, di essere disoccupato. Si tratta, peraltro, della stessa documentazione che la coniuge dell'uomo aveva utilizzato per richiedere ed ottenere il Reddito di Cittadinanza, fin dal mese di marzo 2019, per un ammontare di circa 25 mila euro euro.
I due coniugi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bari per falsità ideologica e per aver presentato falsa documentazione allo scopo di beneficiare indebitamente del RdC.