Scuola e Lavoro
I precari della sanità pugliese protestano sotto la Regione: «Vogliamo risposte certe»
Stamani la manifestazione sotto il palazzo di lungomare Nazario Sauro. FIALS Puglia: «Ieri incontro col MEF»
Puglia - venerdì 30 marzo 2018
14.16
«Da dieci anni siamo lavoratori precari delle ASL pugliesi». Il grido di protesta arriva dalla sezione pugliese di FIALS (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), che stamattina ha chiamato una grande adunata sotto il palazzo della Presidenza della Regione Puglia, sul lungomare Nazario Sauro di Bari, per chiedere a gran voce lo sblocco di una impasse che ricade su tutto il sistema sanitario locale.
La richiesta del sindacato, inoltrata al governatore Michele Emiliano, è la semplice applicazione delle leggi, ovvero il D.P.C.M. 6/3/15, l'art. 1 co. 543 L. 208/2015 e il D.Lgs. 75/2017 (decreto MADIA). Una misura, sottolineano in una nota stampa, che da tempo hanno adottato «Altri presidenti di regione che, a differenza della Puglia, hanno stabilizzato i precari della sanità. Essi – conclude la nota – hanno lo stesso diritto alla stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato degli uffici regionali e delle Agenzie Regionali, per i quali la stabilizzazione o è già avvenuta o è in corso».
«Alla manifestazione di oggi - spiega stamattina Giacomo Giardino, uno dei portavoce - sono presenti soprattutto i precari della sanità pugliese, ma anche alcune componenti dei vincitori del concorso ASL. Chiediamo che questa situazione di precariato, che ormai va avanti da dieci anni, venga risolta. Ieri c'è stato l'incontro tra Regione e MEF per lo sblocco delle assunzioni, e oggi siamo venuti a prenderci una risposta chiara».
Dopo ore di manifestazione, alle 13 i lavoratori non erano ancora stati ricevuti dal presidente Emiliano: «Da alcuni articoli pubblicati sulla stampa nazionale - prosegue Giardino - abbiamo appreso che il MEF avrebbe dato l'ok allo sblocco delle assunzioni. Noi, comunque, pretendiamo certezza dalla Regione e dal governatore Emiliano».
Il pantano, infatti, è doppio: da una parte chi lavora già nella sanità pugliese non ha stabilità né certezze per il futuro, dall'altra chi ha vinto il concorso non può ancora prendere possesso del proprio posto di lavoro in ASL. «La nostra situazione - continua Giardino - è insostenibile. A questo si aggiunge l'attivazione della procedura concorsuale per le assunzioni, che in un secondo momento è stata temporaneamente bloccata dalla Regione, cui spetta il compito di dare le direttive ai singoli Direttori Generali su come procedere. Tutto questo, ovviamente, si ripercuote sulla qualità dell'assistenza sanitaria erogata ai cittadini pugliesi».
La richiesta del sindacato, inoltrata al governatore Michele Emiliano, è la semplice applicazione delle leggi, ovvero il D.P.C.M. 6/3/15, l'art. 1 co. 543 L. 208/2015 e il D.Lgs. 75/2017 (decreto MADIA). Una misura, sottolineano in una nota stampa, che da tempo hanno adottato «Altri presidenti di regione che, a differenza della Puglia, hanno stabilizzato i precari della sanità. Essi – conclude la nota – hanno lo stesso diritto alla stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato degli uffici regionali e delle Agenzie Regionali, per i quali la stabilizzazione o è già avvenuta o è in corso».
«Alla manifestazione di oggi - spiega stamattina Giacomo Giardino, uno dei portavoce - sono presenti soprattutto i precari della sanità pugliese, ma anche alcune componenti dei vincitori del concorso ASL. Chiediamo che questa situazione di precariato, che ormai va avanti da dieci anni, venga risolta. Ieri c'è stato l'incontro tra Regione e MEF per lo sblocco delle assunzioni, e oggi siamo venuti a prenderci una risposta chiara».
Dopo ore di manifestazione, alle 13 i lavoratori non erano ancora stati ricevuti dal presidente Emiliano: «Da alcuni articoli pubblicati sulla stampa nazionale - prosegue Giardino - abbiamo appreso che il MEF avrebbe dato l'ok allo sblocco delle assunzioni. Noi, comunque, pretendiamo certezza dalla Regione e dal governatore Emiliano».
Il pantano, infatti, è doppio: da una parte chi lavora già nella sanità pugliese non ha stabilità né certezze per il futuro, dall'altra chi ha vinto il concorso non può ancora prendere possesso del proprio posto di lavoro in ASL. «La nostra situazione - continua Giardino - è insostenibile. A questo si aggiunge l'attivazione della procedura concorsuale per le assunzioni, che in un secondo momento è stata temporaneamente bloccata dalla Regione, cui spetta il compito di dare le direttive ai singoli Direttori Generali su come procedere. Tutto questo, ovviamente, si ripercuote sulla qualità dell'assistenza sanitaria erogata ai cittadini pugliesi».